(63) November 8th, 2015 – Sunday
Una fronte si premette contro la sua schiena nuda. La presa attorno al suo busto si serrò.
Namjoon non seppe se a svegliarlo furono le dita di Seokjin piantate nel suo stomaco o il martellio che sentiva al capo. Il mal di testa era atroce; sembrava quasi che il cervello stesse tentando di schizzargli via.
Con il sonno scivolato di dosso all'istante, Namjoon districò le mani del suo ragazzo per potersi girare dalla sua parte. Dovette lottare un po' con le coperte per allungarsi sul letto senza morire di freddo.
Riuscì a raggiungere l'interruttore della luce.
Namjoon si ritrovò faccia a faccia con un paio di occhi già aperti, le sopracciglia di Seokjin corrugate in un'espressione sofferente.
(63) November 8th, 2015 – Sunday
"Tesoro, tutto bene? Cos'hai?"
Furono queste le uniche parole che Hoseok registrò.
Madre e zia erano chine sul sacco a pelo in cui stava dormendo fino ad un attimo prima. Le due donne erano state intente a farsi una tranquilla partita di carte al lume di candela quando gli era parso di sentir mugolare il ragazzo. Gli era bastato solcare il minuscolo tratto di corridoio per essere nella futura camera di Hoseok.
Brandendo in mano i loro cellulari come torce, l'energia elettrica ancora mancante nell'appartamento nuovo di zecca, avevano trovato il rosso raggomitolato su sé stesso, la testa fra le mani.
(63) November 8th, 2015 – Sunday
Le ragazze immagine dell'Anathema si stavano dando fin troppo da fare per soccorrere Jimin.
Avevano appena terminato una delle loro esibizioni quando, nello scendere i gradini del palco, il loro unico beniamino di sesso maschile aveva avuto un giramento di testa. Vedendolo barcollare verso il basso, era stato afferrato per le braccia dalle prime due colleghe con i riflessi pronti.
Jimin era stato fatto sdraiare su uno dei divanetti del locale. Avrebbero anche potuto portarlo nell'area riservata ai dipendenti dove di sicuro circolava un minimo d'aria, ma non si sapeva mai che un po' di dramma non attirasse l'attenzione di futuri clienti.
(63) November 8th, 2015 – Sunday
Le mani di Yoongi si aggrapparono al bordo del primo tavolo che gli capitò sotto tiro.
La sua faccia non doveva essere delle migliori, perché il gruppetto di adolescenti seduti al tavolo in questione si scambiarono un paio di occhiate perplesse. Nessuno di loro gli rivolse la parola per primo; dopotutto, all'Anathema non accadeva mai niente di troppo strano.
Yoongi si piegò in avanti, provocando un gridolino isterico. Aveva solo bisogno di accucciarsi a terra per poter sopportare quel dolore.
"Non osare vomitare sulle mie scarpe!"
(63) November 8th, 2015 – Sunday
Già seduto a terra da prima, Jungkook era piegato in due.
Con una mano tremante digitava un numero sulla tastiera del cellulare, con l'altra strofinava la schiena del suo migliore amico con movimenti circolari. Forse erano fin troppo energetici per essere di conforto, ma poco importava.
Taehyung continuava a uggiolare, il viso sepolto contro la sua spalla. Se non fosse stato nella stessa identica situazione, Jungkook sarebbe riuscito a pensare lucidamente, a trovare una soluzione.
La chiamata partì. Jungkook parlò subito, senza lasciare al mittente il tempo di aprir bocca.
"Jin, Taehyung sta male. Riesci a portarci al pronto soccorso più vicino?"
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ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)
FanfictionE se non ci fossero freni inibitori fra te ed i tuoi desideri più repressi? La notte di Halloween è sempre stata un evento storico all'Anathema, la discoteca più in voga di Seoul. Non era mai un posto raccomandabile, ma in quella occasione raggiunge...