7: Parte due.

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"Allora, Alexis..." inizia a dire mio nonno.

Oh no, ci siamo.

Calma e sangue freddo.

"Alexander..." lo correggo e mia madre mi guarda male, faccio spallucce: odio quando sbagliano il mio nome.
"Si, giusto. Ti sei già laureata?" Mi chiede.
Ma cos...
"In verità dovrei ancora finire le superiori"
"Come? A 20 anni vai ancora alle superiori?" Chiede scioccato.
"Ho 17 anni..." dico.
"Ah, ora capisco il perché sei così bassa."
Grazie. Sorrido falsamente.
"Ma, amore di nonna, mangi? Ti vedo così sciupat-"
"Si, nonnina cara, mangio."
"Fin troppo." Sussurra Harry.
"Oh, ma guarda che doppie punte!" Dice mio zio, che fa il parrucchiere.
"E guarda che occhiaie!" Dice mia zia estetista.
"Che ciglia corte!" Mia cugina che non so cosa faccia.
"Che sopracciglia folte!" Sua sorella che non fa niente.
"Che labbra screpolate!" Mio cugino.
"Quanti punti neri!" Una tizia che non conosco.
"Che-" inizia a dire qualcuno.
"Okay, basta ho capito." Rispondo.
"Quindi... come è andato il viaggio in macchina?" Chiede mia madre per cambiare discorso.
"Molto flemmatico" risponde mia zia, professoressa di lettere all'università.
Cosa ha appena detto? Io e quelli seduti nella sedia ci guardiamo interrogativi.
"Ah, si, capisco..." dice mia madre.
Si sente la suoneria di un mio messaggio.
"Cosa è stato?" Chiede mia nonna.
"Un messaggio su whatsapp..." rispondo.
"Che? Wattappa?" Risponde lei.
"Va zappa?" Mio nonno.
"Vai a zappare?" Mia nonna.
"Whatsapp." Specifica Harry.
"Che cos'è?" Chiedono.
"Un app per comunicare, mandarsi messaggi, foto, video, audio, emoji e-..." rispondo.
"Emo? Da quando sei un emo?" Mio zio.
"Cos'è un emo?" Mia nonna.
"Emoji. Faccine." Rispondono Luna e Sole.
Si sente un piccolo rumore dalla cucina, ciò significa che è pronto a tavola.
"Andiamo a rifocillarci." Dice mia zia.
Ma che significa! Ci alziamo dal salotto e andiamo a sederci a tavola. Io vicino a Harry, mia madre in mezzo fra noi e le gemelline, di fronte tutti i nostri cugini più gli zii, e a capotavola i miei nonni. Mia madre serve i piatti, carne, e poi si va a sedere, tutti iniziamo a mangiare in silenzio. Noto che tutti tagliano la carne in modo elegante e raffinato, solo io e le mie sorelle sembriamo in un combattimento carnivoro.
"Herone, giusto?" Dice mio nonno rivolto ad Harry, ha qualche problemino a ricordare i nomi...
"Harry..." lo corregge.
"Ah, sei sposato?"
COSA HA DETTO?
Sputo tutto ciò che avevo in bocca alla mia cara cuginetta di quindici anni che è l'opposto di me: tutti mi guardano male, interrogativi e... Uno sguardo può uccidere una persona? No perché tra poco finirò sotto terra grazie allo sguardo di mia madre che mi sta uccidendo.
"Em... Scusate..." dico pulendomi con il tovagliolo, mia cugina va in bagno arrabbiata.
"Oh, si. Con sua nipote Alex."
Inizio a tossire. Okay, sto per soffocare. Harry mi da delle pacche sulla schiena, Luna versa l'acqua nel bicchiere e Sole me lo porta.
"Cosa..?" Chiede mio nonno.
"Già, recentemente." Harry.
"Noi abbiamo fatto le damigelle!" Dicono insieme Luna e Sole, si ci mettono pure loro? Nemo il prete scommetto.
"E perché non ci avete invitato?" Chiede nonna.
"Abbiamo fatto una cosa molto intima" risponde Harry. Ma questo provino se l'è studiato a casa prima di venire?
"Ma siete giovani! Non avete un lavoro! Una casa! State ancora studiando! E se poi vi riprodurrete?" Dice, o meglio, urla mia zia.
"Eh?" Chiedo
"Hai capito benissimo!" Sempre mia zia.
"Alex, voleva dire se noi scop-"
"NON SIAMO SPOSATI." interrompo Harry e tutti fanno un respiro di sollievo, soprattutto mia madre che tra poco sarebbe svenuta.
Il pranzo continua, ma mi domando il perché ancora non facciano quelle due domande famos-
"Come andate a scuola?" Chiede mio zio.
"Ma alla fine il fidanzatino c'è l'hai?" Mia zia.
Ah, eccole.
"Bene","Male" rispondiamo insieme io e Harry, poi ci guardiamo.
"Male","Bene" di nuovo, do una gomitata a Harry.
"Decentemente" risponde mia madre. Perché dobbiamo sempre fare figuracce?
"Ah e si, sono fidanzata, con il gelato" dico con gli occhi a cuoricino mentre tutti mi guardano male ed Harry tossisce.
"No" dice Luna, "Non è fidanzata" risponde Sole facendo spallucce.
"Uh ma quanto siete carine!" Dice mia nonna vicino a loro mentre le strapazza le guance e mia zia le guarda in modo innamorato.
Si, ma non è giusto! Siamo sorelle, io sarò anche più grande, ma dovrebbero trattarci tutti allo stesso modo!
Sei anche più antipatica.
Finiamo di mangiare, Harry sparecchia la tavola e io la sistemo, mamma lava i piatti, Sole li asciuga e luna li posa. I miei zii sono in salotto che si guardano la tv, i miei nonni in giardino a chiacchierare e i miei cugin-... DOVE SONO QUELLE BESTIOLINE?
"Ehm... Mammina cara, sapresti dirmi dove sono finiti quei diavolett-" vengo interrotta da delle risatine che provengono dal piano di sopra.
Come una furia salgo le scale seguita da Harry, noto che la luce della camera di mia madre è accesa come quella mia e le porte sono socchiuse, io vado a controllare la mia cameretta e Harry quella di mia madre. Una mia cugina sta provando un mio reggiseno, glielo strappo dalle mani e lo poso sulla scrivania ma lei inizia a piangere, un altro mio cugino sta saltando sopra il letto, i cuscini sono a terra, noto a terra dei pezzi di carta colorata, li seguo e... OH PORCA TROTA. I MIEI POSTER. MA IO LO STRANGOLO. Mi addento quasi su di lui ma vengo fermata da Harry.
"Allora meglio che non entri nella camera di tua madre... O anzi, meglio che non entri proprio tua madre."
Corro verso la camera e una bambina che non conosco sta camminando, o almeno ci prova, sui tacchi di mia madre e indossa un cappello enorme come la collana che ha preso, un'altra ha il rossetto sul mento, ha riempito lo specchio di manate e saliva ed ora sta giocando con i soprammobili.
"Cos'è tutto questo casino?" Tutti i bambini escono fuori dalle stanze subito. Finalmente arriva mia madre seguita da una mia zia, ora ci penserà lei a rimproverarli per bene!
"Alexander, ma come ti sei permessa a conciarli così! Sei una bambina!" Le pesti si mettono dietro a lei e mi fanno la linguaccia.
"Ma io in verit-" cerco di confessare.
"Non voglio più sentire niente, ora basta!" Scende le scale e prende le sue cose, prepara i bambini e avvisa che se ne sta andando, saluta tutti ed esce.
"Finalmente" dicono in coro Luna e Sole, mentre io sto muta.
"So che non sei stata tu, tranquilla" mi dice mia madre e tutti insieme iniziamo a pulire e sistemare.

Giornata stressante.
***

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