(10) November 1st, 2015 - Sunday
Yoongi non alzò neanche gli occhi quando Taehyung e Jungkook lasciarono il tavolo.
Vestito con uno dei suoi soliti felponi abbondanti che lo facevano sembrare ancora più piccolo di costituzione di quanto non fosse di suo, la zazzera di capelli neri trascurata che gli sfiorava le ciglia, teneva gli occhi abbassati sulle proprie gambe, dove aveva appoggiato il cellulare.
Dato che se non erano al completo non potevano mangiare, si era detto che fino al momento in cui non avessero toccato cibo lui sarebbe potuto stare al telefono a tavola senza sentirsi maleducato.
Rifilò solo un'occhiata veloce al suo caffè nero quando gli venne posato davanti agli occhi da una delle cameriere, il tipico aroma invitante che raggiunse le sue narici. Il bisogno di berlo e scrollarsi il sonno di dosso una volta per tutte era impellente, ma bastò un'occhiata al posto a sedere ancora vuoto di fronte al suo per frenarlo.
Yoongi guardò quella parte esposta dello schienale in legno. Guardò quella tazza di cioccolata calda con il rispettivo cucchiaino appoggiato ordinatamente sulla tovaglia e si chiese se lui sarebbe mai arrivato in tempo per fare colazione.
Probabilmente, considerando quella che già era una mezz'ora di ritardo rispetto all'orario prefissato, da lì a poco uno di loro avrebbe ricevuto un messaggio che diceva di iniziare senza di lui. Il che lasciava implicito il fatto che se la sarebbe presa comoda con chiunque si fosse svegliato e sarebbe arrivato quando ormai avevano finito. O magari non sarebbe arrivato affatto.
Intanto caldi rivoli di fumo avrebbero continuato a uscire da quella tazza di cioccolata, raffreddandola.
Prima che se ne potesse rendere conto, le mani pallide di Yoongi si erano già allungate sopra il tavolo. Avevano sollevato la tazza per il manico e avevano sfilato il piattino da sotto, posizionandolo delicatamente sopra al bordo di essa, come un coperchio.
Il ragazzo tornò al suo cellulare come niente fosse, ignorando il sorriso dolceamaro che Seokjin gli rivolse.
Il suo pollice continuò a scrollare la home di Instagram senza che lui prestasse veramente attenzione a quella sfilata di pose, costumi ed espressioni ammiccanti; la foto più decente che aveva trovato era quella di Jungkook e Taehyung, in compagnia dei fratellini di quest'ultimo. Yoongi era deciso a chiudere l'app nel tentativo di salvare i giga del suo contratto internet per qualcosa di meno futile quando, aggiornando di riflesso un'ultima volta, comparve una foto.
Il suo primo istinto fu quello di chiudere immediatamente tutto e cacciarsi il cellulare in tasca. Peccato che i suoi occhi avessero indugiato un secondo di troppo ed ora gli era impossibile distoglierli.
L'immagine era stata appena caricata da Fred Johnman, un suo vecchio compagno di scuola risalente alle elementari. Non aveva mai avuto una vera e propria conversazione con il tizio in questione ma, seppur considerando che non lo vedeva da un bel po' di tempo, quello raffigurato non era di certo lui.
La fotografia era sgranata e mossa, una luce giallo ocra che modificava quelli che dovevano essere i colori naturali. Sullo sfondo si intravedeva un letto ancora ben fatto e una parete spoglia. In primissimo piano, sulla destra, c'era Jimin.
I suoi occhi erano fuori dall'inquadratura, così come la maggior parte del suo naso, ma sulla sua identità non c'erano dubbi. Yoongi avrebbe riconosciuto la forma di quel sorriso ovunque, con o senza quel rossetto scurissimo che terminava in una sbavatura.
Era girato di tre quarti, la postura curva della schiena che suggeriva la sua posizione seduta. Nel quadrato che Instagram concedeva era ripreso solo per mezzo busto, ma questo non aveva impedito alla sua spalla nuda di rientrarci. Confuso dalle grinze della stoffa e dalle ombre, pareva che Jimin fosse stato catturato mentre si sfilava la maglia di dosso. Da destra sbucavano quelle sue dita infantili, intente ad allentare un collarino di stoffa sottile che presto non gli avrebbe più circondato il collo.
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ANATHEMA (BTS FanFiction - Yoonmin)
FanfictionE se non ci fossero freni inibitori fra te ed i tuoi desideri più repressi? La notte di Halloween è sempre stata un evento storico all'Anathema, la discoteca più in voga di Seoul. Non era mai un posto raccomandabile, ma in quella occasione raggiunge...