22: Parte due.

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~Si dichiaravano guerra mentre con gli occhi facevano l'amore~
***

Davanti a me c'è una figura alta con una mano in tasca e un'altra che accompagna la sigaretta alla bocca, incorniciandola perfettamente. Davanti a me ci sono delle labbra rosee un po' carnose che buttano fumo, dei capelli neri che fanno spiccare gli occhi verdi. Davanti a me ci sono delle mani grandi, dei capelli scompigliati dal vento, una sigaretta mezza consumata ed un colore di occhi mai visto prima se non solo su di lui. Davanti a me c'è lui, il ragazzo che odio più di tutti ma che mi crea non so quante sensazioni diverse dentro me. Davanti a me c'è quel ragazzo stupido e silenzioso, tanto misterioso quanto affascinante. Davanti a me si presenta il mio incubo peggiore: lui, tenebroso e bello da togliere il fiato, incorniciato dal mare.

Se questo è un sogno, fatemi dormire in eterno, amen.

"Perché diamine lui è qui?" domanda Harry, togliendomi le parole dalla bocca.
"La chiamata di prima, sai che era lui, e... Ho risposto, mi ha chiesto dov'eravamo e cosa stavamo facendo, gli ho spiegato tutto e mi è sembrata una buona idea farli incontrare e, magari, farli riconciliare..." risponde Jenny.
"Assolutamente no! La illude e la tratta male!" quasi urla Harry.
"Diamoci un'altra piccola possibilità: si vede che lei c'è rimasta male e lui si è pentito di come si è comportato. E' mio cugino, lo conosco." dice Jenny accarezzando il braccio di Harry, come per calmarlo.
Si ma non ti prendere tanta confidenza.
In tutto ciò non avevo notato che Christian si fosse lentamente avvicinato a noi e avesse buttato la sigaretta a terra, in tutto ciò i nostri amici sono rimasti in silenzio a guardare.
Brianna sta soffrendo
"Posso parlare un attimo con Alexander?" domanda a Harry.
Che poi sappiamo tutti che un attimo non sarà.
Harry guarda prima lui, poi me, dopo Jenny, infine di nuovo lui e poi annuisce, sospirando.
Scusa che miracolo sta succedendo?
"A condizione che ci sia pure io." aggiunge.
Ah, ecco.
"Harry, che ne dici di andare un attimo di là?" spezza tutto Alex, che lo prende per un braccio e lo trascina via.

"Ottima idea Alex, per una volta" dice Anna seguita da Jenny mentre lui fulmina tutti con uno sguardo.
"Che vuoi?" sbotto d'improvviso, quando noto che ormai c'eravamo solo io, lui e il mare.
"Come fai a passare da uno stato all'altro in così poco tempo? Prima eri tanto silenziosa e ora..." domanda.
"Ma qui in verità quello super lunatico sei tu, e se vuoi ricominciare a litigare te ne puoi anche andare." Alzo il tono incrociando le braccia.
"Una nana da giardino che si arrabbia, mi eccita."
A voi ragazzi d'oggi cosa non vi eccita?
"Non sono nana."
Se glielo dici ad un puffo, forse hai ragione, ma non puoi dirlo ad un palazzo.
"Va bene, nana."
È irritante.
E bello.
No.

Si.

Ci risiamo.
Non ho il tempo di aggiungere altro che, dolcemente, afferra i miei piccoli fianchi e mi carica delicatamente sulla sua spalla.
Se, in un altro mondo, ti ha preso come un salame.
Volevo sembrare più romantica.
Cosa c'è di romantico in voi?
Niente.
Ecco, appunto.
"O ora ragioniamo come due persone normali senza litigare o ti butto in acqua con tutto ciò che hai addosso." propone mentre si incammina verso la riva.

Propone? Minaccia semmai.
"Non voglio ragionare con te, non hai un cervello con cui il mio può interagire"
Ah, perché tu ce l'hai?
"Vorrà dire che ho qualcos'altro di meglio"
"Ecco il perché si dice testa di cazz-..." rispondo prima di essere adagiata delicatamente sull'acqua.
Ripeto, buttata come un salame.
Quando sono completamente sott'acqua non risalgo del tutto e inizio a muovere le mani fuori dall'acqua, facendogli capire che non so nuotare. Dopo pochissimo tempo sento il mio nome urlato e delle braccia che mi prendono e mi trascinano in riva. Ho la bocca socchiusa, non apro gli occhi e cerco di non far vedere che sono ancora viva, per farlo spaventare un po'. Inizia a chiamarmi, soffiarmi in faccia, spingermi il petto con le mani...

Dopo un po' sento una cosa che, se prima non ero ancora morta, ora si: le sue labbra a contatto con le mie. In questo momento non mi importa della situazione ma di questo bacio, anche se non è un vero e proprio bacio. Non mi stacco inaspettatamente approfondisco.
Ma ti immagini cosa starà pensando lui? Sta cercando di rianimare una psicopatica mezza morta per non finire in carcere, e si ritrova una cozza attaccata alle sue labbra in tutti i sensi.
Mi stacco e apro gli occhi, poggio i gomiti a terra alzandomi leggermente e vedo lui fradicio sopra di me.
"Ah ma quindi sei viva." dice con gli occhi spalancati.

Mai stata più viva di così.
Ma no sai, così morta che respiro con gli occhi aperti e mi muovo.
"Già" rispondo ridendo.
"Mi hai fatto preoccupare! Pensavo fossi morta per colpa mia!"
Magari se era per colpa di qualcun altro andava bene eh.
"Volevo solo farti preoccupare, così impari a buttarmi in acqua"
La cosa più imbarazzante è che ancora non si leva da sopra di me.
"Ammettilo che era solo una scusa per baciarmi" dico con presunzione, come spesso fa lui.
"Non ho bisogno di una scusa per baciarti, posso benissimo farlo senza problemi, ma vedo che a te non è dispiaciuto."
Colpito e affondato, in tutti i sensi.
Quando nota che sto tremando si sposta da sopra di me, si leva la felpa e me la porge, io nego con la testa e lui sbuffa, mettendomela di forza. Ho perso il conto di quante volte è successa questa scena.
"Andiamo a casa mia, non c'è nessuno. Ti potrai lavare e asciugare lì da me, i miei vestiti ti andranno bene." propone ed io, di nuovo, nego.
"Ho la torta al cioccolato" e niente, sono già sopra il suo motore.
Mando un messaggio a Harry e Jenny informandoli e mi dicono che la mia moto la porteranno loro a casa, dove stanno andando ora loro, ci penseranno loro a spiegarlo al resto del gruppo

E, come avevo detto prima, ci siamo solo io, lui, il mare e le motocross.

Night or Day?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora