<<Dai su, in fondo in fondo, ci sono questi snack gratis>>, disse Thalia masticando una nocciolina. La guardarono tutte perplesse e lei fece spallucce servendosi di altre noccioline.
Notai solo in quel momento la presenza di quella piccola ciotola di vetro, al centro del tavolo a cui eravamo sedute. Era piena di noccioline, arachidi e pistacchi. Eppure era ben in evidenza.
Ma come biasimarmi. Erano le otto di sera di un venerdì ed eravano sedute a un tavolino di un locale a non far nulla da almeno mezz'ora.
Thalia continuava a mangiare l'unico cibo che ci eravamo permesse con i pochi soldi che avevamo. Io le avevo fatto compagnia fino a quando a causa di tutte quelle noccioline mi era venuta sete.
Trina, invece, continuava a guardare il cellulare con espressione totalmente annoiata e priva di energia. <<Mi spiegate perché siamo in questo locale?>>, chiese, a un certo punto, sbuffando seduta accanto a me.
<<Perché siamo amiche di Miriam Gorrieri>>, risposi inarcando un sopracciglio nella direzione della diretta interessata.
Quest'ultima distolse lo sguardo per la prima volta dalla pista, dove si concentravano i ragazzi ubriachi a ballare e cantare a squarciagola.
Prima di tutto, puntò i suoi occhi azzurri su Thalia, che continuava a ingozzarsi di cibo. <<Non sono gratis, le ho pagate. Motivo in più per godersele>> E quelle ultima parole non stupirono solo me.
Nonostante fosse concentrata a guardare altrove fuorché il nostro tavolo e la musica altissima che sovrastava pure i pensieri di una come me, sentiva pure ciò che dicevamo.
Dopodiché, infatti, si girò verso di me e mi guardò male.
<<Ah-ah>>, finse una risata. <<Ora, cercate di aiutarmi a trovare quella persona>>, ci ordinò puntandoci un dito contro.
O meglio ciò che voleva sentire. Ciò che le avevo chiesto almeno dieci minuti fa -<<Ma quanto dobbiamo restare qua?>>- non lo aveva "sentito" di striscio.
Spostsi lo sguardo su Trina che ancora era rimasta confusa dalla mia risposta poco chiara.
Inarcai entrambe le sopracciglia e, quando alzò gli occhi al cielo, capii che avesse capito.
<<Ah, Lazzaro. Ora, si spiega tutto>>, disse tornando con lo sguardo sul suo cellulare.
<<Ancora non ho capito come hai scoperto che è a questa festa>>, si intromise Thalia guardando la stalker.
Miriam prese una manciata di pistacchi e iniziò a togliere il guscio ad ognuno.
<<Thomas conosce un ragazzo che conosce un altro ragazzo che è il migliore amico della ragazza che lo ha invitato a questa festa>>, ci spiegò senza fare tanti giri di parole. <<Insomma, ho le mie fonti>>
Io e le mie amiche ci guardammo confuse e poi guardammo la nostra amica, che era tornata alla ricerca del suo ex.
Ancora non avevo capito il motivo per cui ci tenesse tanto a trovarlo. Doveva essere arrabbiata con lui o quanto meno triste e ferita. Eppure, da quando si erano lasciati, lei mi era sembrata solo inizialmente ferita. Poi, i giorni successivi sembrava essere andata avanti ed aver accettato ciò. Ma il fatto che ci trovassimo in quel locale distruggeva la mia teoria degli ultimi giorni.
Trina era tornata con lo sguardo sul telefono. Intravidi la chat con qualcuno. Sembrava presa dalla conversazione o forse stava solo aspettando un messaggio importante. Non si interpretava bene.
Thalia ed io, intanto, avevamo iniziato a parlare. O meglio lei aveva iniziato a parlare. Non sapevo di cosa. Avevo la testa da tutt'altra parte.
Poi, però sentii il nome di West e iniziai ad ascoltare interessata.
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PROBLEM
Romancesᴀᴍᴀɴᴛʜᴀ ᴇ ᴛʜᴏᴍᴀs ɴᴏɴ ʜᴀɴɴᴏ ɴɪᴇɴᴛᴇ ɪɴ ᴄᴏᴍᴜɴᴇ. sᴀʀᴀ' ᴏᴅɪᴏ ᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ᴠɪsᴛᴀ ᴇ ᴀ ʟᴜɴɢᴀ ᴀɴᴅᴀᴛᴀ, ᴍᴀ ᴄᴏɴ ɪʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ ᴄᴀᴘɪʀᴀɴɴᴏ ᴅɪ ᴇssᴇʀᴇ ᴄᴏsɪ ᴅɪᴠᴇʀsɪ ᴅᴀ ᴀᴠᴇʀ ʙɪsᴏɢɴᴏ ʟ'ᴜɴᴏ ᴅᴇʟʟ'ᴀʟᴛʀᴀ. «Ancora. Leggilo come credi.»