(39) November 5th, 2015 - Thursday
La fiamma dell'accendino non ne voleva sapere di stabilizzarsi. Taehyung continuava a far scattare la rotellina, ma poteva già sentire la punta del pollice irritarsi.
"Sta attento. Così ti brucerai le dita."
Jungkook fece per togliergli di mano l'aggeggio, ma Taehyung portò il braccio dietro di sé, mettendolo fuori dalla sua portata. Urtò la credenza alle sue spalle con le nocche, ma non se ne preoccupò.
I due migliori amici erano accucciati sul pavimento della cucina del biondo, circondati da cartacce e sacchetti di caramelle. Fuori il tempo non doveva essere dei migliori, perché la luce pomeridiana che filtrava dalle finestre era opaca, grigiastra. Avrebbero fatto meglio ad accendere il lampadario, ma entrambi erano troppo pigri per alzarsi da terra e raggiungere l'interruttore.
Un sorrisino sbucò sulla bocca di Taehyung, le sopracciglia che gli si inarcarono verso l'attaccatura dei capelli. Sapeva benissimo quanto l'altro fosse competitivo anche per le cose più futili e vedersi sottrarre a quel modo l'accendino doveva averlo irritato.
Jungkook lo ignorò, ma quel suo corrucciare la bocca ovviava il suo fastidio. Tentò di camuffare la cosa bevendo un sorso di aranciata; quando ebbe finito, ripose il bicchierone azzurro di plastica rigida a terra, di fianco a quello in vetro di Taehyung.
Quest'ultimo riuscì a far brillare una scintilla, ma non successe nient'altro. "Eddai," disse Taehyung scuotendo l'accendino, come se potesse effettivamente farlo funzionare. "Non mi sono sorbito tre anni di boyscout per dovermi ridurre ai fiammiferi."
Al millesimo tentativo fallito, Jungkook porse una mano ben aperta a Taehyung. Sbuffando, l'altro ne fece un ultimo, poi ripose l'accendino sul suo palmo.
Quella sua espressione imbronciata si tinse di una luce rossastra quando, nella penombra della stanza, Jungkook riuscì al primo colpo a far comparire la tanto agognata fiammella.
"Non è giusto..." brontolò il biondo. Jungkook andò a riparare con la mano l'estremo dell'accendino da un'aria invisibile.
"Prendi i marshmellow, sono nella busta."
Sentendosi già meglio all'idea di poter finalmente proseguire con la prima fase del loro piano, Taehyung sfilò uno stuzzicadenti dall'apposita confezione, anch'essa pronta all'uso sul pavimento. Fece uno spettacolo dell'infilzare una delle tante caramelle rosate, flettendo la sua voce profonda in un gemito di piacere.
Lo sguardo di Jungkook si sollevò su di lui, il principio di un sorriso che gli tirava la bocca semiaperta. Per un attimo il riflesso limpido della fiammella non fu l'unica cosa ad illuminargli gli occhi.
Poi Taehyung fece per mettere il marshmellow sulla fiamma, per cui Jungkook si disse che non era il caso di farsi distrarre. Nessuno voleva che quei capelli biondi prendessero misteriosamente fuoco, men che meno lui.
I due osservarono in un silenzio religioso come le striature di nero tinsero lo zucchero. Le dita di Taehyung facevano ruotare lo stuzzicadenti per poterlo cuocere in modo vagamente uniforme.
"Se mia madre ci vedesse in questo momento..."
Nonostante la frase di Taehyung presagisse un continuo negativo, il ragazzo non si levò quell'espressione sbarazzina dal viso. Come se cuocere dei dolci senza niente a riparare il pavimento pulito lo rendesse un ribelle di prima categoria.
La luce sempre più bluastra che inondava l'appartamento tingeva ogni cosa di lui, approfondiva le ombre celate nella sua felpa, scuriva il dorso delle sue mani. Allo stesso tempo, la luce emessa dalla fiamma dell'accendino gli tingeva i palmi di calore, baciava la punta lucida del suo naso.
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ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)
FanfictionE se non ci fossero freni inibitori fra te ed i tuoi desideri più repressi? La notte di Halloween è sempre stata un evento storico all'Anathema, la discoteca più in voga di Seoul. Non era mai un posto raccomandabile, ma in quella occasione raggiunge...