BOY MEETS EVIL

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But in order to be free from this crime

It's impossible to forget and give up

Because those lips were too sweet

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BOY MEETS EVIL


(0) September 16th, 2014

La lucina del codice a barre passò dal rosso al verde quando l'ultimo di tre biglietti venne esaminato. Si sarebbe dovuto sentire un bip, ma il vociare della gente sovrastava ogni cosa.

Il buttafuori, un omone così largo che si doveva limitare a tenere la giubba catarifrangente della sua divisa appesa alle spalle, restituì i biglietti al ragazzino di fronte a sé. Ricambiò il sorrisetto vagamente quadrangolare di quest'ultimo con un'occhiata di pura diffidenza, giurando a sé stesso che quella era la prima e ultima volta che lasciava passare qualcuno con i biglietti ridotti in quelle condizioni.

Si erano sorbiti, lui e tutti quei poveri cristi in fila, uno sproloquio di giustifiche su come il ragazzino si ritenesse una brava persona e su come non avrebbe mai bagnato di proposito dei biglietto falsi solo per spacciarli per veri ma rovinati.

Alla fine il buttafuori era arrivato a un tale livello di esasperazione che avrebbe fatto passare quel trio di marmocchi anche se si fossero presentati con un pugno di ceneri in mano, proclamando di essere reduci di un terribile incendio.

Dopo interi minuti di stallo, il suddetto trio attraversò la porta d'ingresso e la coda potè avanzare. Ci mancò poco che non partissero gli applausi.

L'estate appena trascorsa era volata via in un soffio e si era trascinata dietro settembre. Dopo ben quattro mesi, l'Anathema, la discoteca più popolare tra gli adolescenti di Seul, era pronta a riaprire i battenti.

Per la maggior parte della giovanissima clientela quella non era di certo la prima volta in un locale del genere, ma non c'era ragazzo o ragazza che non fosse su di giri all'idea di poter tornare a far baldoria come si deve. E tutti potevano confermare che come si faceva baldoria all'Anathema non si faceva da nessun'altra parte.

C'era qualcosa in quel posto, qualcosa che nessuno sapeva identificare con precisione. Qualcosa che ti spingeva a tornare. Qualcosa che ti spingeva a ballare più freneticamente. Qualcosa che ti spingeva a conoscere gente, fare nuove esperienze. Qualcosa che ti faceva bere un drink in più.

Se quelle quattro mura avessero potuto parlare avrebbero fatto venire i capelli bianchi a Dio. Neppure lui poteva dire con certezza che cosa accadeva sotto tutte quelle luci stroboscopiche.

I biglietti per la tanto chiacchierata riapertura erano andati a ruba nel giro di pochissimo, in alcuni casi rivenduti a caro prezzo. Nessuno si voleva perdere quella che di sicuro sarebbe stata la serata più spettacolare dell'anno. L'Anathema era popolare per essere in continuo rinnovamento, per aggiungere sempre nuovi programmi, nuove attrattive: non si sarebbe certo risparmiato per quello che in pratica era il suo biglietto da visita.

ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora