31: Misteriosa e sostituizione.

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~Dimenticare e ricordare"
Pov's Christian.
***

"Sei pronto per andare?" Mi chiede Patrick ed annuisco, siamo in camera mia.
Ma dov'è finito il tuo essere menefreghista e fare ciò che vuoi?
È sempre con me, ma non quando sono con lei. Io oggi ci ho anche provato a fare pace, cosa che non ho mai fatto in vita mia.
Come? Prendendola in braccio e mettendola a muro circondata da delle braccia e scherzando su tutto? Ah, bel modo.
Sempre meglio di niente, ma il punto non è questo. Il punto è che io il mio l'ho fatto e lei non l'ha accettato, io nelle cose ci provo ma poi basta, infatti con la ragazzina ho chiuso tutto, anche se non era niente. Tanto eravamo solo conoscenti, da domani ci ignoreremo come sempre, lei è una comune ragazza di cui non me ne frega niente. Ho Molly con me.
Vienimelo a dire quando ne sarai veramente convinto.

"Allora andiamo" dice alzandosi dalla sedia.
Usciamo dalla mia stanza e io entro in quella di Carly solo per guardarla qualche secondo visto che già dorme, essendo tardi per lei. Scendiamo in salone dove c'è mio padre e lo salutiamo velocemente. Usciamo da casa, io indosso subito il mio casco che terrò fino a quando non ritornerò di nuovo a casa come sempre. Ci mettiamo sui nostri motori e partiamo verso la solita meta, pronto a dimenticare la vicenda di questa mattina.

***

Dopo qualche minuto arriviamo a destinazione puntuali, con le moto siamo veloci ma il posto è nascosto bene per non farsi scoprire e un po' di strada c'è. Intanto, siamo fuori a fumare una sigaretta mentre aspettiamo di iniziare. Patrick ha invitato i suoi amici ad avvicinarsi a noi, dopo avermi chiesto il permesso. Non che io sia chissà chi per decidere la sua vita, ma ci siamo sempre portati rispetto, e non voleva che mi desse fastidio ma sinceramente mi crea differenza.

Forse tranne un po' per quella ragazza, non che mi piaccia perch-...
Perché lei non è Alexander, vero?
No, perché è strano vedere una ragazza, d'altronde minuta come lei, fare questo tipo di cose. Anche perché è simile a me, con nome in codice e casco, sarà un caso.
O forse è il caso che ci riprovi con un'altra ragazza, anche se preferirò sempre Alexander.
Hai perfettamente ragione, posso benissimo sostituire lei con un'altra, tanto nessuno può resistermi.
A parte Alexande-...

"Si preparino i primi due concorrenti, White Damon e..." la solita vocina metallica ha detto giusto in tempo, prima che la mia vocina sparasse qualche cavolata, il nome del mio avversario. Mi preparo tranquillo, tanto vincerò come sempre io.
Anche così avevi detto con quella ragazza, eppure...
Eppure niente, non ho perso.
Ma nemmeno vinto.
Ora zitta che sta per cominciare e mi devo concentrare.
Ma come? Non ti viene facile e naturale vincere?
Si, ma vorrei non morire, devo ancora farmene tante di ragazze.
Ma come fai a pensare sempre a quello?
Siamo la stessa persona.
Finalmente l'hai detto.

"1...2...3...e...via!" Urla Jennifer sventolando la bandiera e ci partiamo.
Alcuni minuti dopo la voce metallica mi proclama vincitore e Jennifer mi alza un braccio con una mano. Quel ragazzo mi sorride e mi porge la mano, dopo che si è levato il casco e io l'accetto. Non so come la gente faccia a prendere così bene delle sconfitte, io odio davvero perdere. Dopo di me ci sono stati tutti gli altri ma non me ne sono andato perché volevo vedere quella ragazza gareggiare, ed è stata chiamata all'ultimo.
Anche questo lo prenderai come un caso? Ovvero tu per primo e lei per ultima?
No, però amo le scommesse e mentre aspettavo ho deciso una cosa: se lei vince, io ci provo, mentre se lei perde... Non perché una gara può cambiare una mia decisione, ma perché vorrei far decidere al destino.
Davvero una scelta matura.
Si grazie lo so.

"Mancano pochi secondi...e la vincitrice è... Black Angel!" Annuncia la voce metallica mentre Jennifer le alza un braccio con una mano. Bingo.
Lei va dai suoi amici, io accendo una sigaretta e la fumo, appena ho finito vado da lei non sapendo effettivamente che dirle.
"Brava"
Oh wow, che parole d'amore. Le hai proprio recitato una poesia.
"Grazie"
Ah ma pure lei non è meglio, vi siete trovati.
La invito ad avvicinarsi a me, lei lancia un veloce sguardo ai suoi amici e si avvicina

"Comunque piacere, Ash. L'altra volta non te l'ho detto perché ero un po' per i fatti miei, spero possiamo iniziare da capo." Odio queste gentilezze, odio queste cortesie. Io sono uno che va dritto al punto. Ma so già che con una così non funziona, quindi dovrò continuare così per un po'. Fortunatamente ho molta pazienza.

Ah, cosa si fa per una scopat-...
"Piacere, Sasha. Abbiamo il nome simile. Comunque tranquillo, anch'io sono stata un po' antipatica, perché preferisco tenere la mia privacy ma tu ponevi domande..."

"Peccato che non possiamo sentire le nostre vere voci essendo ovattate dal contatto del casco, e nemmeno il nostro viso"

"Non è un grande peccato, anzi, è più intrigante. Così simili tra di noi e così diversi tra loro ma con lo stesso scopo. Significa che prima o poi dovevamo incontrarci." Dice e annuisco, anche se io ho un altro concetto di 'scopo'.

"Ti va di scambiarci i numeri di telefono?" Le chiedo ed annuisce mentre estraiamo entrambi i telefoni dalla tasca.
"Ovviamente non è il mio principale numero, altrimenti che senso avrebbe tutto ciò? Questo lo uso solo per la questione delle motocross"
"Anch'io, lo tengo sempre insieme al mio principale" dico estraendo l'altro mio telefono, color bianco. In risposta lo fa anche lei, ma il suo è color nero.
Altro caso?

"Io vado, alla prossima" dice e alza una mano, io la saluto e lei si gira per ritornare dai suoi amici.
"Altra preda?" Chiede Patrick avvicinandosi a me.
"Anche succosa"
"C'è l'hai già fatta?"
"Ancora no, ma c'è la farò."
"Ovviamente" risponde, dopo saliamo sulle moto per ritornare a casa.

Chissà chi si nasconde sotto quel casco...

Ti ho già sostituito, Josh.

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