WINGS (pt.4)

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(59) November 7th, 2015 - Saturday

La macchia rosa che era il cappotto di Seokjin spiccava tra tutte le persone che stavano uscendo in massa dalla metro.

Aldilà dei tornelli, Namjoon lo avvistò subito. Più il suo ragazzo si avvicinava, più gli si schiudevano le labbra in un sorriso.

Una volta che Jimin aveva lasciato gli spalti per andare a cercare Yoongi, a Namjoon era sembrato abbastanza inutile starsene lì a far niente. Gli dispiaceva per Jungkook e per Taehyung, ma le partite potevano essere una vera noia se il gioco non ti appassionava. Così aveva levato i tacchi pure lui; aveva scritto un messaggio al suo ragazzo per sapere a che ora sarebbe stato di ritorno ed era andato direttamente in stazione. Si era completamente auto-sabotato il pomeriggio di studio, ma non importava.

Sarà stato perché non lo aveva visto per tutto il giorno, ma Seokjin era davvero stupendo.

Okay, Namjoon non smetteva mai di ripeterlo, ma non era colpa sua se la bellezza dell'altro veniva portata ad un livello superiore di giorno in giorno. E poi non si poteva non pensarlo dato il completo formale che l'altro era andato a tirar fuori dall'armadio. Lui personalmente non si sarebbe vestito tanto elegante per un openday universitario, ma Seokjin doveva essersi sentito più sicuro di sé stesso così.

E se sembrare più adulto rientrava negli obbiettivi ci aveva preso in pieno: con camicia e cravatta nera che si intravedevano in mezzo a tutto quel rosa e i capelli ben disposti ai lati del suo viso, Seokjin appariva come un giovane uomo in carriera. Namjoon quasi si aspettava di ritrovarsi sotto il naso un biglietto da visita fresco d'inchiostro.

Pochi metri separavano i due ragazzi, ma la calca di lavoratori stava rendendo l'attesa infinita. Namjoon nascose un sorrise nel colletto della sua giacca, gli occhi sul suo ragazzo.

Se Seokjin era il giovane uomo in carriera, allora lui poteva essere il suo autista personale? Non era così difficile immaginare di esserlo venuto a prendere dopo uno dei tanti viaggi d'affari; sarebbero usciti dalla metro e se ne sarebbero tornati a casa a bordo di un'auto decapottabile, con tanto di fazzolettino da legarsi sotto il mento.

A Namjoon la fantasia non dispiaceva neanche tanto. Lo avrebbe fatto più che volentieri, a patto che potesse indossare un bel paio di occhiali da sole con le lenti spesse. O si addicevano di più ad una guardia del corpo?

Seokjin passò i controlli di sicurezza e Namjoon rispedì la risposta alla sua domanda al mittente. Scansando le persone più lente, il ragazzo dalla chioma rosacea gli venne incontro a braccia aperte, pronte a gettarsi al collo dell'altro. Come da prassi, gli stampò un bacio sulla bocca.

Namjoon gliene piazzò subito un altro sulla guancia, guadagnandosi un sorriso smagliante.

"Non dovevi disturbarti." disse Seokjin.

Aveva già provato con una decina di messaggi a convincere l'altro a non venire, ma non poteva negare che la cosa era gli faceva più che piacere.

Namjoon minimizzò: "Non c'è problema."

E davvero, non c'era. Aveva genuinamente voglia di vedere il suo ragazzo.

Uscite di gruppo a parte, nei giorni precedenti i due si erano sentiti solo per messaggio, senza ritagliarsi un po' di tempo l'uno per l'altro come facevano sempre. Namjoon aveva temuto gli effetti della possibile tensione che poteva esserci tra di loro, ma l'aveva sentita volatizzarsi nello stesso istante in cui aveva visto Seokjin. Si era tanto preoccupato per niente.

In fondo si conoscevano bene, no? E allora perché erano stati così stupidi da farsi prendere dal panico? Lo sapevano che nessuno di loro due era una testa calda; erano abituati a parlare di tutto e ad ascoltare le reciproche opinioni riguardo le questioni più svariate. Erano persone mature e ragionevoli, ne sarebbero potuti uscire in tutta tranquillità con una chiacchierata.

ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora