~Amo quelle notizie un po' inaspettate, un po' aspettate~
***"Buongiorno, ragazzi." Sento dire.
"Alex..." Qualcuno mi tocca la spalla.
"Alex!" Apro gli occhi e salto in aria, cadendo dalla mia sedia.
Chi diamine ha urlato? E chi diamine mi ha appena dato un pizzicotto sul braccio?
E perché si chiama pizzicotto? E non pizzicrudo, o pizzacruda, o pizzacotta... Ho voglia di una pizza.
Io mi sono confusa, troppe cose di mattina.
Mi risiedo nella sedia, anche se mi fa male il fondo schiena. Ho un dejavu. Non so il perché ma guardo i miei vestiti, la maglietta che ho addosso non credo sia mia, forse di Harry... Lo spero.E di chi dovrebbe essere sennò genio...
"Ti eri addormentata sul banco..." mi informa Harry.
Oh, ora è tutto più chiaro. Ma io da quando mi addormento sui banchi?
Da sempre?
Tu sei sempre sveglia eh.
Più di te sicuro.
"Allora, ho una buona notizia." Informa la mummia... Em, la professoressa di storia.
Cosa? È arrivata finalmente la sua ora di andarsene in pensione? Credo sia più vecchia di mia nonna Rosy.
"Ci sarà una gita scolastica per l'inizio dell'anno." Spiega.
Sbadiglio e roteo gli occhi, sicuramente si andrà in un posto qui vicino noioso che però costerà un occhio. Sbuffo e rimetto il viso sul banco, richiudendo gli occhi.
"Si andrà a..."
"COOOSA?" Risponde, urlando, la classe seduta.
Si, il problema è che io sono di nuovo caduta dalla sedia per lo spavento. Non so se il pavimento mi ama così tanto da non saper stare senza di me, oppure mi odia e vuole farmi del male. No ma aspetta, perché hanno urlato? E, perché di prima mattina, tutti urlano? Prendo la mia bottiglietta di acqua dallo zaino e me la porto alle labbra.
"Alex, la professoressa ha detto che partiremo all'estero!" Sputo tutta l'acqua che avevo in bocca addosso a Harry.
Doppio cosa? Sto ancora dormendo? Sto sognano? Scoppio a ridere e tutta la classe si gira verso di noi, compresa la professoressa che mi guarda strana. Senti, qui non sono io la mummia.
"Si, Alex. Andremo all'estero." mi ripete la prof.
Okay, riprendo fiato e mi sistemo meglio sul banco, posando anche la bottiglia nello zaino e porgendo un fazzoletto ad Harry. Dalla festa col drink alla scuola con l'acqua è un attimo.
"Ci arriverà una circolare con su scritto tutto: il prezzo, la data, il trasporto, ecc... Detto questo, dico l'appello e iniziamo, oggi interrogo."
Oh, ciao, pavimento, ci rincontriamo. Ma no, non sono caduta, sono solo sprofondata.
Ma chi ha studiato? Da sotto il banco guardo Harry, e capisco che neanche lui ha studiato. Mi fidavo di te, soldato, hai fallito.
Poi giro lo sguardo verso Alex, davanti a noi, e lui appena incrocia il mio sguardo, lo alza subito fischiettando. E nemmeno lui ha studiato, perfetto. Mi risiedo giusta sulla sedia per la millesima volta sperando sia anche l'ultima, non mi sento più il sedere. Chiariamoci, io non ho niente contro la professoressa, ma visto che è più vecchia di un fossile, nel suo caso, e io non riesco a seguirla perché mi annoio subito, mi addormento sempre. Poi c'è l'hanno messa anche a prima ora, e io di prima mattina sono tipo:
Non parlatemi, non toccatemi, non guardatemi, vi butto dalla finestra.Solo di prima mattina eh...
Una volta ho tirato una sedia contro Daniel perché mi toccava i capelli. Odio quando mi toccano i capelli.
"Psss..." schiocco le dita e cerco di chiamare miss-quattrocchi-so-tutto-io, magari si offre volontario e si fa interrogare, salvandoci tutti.
"Pssss!" Alzo un po' il volume.
"Devi andare in bagno, Alex?" Chiede Harry.
Mi sbatto la mano in fronte esasperata, ci si mette pure lui.
"Daniel... Psss." Ma è sordo o cosa? Si trova nel banco affianco al nostro!
"Signorina Josh, si fa volontaria lei?"
Oh, cavolo. Quanto costa un biglietto per il Messico?
Chiedilo al prossimo ragazzo che avrai, se mai ne avrai uno.
Che vorresti dire scusa? Io sono piena di ragazzi.
E di immaginazione.
"Ma no, ma non c'è bisogno. Lascio il privilegio ad un altro." Rispondo.
"Nessun dispiacere. Sono sicura che nessuno vuole questo privilegio. Venga pure interrogata" cavolo, classe, difendetemi!
Ah, vero. Sono messi peggio di me.
Peggio di te credo non ci sia nessuno.
"Em... cosa c'era per oggi?" Provo.
"Tutta l'intera storia di Cristoforo Colombo" risponde quattrocchi.
Oh, certo, ora ci sente perfettamente.
"Ah, si, giusto." Lo guardo male.
"Perché non lasciamo la parola a lui?" Chiedo civettuola alla prof.
"Perché so già che lui ha studiato." Non è una spiegazione.
E se lui non ha studiato e se la scampa così? Rido mentalmente per la mia stupida riflessione. Lui? Non studiare? Ma per favore.
"Ma anch'io ho studiato. Vuole sprecare questo utile tempo con una ragazza che sa già tutto? Nha. Interroghi un altro che forse non ha studiato." Per favore!
"Non è sprecare questo utile tempo, visto che non l'ho mai sentita ripetere una lezione." Dice e abbassa gli occhi su alcuni fogli.
Ma non è vero! Mi giro verso Harry.
"Quando è stata l'ultima volta che ho ripetuto una lezione di storia?" Sussurro.
"L'inizio dell'anno scorso..." ouch.
"Allora?" Alza gli occhi la professoressa.
"Si, allora, dunque... Lo sa perché in America fa freddo?" Chiedo e lei mi guarda male.
"Perché è stata scoperta!" Alzo le mani e sorrido.
Alex ride, Harry si sbatte la mano sulla fronte, la professoressa mi guarda male e la classe non lo so.
"Mi potrebbe mettere un otto solo per questo... Ho già detto il posto e che è stata scoperta da lui..." dico.
"Un due, voleva dire." Precisa la professoressa.
"Okay, ho capito. Non ha studiato, come sempre. Per oggi ti lascio andare, dopo domani la interrogo." CHE CULO.
"Daniel interrogato." AH! TI STA BENE!
No, ma aspetta, lui sa tutto. Inizia a ripetere, io mi rimetto con la testa sul banco e chiudo gli occhi. Ieri mi è andata bene, non poteva andarmi bene anche oggi. La fortuna ed Alexander non vanno di pari passo.
"Josh, ha sentito?" Chiede la prof.
"Sisi..." si riferisce al fatto di prima di Daniel.
"Ma non vale! Lui è un'enciclopedia umana!" Dico.
"Eh certo, studia." E da li, suona la campanella.
Rido maleficamente nella mia testa e faccio un sorriso che Harry capisce.
"Alex, abbiamo un'altra ora con lei." Mi informa Harry.
Ah.La vita mi vuole male.
***
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Night or Day?
General FictionSono completamente distinti, come il nero e il bianco, il buio e la luce, il dolce e l'amaro, ma soprattutto come la notte e il giorno. Due ragazzi con storie diverse, con caratteri diversi, con pensieri diversi, con passioni diverse... Tranne una:...