(56) November 7th, 2015 - Saturday
Per la seconda volta nel giro di dieci secondi, una polpetta di carne rischiò di rotolare a terra. Namjoon riuscì a salvarla per un pelo, raddrizzando velocemente il vassoio che stringeva con entrambe le mani.
La polpetta si allontanò dai bordi del piatto e il ragazzo poté tirare un sospiro di sollievo; il suo equilibrio non era mai stato impeccabile, e di certo il percorso a zig zag che gli toccava fare tra i tavoli e gli studenti che affollavano la mensa non era d'aiuto.
Quando finalmente poté appoggiare il vassoio al suo tavolo gli sembrò di aver appena affrontato le intemperie dei sette mari: dover camminare pian pianino per non rovesciare niente gli aveva portato via minuti interi. Namjoon si limitò a far scivolare il tutto verso il suo solito posto con una mano sola, mettendosi seduto.
Yoongi, Jungkook e Taehyung, seduti di fronte a lui, avevano già iniziato a pranzare, mentre le due sedie alla sua sinistra erano vuote. I ragazzi lo salutarono con un cenno.
"Ma che hai fatto alla faccia?"
A questa esclamazione più o meno la metà degli studenti che li circondavano diedero almeno un'occhiata verso la loro direzione. Namjoon si guardò attorno con un sorrisino di scuse, la voce che gli si era alzata un filino di troppo.
Di fronte a lui, Taehyung avrebbe inarcato un sopracciglio volentieri se il gesto non gli avesse procurato un male cane. Sospirò quando Yoongi si allungò dal suo posto per rifilargli metà delle sue patatine fritte nel piatto, una reazione automatica alle parole di Namjoon.
"Yoongi, ti ho detto che sto bene." disse, il tono rassegnato.
"Non lo faccio mica per te." Ribatté il moro. "Non ho più fame, tutto qui."
"Ma se prima ti lamentavi perché ti hanno dato troppa poca carne."
Namjoon non ci stava capendo niente. "Qualcuno mi spiega cos'é successo?"
Jungkook cavò il naso fuori dal suo piatto, un chicco di riso appiccicato all'angolo della bocca.
"Tae si è preso una bomboletta in faccia."
"Come?" chiese Namjoon. Il livido che sovrastava il sopracciglio del biondo era davvero brutto a vedersi. E, ora che lo notava, un sacchetto di ghiaccio istantaneo affiancava il vassoio di quest'ultimo.
"Mi è caduta addosso mentre cercavo una cosa per il prof."
Taehyung tagliò corto il racconto, le guance piene di cibo. Il suo viso scarno era serio, ma gli angoli degli occhi lasciavano intravedere la sua gratitudine per tutte quelle attenzioni.
Se fosse stato abituato ad essere un po' più fisico con lui, Namjoon gli avrebbe dato qualche pacca sulla mano da sopra il tavolo. Invece si limitò a sorridergli, l'espressione sconsolata di un padre alla marachella del figlio.
Il ragazzo dai capelli verdastri inforcò la sua prima polpetta. Il suo sguardo saettò solo per un attimo alla sua sinistra, dove i posti erano vuoti: un solo vassoio se ne stava incustodito sul tavolo, il cibo intoccato.
Era di Jimin, non c'erano dubbi. Quel giorno Seokjin era andato ad uno dei suoi tanti openday per le università, per cui li aveva già avvisati che non avrebbe fatto in tempo a raggiungerli per pranzo.
Gli angoli della bocca gli si piegarono verso il basso. Pranzare senza Seokjin sarebbe stato la norma a partire dall'anno successivo.
Namjoon non si sarebbe neanche accorto di essersi incantato se non fosse stato per la patatina che gli venne sventolata davanti agli occhi. Gliela stava porgendo Yoongi, una facciata di indifferenza che più finta non si poteva.
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ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)
FanfictionE se non ci fossero freni inibitori fra te ed i tuoi desideri più repressi? La notte di Halloween è sempre stata un evento storico all'Anathema, la discoteca più in voga di Seoul. Non era mai un posto raccomandabile, ma in quella occasione raggiunge...