6: Famiglia e scherzi.

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~Negli scherzi finisce sempre che si ride, dopo aver ammazzato qualcuno~
***

"HARRY TI AMMAZZO." Urlo scendendo le scale, cioè volevo dire, cadendo dalle scale.
Stupide ciabatte col pelo, mi basta già Nemo. Lui ride.
"CONSIDERATI MORTO, CRETINO!" urlo ancora massaggiandomi il fondo schiena.
Come ogni giorno, poverino.
"ALEXANDER PERCHÈ ANCORA NON SEI PRONTA?" Ci mancava solo mia madre che urla, perfetto.
"Forse perché un cretino-" dico guardando lui "-ha inserito delle uova dentro il mio shampoo preferito che non si trova MAI." Lui fa la faccia innocente.
Mia madre si avvicina per odorarmi la testa, poi fa una faccia disgustata.
"Okay, Harry vai a farti la doccia, vedrò cosa posso fare con lei..." dice guardandolo male.
Ci facciamo la linguaccia e va. Oh, aspetta: ho un'idea.
"Mamma vado a prendere una cosa in camera e arrivo." Le dico mentre salgo le scale ogni due gradini.
Harry è in camera mia a preparare le sue cose e io entro in bagno. Prendo taaanto borotalco e lo metto all'interno del phone.
Con la speranza che non si rompa.
Per la giustizia, questo ed altro.
Certo, tanto mica paghi tu.
Scendo e vado da mia madre.
"Eccomiii." Dico.
"Facciamo presto! È già tardi! Sai che è un giorno importante!" Mi informa.
"Si, ma... Sono le dieci, loro arriveranno alle dodici, e soprattutto è domenica. Io devo svegliarmi presto ogni giorno, questo è l'unico di riposo, e devo alzarmi prima pure oggi?" Rispondo esasperata.
"Bhe, sai come sono... Ora vai a svegliare le tue sorelle e tieni, leverà la puzza e li renderà morbidi." Mi dice dandomi una piccola bottiglietta viola, roteo gli occhi e salgo, ancora, le scale.
Bella questa bottiglietta, me la terrò.
Come se in camera tua non ci fosse già abbastanza casino, aggiungiamone altro.
Chiara spiegazione della mia vita.

Sento l'acqua della doccia scorrere e rido mentalmente mentre entro nella loro stanza.
"Ragazze..." cerco di svegliarle.
"Sole! Luna!" Ma niente, nemmeno Daniel è così sordo.

Ho un'altra idea. Esco dalla stanza e prendo Nemo che si trova nel corridoio. Ritorno e metto Nemo sopra di loro, con la coda verso il loro viso. Lui inizia a muoverla e...
"UNICORNOOO" dicono in coro alzando la testa di botto.
E facendo volare il mio povero gatto che è finito dentro l'armadio. Le guardo con fare interrogativo cercando di trattenere le risate.
"Ho sognato degli unicorni e la coda di Nemo mi sembrava quella dell'unicorno..." dice triste Luna scendendo dal letto insieme a Sole.
"Anch'io!" Risponde l'altra gemella.
Sono fissate.
"Che ore sono?" Chiedono.
"Le dieci e cinque"
"COOOSA?" Urlano.
"Che c'è?"
"Come che c'è? È tardi! Dobbiamo fare colazione, siamo ancora in pigiama, ci dobbiamo lavare, e poi..." Luna non finisce di parlare che sentiamo Nemo miagolare, ci giriamo verso di lui e...
"DAMMI SUBITO LA MIA CORONCINA PEZZO DI MAMMIFERO." Sole.
Giuro, non sono a terra dalle risate.
"E IL MIO FIOCCHETTO." Luna.
Nemo esce veloce dalla camera con la coroncina in testa e il fiocchetto intorno al collo mentre le mie sorelle lo seguono. Secondo me lui si strozza e loro cadono.
"ALEX LA TUA MORTE È VICINA." Oh cavolo, Harry.

Sento dei passi qui vicino e sono sola. Oddio, che faccio? Un piano, un piano, un piano veloce... il letto. Mi nascondo sotto il letto.
"DOVE SEI CRETINA" lo sento urlare e mi sfugge una risatina.
Ti sta bene.

Pessima mossa.
Mi sente e alza il lenzuolo, trovandomi rannicchiata il poco possibile.
"Eccoti." Dice con un ghigno.
Sono finita. La sua faccia è biancAHAHAHAHAH. Mi prende da un piede e mi fa uscire dal letto, e dalla camera anche.
"AIUTO! FERMO! HARRY! AIUTO!" urlo.
Perché ci stiamo avvicinando alle scal-oh, no. Mi tira giù dalle scale sempre con il mio piede. Scusami ancora sedere ma non è colpa mia. Nel frattempo scende anche Nemo con loro dietro. Ma seriamente ancora non l'hanno preso?
"FERMIII!" Ordina mia madre e il tempo si ferma, letteralmente.

Per un attimo ho addirittura creduto di aver visto Nemo fermo in aria, ci starebbe ora una bella foto di famiglia se non fosse per...
"A TAVOLA TUTTI E MANGIATE IN SILENZIO." ...la furia della capitana.

Tutti in silenzio e con gli occhi bassi ci sediamo impauriti. Mentre taglio la mia frittella mi viene un'altra idea.
Da quando il mio cervello ragiona così bene di mattina?
Ti correggo, da quando ragiona così bene in generale?
Giusto.
Prendo tanto sciroppo d'acero e faccio finta che mi cade il cucchiaio a terra, quando vado per prenderlo, metto lo sciroppo dentro le ciabatte di Harry che si leva sempre sotto la propria sedia, un'abitudine che ha sempre avuto e che ad oggi ringrazio.
Ricomincio a mangiare e quando vedo che tutti stanno quasi finendo, "Vado a farmi ancora la doccia." Dico.
"Fai presto!" Urla mia madre.
Salgo le scale ridendo lievemente ed entro nella doccia. Quando finisco, metto le ciabatte, avvolgo i capelli con un asciugamano, indosso l'accappatoio e faccio la mia solita routine. Poi, vado in camera a vestirmi, ma... Dove diavolo è il mio intimo che avevo preparato prima? Vado nel cassetto apposito ma niente. Scendo e vedo Harry nel divano che mi sorride civettuolo con le ciabatte davanti a lui. Ah, vero.
"Em... Caro Harry, dov'è tutto il mio intimo?" Chiedo.
"Bho... che cosa ne posso sapere io?" Sorride ancora.
"O tu me lo dici ora, o ti levo quel sorriso dal tuo bel faccin-"
Perché vedo tutto sotto sopra? E perché nessuno mi fa mai finire una frase?
Ho appena notato che Harry ha i piedi bagnati perché se li è nuovamente lavati, chissà perché...
"Cosa hai detto, Alex?" Mi ha preso come un salame e mi ha messo sulla sua spalla.
Per fortuna sono bassa e l'accappatoio mi arriva sotto le ginocchia.
"Niente amore mio!"
Suonano alla porta.
Chi.cavolo.è.ora.
Harry ancora non mi mette giù.
"Alex, vai tu!" Dice mia madre dalla cucina.
"Em..."
"Okay, va bene! In questa casa devo fare tutto io sol-" urla esasperata guardando chi è dall'occhietto della porta.
"Oh cazzo" dice.
COOOSA? Ci giriamo subito tutti a guardarla straniti. Ci sono gli alieni? Mia madre che dice una parolaccia?
"SONO LORO, SONO QUI!" Grida.
Oh cazzo.
"Ma perché così preso, sono le undici! SBRIGATEVI! ANCORA COSÌ SIETE!"
Le mie sorelle sono in bagno e Harry sale correndo le scale. Si, ma con me ancora sopra la sua spalla. Ora vomito. Va sotto il letto e tira fuori tutto il mio intimo.
"Tutte le ragazze hanno dell'intimo sexy, tu perché hai le mutande di mia nonna e il reggiseno con su stampato le pecorelle?" Chiede.
Bhe, non ha tutti i torti.
"Non uso del filo interdentale al posto delle mutande." rispondo e lo faccio uscire dalla mia camera per vestirmi.
Mi metto davanti al mio armadio e... Harry ho bisogno di te. Lo faccio rientrare e mi guarda strano, io gli indico l'armadio, lui rotea gli occhi e sbuffa.
"Vai in bagno ad asciugarti i capelli, io sistemo tutto ciò che era sotto il letto nei cassetti e vedo cosa farti indossare."
"Io ti adoro!"
"Lo so, vai" risponde ed eseguo.
Dopo un po' siamo tutti seduti in salotto. O meglio, tutti sul divano, tranne me, Harry e le due gemelle che siamo seduti su delle scomode sedie. Mia madre è rossa in viso e suda freddo. Okay, forse siamo leggermente esagerati, ma il resto della nostra 'famiglia' è molto diversa da noi. Più ricca, esigente, ricca, perfetta, ricca, ordinata, ricca e... L'ho già detto ricca?
Non che noi siamo poveri ma loro usano i soldi al posto della carta igienicAHAH.

Continuo...
***

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