WINGS (pt.5)

1K 117 20
                                    

(60) November 7th, 2015 - Saturday

Un fischio prolungato aveva segnato la fine del torneo.

La maggior parte dei giocatori si erano riversati in massa negli spogliatoi mentre qualche d'uno era rimasto in campo a chiacchierare con parenti o studenti di altre classi. La grande palestra era disseminata di piccoli gruppetti, le loro voci che rimbombavano solitarie dopo tutto il trambusto che fino a pochi minuti prima le aveva riempite.

Arrivato da poco, Hoseok se ne stava seduto sulla zona degli spalti più vicina all'uscita. Era entrato non appena i genitori avevano sgomberato il luogo, la zia che aspettava in auto.

Un po' gli era dispiaciuto non assistere al torneo, ma ci sarebbero state altre occasioni.

Il rosso stava passando quel tempo di stallo a far rimbalzare da seduto uno dei tanti palloni lasciati in giro. Era leggermente a disagio per essere in uno spazio completamente estraneo, come se qualcuno potesse saltar fuori all'improvviso per dirgli che non poteva stare lì.

Fu anche per questo che quando vide Jungkook sbucare da uno degli spogliatoi si illuminò tutto. Il ragazzo era imbacuccato in una sciarpona che gli arrivava fin sotto al naso e teneva il berretto ben calato sul capo, probabilmente temendo di prendere freddo dopo aver sudato. Il borsone sportivo che gli pendeva da una spalla prendeva contro le sue gambe ad ogni passo, intralciandolo.

Hoseok dovette chiamarlo un paio di volte per farsi notare, le braccia all'aria.

Stringendo gli occhi per vederci anche a quella distanza, Jungkook alzò una mano in segno di saluto e aumentò il passo per raggiungerlo. Il brusio che era la sua voce divenne più chiaro quando fu abbastanza vicino, il cellulare premuto contro un orecchio.

"Sì. Si, ti aspetto qui. Sono dall'uscita della palestra. Okay, a dopo."

Terminata la chiamata, il cellulare venne messo in tasca ed a Hoseok venne regalato un piccolo sorriso.

"Se vuoi ti diamo noi uno strappo a casa." propose quest'ultimo. "Abiti vicino al condominio di Tae, no?"

"Oh, no, non c'è bisogno che vi disturbiate. Prima devo passare da Cup's, per cui..."

Jungkook fece un segno eloquente con la mano, come a voler dire che ci sarebbe voluto del tempo. Si andò ad appoggiare con la schiena contro la parete più vicina a dove sedeva Hoseok, sapendo che sua madre sarebbe stata lì a momenti.

Hoseok si aprì in uno dei suoi sorrisi.

Jungkook non avrebbe mai smesso di meravigliarsene. Di solito le persone erano dotate delle espressioni più svariate, tra cui il sorriso, ma quel ragazzo no; lui aveva un sorriso per ogni espressione. Quello di adesso era allegro, curioso.

"Ah, è vero. Tae mi ha detto che vi siete fatti preparare un dolce per il vostro anniversario. E' intorno alle due di questa notte, vero?"

Jungkook non ebbe bisogno di pensarci. "Sì. L'una e cinquantasei."

"Come fate a saperlo con tanta precisione?"

"E' l'orario che segnava la notifica di quando ci siamo alleati in un gioco. Prima era solo capitato di scontrarci in un qualche livello."

Un sorriso stupito.

"Aspetta un attimo, vi siete conosciuti online? Anche se abitate così vicini?"

Il castano annuì. Ogni volta che raccontava quella storia le reazioni erano sempre le stesse.

"Eravamo entrambi troppo impegnati con i video games per mettere naso fuori casa."

ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora