15: Occhi e notte.

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~Sei tutto ciò da cui dovrei stare lontana, ma qualcosa mi avvicina~
***

È notte e tutti dormono, ma come sempre, io no.

Quindi calzo le mie ciabatte.
Pantofole col pelo.
Slego i capelli.
Ciao Rapunzel.
Indosso una felpa.
Quella felpa.
Prendo le chiavi.
Meglio di no, così dormi ancora vicino a Christian.
Esco e salgo tre piani a piedi.
Ma perché a piedi se c'è l'ascensore?

Noto una porta e qualcosa mi dice di aprirla.
Si, la tua stupidità lo dice. Perché certamente di notte vai ad aprire una porta sconosciuta.
La apro facendo un leggero rumore e noto che porta all'esterno.
Sei ancora in tempo a tornare indietro.
Cammino un po' e mi siedo sul cornicione, con le gambe a penzoloni, amo l'altezza. Preferisco la notte al giorno.
Vampira.

C'è un'aria pura qui sopra, fresca. Chiudo gli occhi e mi godo questa sensazione.
No, per favore, non ti buttare che poi muoio anch'io. Come farà la gente senza me?
E che cavolo, zitta, coscienza! Per una volta che voglio essere seria! Non ho intenzione di buttarmi, assolutamente. Come farà la gente senza ME?
Il venticello mi scompiglia i capelli, ho i brividi per il corpo e i pensieri in testa.

I tuoi pensieri si chiamano Christian? Perché i miei si. Ah, vero: siamo la stessa persona.
Io non lo penso.
Si.
"Anche a te piace venire qua di notte, quando non hai sonno, ragazzina?" Una maschile voce bassa e sottile mi risveglia dai miei pensieri. E io conosco quel nomignolo.
Ricordi quando ti ho detto di tornare indietro, di non superare la porta? Bene, hai fatto meglio a non ascoltarmi.
Mi giro di scatto e vedo, lui.
Lui chi? Un pezzo di manzo?
No, Christian!
Appunto.
"Si..." sussurro.
Ma se è la prima volta che ci vieni.
Se l'avessi scoperto prima, ci sarei andata prima. L'ho scoperto oggi e ci riandrò domani.
Ma se domani ritorniamo.
Ah.
Noto che è seduto sopra un lenzuolo bianco a terra. Sicuramente è venuto qua poco dopo me, perché prima non l'avevo notato.
"Vieni qua" dice indicano il lenzuolo.
Vedi? Ecco, ora da brava ci vai.
Nego.
MA STAI SCHERZANDO? ALZA IL TUO SEDERE E VAI, ORA.
"Vieni qua" ripete e io lo guardo, vederlo sotto le stelle e solo con un leggero pigiama, è qualcosa di... Mh.
Infatti, vai.
Mi alzo e lentamente mi avvicino ma... che cosa sto facendo? Non mi faccio dare ordini da nessuno, pensa da un coglion-...
Pezzo di manzo* e non è un ordine, ma un'offerta a buon prezzo.
"Siediti, ragazzina", dice guardandomi negli occhi e nego ancora, "perché no?" chiede, e che rispondo ora?
Perché sei stupida.
Anzi di offendermi, aiutami!
Ma io ti sto già aiutando, ti dico di metterti vicino a lui.
Mi siedo e guardo di fronte a me, dove noto altri palazzi tutti uguali pitturati da colori chiari e qualche luce accesa.

Ma dove cavolo è finita la mia lingua lunga e senza peli? Il mio essere diretta e schietta?
Non so dove è finita, ma so dove finirà.
Noto che si distende e mette le mani sotto la nuca, mi distendo anch'io con le braccia che cadono sui fianchi.
"Perché non ti volevi sedere? Non mangio." Domanda ancora e non rispondo.
Bhe se vuoi farlo per me è ok.
Per me no.
"Indossi ancora la mia felpa."
"Se vuoi te la restituisco."
Mi metto seduta e sto per sfilarmi la sua felpa, sperando però che mi fermi per il freddo.
Ammettilo, non è per quello. È perché vuoi ancora il suo odore addosso.
Me la sfilo, rimanendo in canottiera e gliela porgo, lui guarda me e non la felpa, poi ritorna con lo sguardo verso il cielo.
"Puoi tenertela, volevo solo vederti di nuovo in canottiera." Risponde con un ghigno. STRONZ-
Taci.
Non me la infilo e gliela lancio, mi alzo, cammino e mi metto con i gomiti appoggiati al cornicione, dandogli le spalle.
Anche altro.
Sento subito una presenza dietro di me e un respiro caldo sopra la testa, dal profumo capisco subito che è lui.
Eh certo, siete gli unici cretini soli, di notte, al buio e al freddo, chi potrebbe essere.
Nonostante io opponga resistenza lui riesce a infilarmi la felpa con forza e mi sposta i capelli di lato, lasciandomi libero il collo.
"Stavo scherzando, ragazzina. Anche se la visuale non mi è dispiaciuta. " sussurra vicino al mio orecchio incorniciando i miei gomiti con le sue mani.
Okay Alex, respira, va tutto bene.
VA PIÙ CHE BENE.
"Chi era quella ragazza?" chiedo e lui ride leggermente.
"La mia ragazza, a cui hai fatto lo sgambetto." risponde.
Ops, sgamata
Ops per cosa? Per aver offeso la sua ragazza? Per averle fatto lo sgambetto? Per aver scoperto che è fidanzato, per la seconda volta? Per essere gelosa?
Non sono gelosa.
Mi giro, metto le mani nel suo petto e cerco di allontanarlo ma lui mette poco più forza e sta fermo, guardandomi negli occhi. Dovrei iniziare ad andare in palestrAHAHAH.
Belli i suoi pettorali.
Muta.
Okay Alex, non guardarlo negli occhi che sennò è la fin- troppo tardi. Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi. Quegli smeraldi che sembrano infiniti. E pensare che io, al posto suo, ho semplicemente due pozzi neri senza fondo.
Stai parlando del tuo stomaco?
"Perché? Gelosa?" Chiede con un ghigno. Io glielo strappo quel ghigno.
Si, a morsi sulle labbra.
"Chi? Io? Ma per favore. Io sono meglio." Rispondo velocemente e incrocio le braccia, distogliendo lo sguardo.
"Sicuro." Sussurra ma non sono sicura di aver sentito bene.
I miei capelli svolazzano grazie al vento, lui mi sposta una ciocca dietro all'orecchio e mi alza il mento, costringendomi a guardarlo di nuovo negli occhi...
Io rimango fissa a guardarli, lui fisso a guardare i miei.
Diamine.

Poi guarda le mie labbra, io le sue.

Diamine.
Si avvicina, si abbassa un po' e china leggermente la testa di lato.
Diamine.

Provo ad allontanarmi ma invano, si lecca le labbra.
Diamine.
Mi si blocca il respiro e sono ancora intrappolata a lui sentendo il suo profumo.
Diamine.
Chiudiamo gli occhi e...

Suona il suo orologio, avvisandoci che è mezzanotte. No. No. No. Lo sto odiando.
Lui, grazie al quel suono, si risveglia. Apre di scatto gli occhi, leva le mani, si mette dritto e gira. Prende il lenzuolo, apre la porta e sparisce. Io rimango la, come una povera illusa, al freddo vicino ad un cornicione sola. Ma dai Alex, pensavi veramente che un ragazzo come lui, potesse baciarti?
Si.
Hai ragione, purtroppo.

Non ti capisco, mr. Felpa blu.

Night or Day?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora