37: Sospetti e domande.

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~Mi vede e non mi parla, però poi la notte mi chiama~
***

"Quindi com'è andata ieri?" Mi chiede Jennifer, alla prima ora di scuola, nel banco davanti al mio con lei affianco Alex e io affianco Harry.
"Io di prima mattina è già tanto se mi sveglio, e tu pretendi che mi vada a ricordare le cose successe ieri e che te le racconti per giunta?" Domando con uno sbadiglio finale.
"Siamo i tuoi migliori amici, è tuo dovere farlo" Alex.
"Lo so, infatti si ho sempre sonno, ma volevo troppo raccontavi" informo battendo le mani.

"Lunatica..." Jennifer.

"Non capisco tutta questa tua eccitazione" Harry.
"Ah nemmeno io"
"Alla fine è un ragazzo sconosciuto con cui ti rapporti da nemmeno una settimana"
"Lo so, ma ho troppa voglia di dare delle dimostrazioni a Christian" informo mentre lo guardo: è seduto un banco avanti al mio ma dall'altra parte della classe. Il che è un male, perché se fosse stato nel mio stesso banco, sempre dall'altra parte della classe, non l'avrei visto perché eravamo in linea. Invece così lo vedo, e se lui si gira vede me, anche se non mi guarderebbe mai.

E tutta la tua autostima dove l'hai lasciata?

Sempre presente, ma lui è diverso.
Menomale che l'hai capito.

"Dimostrazioni di che tipo?" Harry.
"Che l'ho già sostituito"
"Prima di dimostrarlo a lui, dovresti capirlo tu" Jennifer.
"Silenzio ragazzi!" Rimprovera la professoressa.
Ah ma allora ci sente questa.
Non è quella di storia infatti.

Spiegherò tutto alla ricreazione anche al resto del gruppo.

***

"Ohhh che cose romantiche" Bria. "Ble, che schifo" Anna. "Tanti bei nipotini" Jenny. "Tutto a posto allora" Harry. "Quindi non avete fatto niente?" Alex.
"Che succede qui?" Dice Patrick, appena spuntato con lui.
Tiraci quella mela rossa in faccia, almeno non sarai solo tu arrossita.
Ma io non arrossisco mai, Enza.

"Alexander ci stava raccontando cos'è successo ieri sera con un ragazzo" spiega Jenny guardando negli occhi Christian.
Migliore amica mia, io ti adoro.
"Ah, che coincidenza. Anche ieri sera Christian era con una ragazza." Informa Patrick mentre guarda me.

Non era questo il piano.
No, aspetta, cosa?

Detto ciò subito guardo Jennifer che già mi stava guardando.

Mi sono giusto un po' confusa.
Ci alziamo di corsa e andiamo in bagno, facendo due occhiolini ad Harry, è il nostro segnale.

"Ma che stanno facendo?" Chiede Patrick, "Emergenza donne" risponde Harry e dopo non sentiamo più niente perché siamo già nel corridoio.

Arriviamo correndo in bagno e chiudiamo la porta centrale.
"QUINDI LUI ERA CON UNA RAGAZZA?" urlo.
"NON URLARE" urla.
"CAVOLO DICI DI NON URLARE SE LO STAI PURE TU" urlo.
"HAI RAGIONE CALMIAMOCI" urla e iniziamo a respirare normalmente.

Devo smetterla di fare tutto questo movimento di prima mattina.

Sono le dieci e un quarto, sei sveglia già da tre ore. E se questo lo chiami movimento...

È già tanto se mi sono alzata dal letto.

"Quindi tu ti preoccupi che lui sia stato con una ragazza, e non che forse quella ragazza sei tu?" Mi si ferma il cuore. Ho perso un battito.
"In che senso? È impossibile"
"Perché impossibile? Pensaci: quando noi siamo la, lui non c'è. Quel ragazzo sconosciuto è sempre vicino a Patrick. La statura è la stessa, a lui piacciono le motocross ed il bianco."
"Può darsi che lui non faccia gare, che è amico di Patrick, la statura dei ragazzi è sempre molto simile, le motocross piacciono a molti e... Davvero vogliamo soffermarci sui colori come due bambine?. Dai, non posso essere così sfigata"

Non puoi dici?
"Non è questione di sfiga ma di coincidenze"
"Mi auguro vivamente di no"

"C'è solo un modo per capirlo, ovvero chiamare Christian mentre tu e lui siete insieme e vedere se il telefono gli squilla."
"No, non voglio, perché so che non è lui"
"O perché hai paura di scoprire che ho ragione io?" Domanda.
"Josh non ha paura di niente, Josh ha sempre ragione in tutto." Dico gonfiando il petto e alzando la testa fiera di me.
Tutto ciò discutendo vicino ad un gabinetto di una scuola, chiusa in un piccolo bagno, dove non ti può vedere ne sentire nessuno, che fierezza donna.

Jennifer si sbatte la mano in fronte negando con la testa.

"Quindi che vuoi fare?"
"Andare a mangiare il mio amato panino prima che se lo finisca tutto Alex?"
"Intendo dire con Chri sbarra Ash"
"Assolutamente niente, andrò avanti con il mio piano. Lui ha un'altra ragazza? Non mi crea problema. E poi sono sicura che non sia la stessa persona."

E Molly?

"Va bene, ma poi non venire da me a dire che avevo ragione... Anzi si, fallo, e anche al più presto possibile."

"Non succederà mai" Detto ciò, usciamo dal bagno e ritorniamo correndo dai nostri amici.

"Non pensavo che per cambiarvi ci volesse così tanto" dice Patrick appena ci vede.
"Eh?" Domando Jenny e Harry ci fa il doppio occhiolino, "Ah si, c'era la fila" spiego e ci sediamo.
"Ma il mio panino?" Chiedo e tutti guardano male Alex, che in risposta rutta.
"Io ti consiglio di iniziare a correre" Anna.
"Hai perfettamente ragione, come sempre mio dolce amore, se non arrivo a domani sappi che ti ho amata più del cibo, e c'è ne vuole." Annuncia e si alza.

"Alex ti uccido e ti uso come condimento per il mio prossimo panino che mangerò io!" Urlo mentre mi alzo anch'io e inizio a correre dietro lui.
Unico problema, io alta 1.62, lui 1.84 circa, ha più di venti centimetri di spazio in vantaggio, ma per il cibo questo ed altro.
Pensa se fosse stato per il tuo amato gelato.
Li non l'avrei fatto proprio fiatare.

"Se mi perdoni ti compro un pacco di biscotti e le caramelle alle macchinette!" Urlato ciò con il fiatone ci fermiamo ed annuisco con la testa.

"Due pacchi."

"Ci voleva così poco, anziché farci fare la maratona per tutta la scuola?" Chiede piegato in avanti con le mani sopra le ginocchia
"Tu come avresti reagito?"
"Come te"
"Ecco, appunto. Quindi cammina, che la campanella sta per suonare e come sempre faremo in ritardo."
"Eh vabbè, abitudine"
"Eh vabbè, altra nota" rispondo e ridiamo mentre camminiamo.

Se non c'è Christian o Ash, ci sono sempre i miei migliori amici.

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