AWAKE (pt.3)

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(32) November 4rd, 2015 - Wednesday

Era una tipica serata infrasettimanale da Cup's.

Il brusio della gente intenta a cenare non cessava mai, l'atmosfera rilassata e casalinga che faceva sentire a proprio agio chiunque. Rispetto al mattino, quando il locale era frequentato per lo più da studenti di passaggio, colleghi, mamme e bambini, tutti talmente presi dalla frenesia della routine quotidiana che si concedevano giusto un caffè veloce e una pasta prima di volare via, a quell'ora della sera la clientela era composta più da uomini e coppie. Dalla cucina uscivano le solite cameriere, il trucco sotto i loro occhi che ormai tendeva a crollare, con piatti, vassoi, spezie in polvere e condimenti vari. Dopo il lavoro tutti erano più calmi e rilassati, si divertivano, perdevano tempo in chiacchiere, senza quella fretta che distingueva il resto della giornata. C'era chi rimaneva fino alla chiusura, chi aspettava una delle cameriere, chi andava fuori a fumarsi una sigaretta tra un piatto e l'altro.

Il tavolo a cui i sette ragazzi erano seduti, ovviamente il solito, era disseminato di piatti vuoti e contenitori di salse non finiti. Parlavano e scherzavano come avevano fatto centinaia di volte, la presenza di Hoseok come unica eccezione. Il ragazzo era stato sistemato a capotavola, tra Taehyung e Namjoon, e sembrava districarsi più che bene tra tutti i discorsi che quel gruppo di amici così affiatato riusciva a intraprendere nell'arco di una sola cena; spesso capitava che gli facessero qualche domanda sul posto dove viveva, sulle differenze con Seul o cose del genere. Il ragazzo si ritrovava al centro dell'attenzione, dodici occhi puntati su di lui.

Hoseok stava anche iniziando a scherzare più facilmente, specialmente con Seokjin. Nonostante quei primi momenti di imbarazzo, era felice di incontrare i ragazzi ogni giorno, anche se per poco, tutte le volte per accompagnare Taehyung a scuola; in quel modo il ghiaccio era già stato sciolto e ora poteva passare tranquillamente più ore di seguito con loro senza sentirsi sulle spine.

Neanche a dirlo, anche tutto quello era bello.

Un suono argentato e ripetitivo distolse chiunque dai propri pensieri, distraendo persino un paio di clienti che si voltarono verso la loro direzione.

Taehyung stava suonando una forchetta contro il bordo del bicchiere, presto fermato da Jungkook che gli sottrò la posata. I due si misero a confabulare, il collo di quest'ultimo vagamente arrossato.

Fu chiaro subito a tutti che c'era sotto qualcosa.

Dopo averlo pregato per un po', il gruppo riuscì a convincere Jungkook a parlare. Lui scavalcò Yoongi e rimase in piedi a capotavola, impacciato.

Anche la gente attorno si era fatta guardinga, specialmente le coppiette o le persone che erano venute da Cup's senza compagnia. Jungkook lanciò un sorriso nervoso al suo migliore amico, contorcendosi le mani nelle lunghe maniche del maglione. Lo minacciò per aver catturato l'attenzione di mezzo mondo a quel modo. In tutta risposta Taehyung si limitò a fare lo gnorri, incitandolo.

Jungkook premette le labbra rosee insieme, guardando i suoi amici uno per uno. Aprì bocca, pronto a sganciare la notizia.

"Ieri mi è arrivata l'email con l'elenco delle persone ammesse allo scambio culturale."

Come se avesse premuto un interruttore, gli occhi di tutti si accesero, gli stessi sentimenti riflessi su sei visi in sei modi differenti.

Non ci sarebbe stato bisogno di proseguire: anche se lui non fosse stato un libro aperto, ci avrebbe pensato l'evidente entusiasmo di Taehyung, che in qualità di migliore amico sapeva sempre tutto prima degli altri, a confermare qualsiasi dubbio.

Seokjin lo chiese comunque.

"E?"

Jungkook chinò il capo, mostrando loro la ricrescita già presente alla radice dei suoi capelli castani, come se si vergognasse del sorriso che gli andava da un orecchio all'altro.

ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora