<<Quanti mesi fa ho detto che è stata una pessima idea?>>, chiese Thalia.
Davanti allo specchio, intravidi Trina sbuffare e borbottare qualcosa che non riuscii a capire. Eravamo in camera sua. Stava finendo di sistemarsi da circa mezz'ora.
Sospirai e mi buttai a peso morto sul suo letto. Chiusi gli occhi con un sbadiglio.
<<Che film?>>, chiesi aprendo gli occhi e guardando il soffitto sopra di me.
<<Maze Runner>>, potei sentire l'entusiasmo nella sua voce mentre lo diceva.
Un sorriso mi spuntò sulle labbra. Mi ricordai quando andai a vedere il primo della serie al cinema con i miei migliori amici. Appena iniziò ed entrò in scena Dylan O'Brien, Giada quasi gridò di gioia. Era ossessionata dalla serie di Teen Wolf, figuriamoci scoprire che l'attore che interprentava il suo personaggio preferito nella sua serie preferita avrebbe fatto un film.
Quando qualche giorno prima, le dissi che sarei andata a vedere il terzo, lei mi disse che lo aveva già visto e le era piaciuto un casino. Aveva detto pure che Dylan aveva fatto un'entrata a effetto con la tipica gip di Stiles Stilinslki. Insomma, mi aveva spoilerato un tratto di film, come sempre.
<<Aspetta>>, disse, a un certo punto, la voce di Thalia distogliendomi dai miei pensieri.
Mi sistemai comodamente sul letto a sedere. La guardai mentre lentamente alzava lo sguardo dal telefono e ci guardò entrambe con sguardo confuso.
<<È quel film con Dylan O'Brien?>>, chiese interdetta sistemandosi a gambe incrociate sul pouf rosso.
<<Si>>, dicemmo in coro io e Trina.
<<Quel Dylan O'Brien?>>, ripetè quasi incredula.
<<Si>>, dicemmo per la seconda volta io e Trina.
Ci guardammo contemporaneamente e scuotemmo la testa.
<<Ah, ma quindi hanno già fatto il secondo?>>, chiese corrugando la fronte.
Mi lasciai andare di nuovo sul letto e sbuffai.
<<È il terzo, Thalia. Il terzo>>, rispose Trina almeno per l'ennesima volta.
Il telefono mi vibrò nella tasca posteriore dei jeans. Lo presi e vidi che era una chiamata da Pietro.
Risposi alzandomi dal letto di Trina e iniziai a girare in tondo per la stanza sotto lo sguardo perplesso delle mie amiche. Ma io lo facevo per sgranchirmi un po' le gambe.
<<Dove siete?>>, chiesi tenendo il telefono tra la spalla e la guancia e chinandomi per legarmi le scarpe.
<<Ci si vede al cinema>>
Corrugai la fronte e presi per bene il telefono in mano non credendo alle mie parole.
<<Mi hai chiamato per dirmi che ci vedremo al cinema? Tutto qui?>>, gli chiesi senza parole.
<<Senti, non avevo voglia di entrare su WhatsApp. Aprire la tua chat e scrivere. Ci si vede lì, ciao>>, si lamentò per poi riattaccare con un sospiro.
Sorrisi e scossi la testa divertita.
Quando avevo raccontato, invece, a Giada di Pietro, mi disse che doveva assolutamente conoscerlo, perché sembrava troppo simpatico.
Io le dissi che mi ricordava tanto il carattere di Luca. Pigrizia, saggezza, intelligenza, simpatia e disponibilità in qualsiasi momento. Però non avrebbe potuto mai prendere il suo posto. Perché anche se aveva tante cose in comune con lui, mi ci trovavo benissimo e mi ero affezionata tanto a lui, Luca Giorgi è Luca Giorgi. Nessuno avrebbe mai potuto sostituirlo.
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PROBLEM
Romantizmsᴀᴍᴀɴᴛʜᴀ ᴇ ᴛʜᴏᴍᴀs ɴᴏɴ ʜᴀɴɴᴏ ɴɪᴇɴᴛᴇ ɪɴ ᴄᴏᴍᴜɴᴇ. sᴀʀᴀ' ᴏᴅɪᴏ ᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ᴠɪsᴛᴀ ᴇ ᴀ ʟᴜɴɢᴀ ᴀɴᴅᴀᴛᴀ, ᴍᴀ ᴄᴏɴ ɪʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ ᴄᴀᴘɪʀᴀɴɴᴏ ᴅɪ ᴇssᴇʀᴇ ᴄᴏsɪ ᴅɪᴠᴇʀsɪ ᴅᴀ ᴀᴠᴇʀ ʙɪsᴏɢɴᴏ ʟ'ᴜɴᴏ ᴅᴇʟʟ'ᴀʟᴛʀᴀ. «Ancora. Leggilo come credi.»