Avvistamento

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Byun Baekhyun.
Una scuola per ricchi.
Un'ossessione per Park Chanyeol.

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Il ragazzo attraversò l'ennesimo corridoio sbattendo i piedi per terra e sbuffando, senza mancare di attirare tutte le attenzioni dei presenti su di sé, come suo solito. Si fermò dinanzi alla porta della penultima classe e rifletté per qualche attimo, mentre la voce del professore di economia che proveniva dall'interno faceva solo da sottofondo ai suoi pensieri; fece spallucce e girò i tacchi, poi ripercorse il corridoio al contrario e varcò per la seconda volta l'entrata della scuola. Rivolse un cenno di saluto alla struttura e si infilò nel primo bar che gli capitò di vedere.

Quella situazione si ripresentava spesso, ormai né i professori né gli studenti ne erano sorpresi. Ma il comportamento e l'aspetto stravagante di Baekhyun rimanevano in ogni caso oggetto di grande interesse.
I genitori del ragazzo, dal canto loro, erano completamente estranei alla vita scolastica del figlio, non perché lui nascondesse la verità, ma perché a loro non importava e basta. Ricchi com'erano, avevano altri affari a cui pensare e sicuramente il rendimento scolastico del figlio non avrebbe compromesso il suo debutto nel mondo del lavoro, finanziato da loro stessi.
Fatto sta che anche Baekhyun non era per niente interessato alla scuola e, se non fosse stato per una ragione di vitale importanza, avrebbe fatto a meno di alzarsi alle sei ogni mattina e prendere la metropolitana come tutte le persone normali.

Quella ragione aveva diciotto anni, i capelli castani, la voce profonda ed era alta un metro e ottantacinque.

Ma apparteneva alla famiglia Park, e si sapeva: i Park erano duri lavoratori e non si facevano distrarre da nulla, oltre a essere dei perfetti osservatori di ogni singola legge o costume del loro paese. In poche parole, a Chanyeol non piaceva il pene. E questo a Baekhyun non andava affatto bene; per questo motivo, spesso saltava le lezioni pur di non incontrarlo e ricordarsi di quanto fosse single. Sì, perché per Byun Baekhyun essere single aveva una quantità, e al momento lui era a zero.

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Il ragazzo si buttò sul soffice letto a pancia in giù, ignorando le parole della domestica che, dopo tanti anni, non si era ancora stufata di cercare di insegnargli le buone maniere. Povera illusa.

Quel pomeriggio Baekhyun era così annoiato che gli balzò in testa di fare un tour per la sua enorme casa, di cui non conosceva perfettamente ogni angolo.
Infilò i piedi nelle ciabatte turchesi scamosciate e scese le scale con calma; cosa molto rara, perché solitamente si buttava giù a rotta di collo, che inspiegabilmente non aveva ancora fatto crack.

Cominciò ad aprire ogni porta, ritrovandosi di fronte stanze vuote, tutte uguali; dunque scese un'altra rampa di scale, che si apriva su un ampio e lungo corridoio che sembrava non avere fine. Sorrise e, passando, chiese a un altro domestico di portargli una tazza di tè inglese, ma lo fece in modo così brusco che l'uomo fece un piccolo salto per lo spavento; o semplicemente non si aspettava la presenza del ragazzo in quella parte della casa, straordinariamente silenziosa.
Una volta giunto al termine del corridoio, Baekhyun si ritrovò di fronte a una porta a due battenti, simile a uno di quei portoni che si vedono nelle chiese dei secoli passati. Il ragazzo non poté fare a meno di pensare che sua madre avesse dei gusti orribili in fatto di arredamento.
Spinse in avanti con le sue deboli braccia i pomelli dorati e intagliati con piccoli putti e sbuffò per lo sforzo, che fu però presto ripagato dalla piacevole vista di cui furono spettatori i suoi occhi.
Libri, libri ovunque; dentro scaffali alti fino al soffitto incorniciato da rappresentazioni di scene riprese dai miti degli antichi greci: il centauro Chirone e il suo valoroso allievo Achille, Apollo che suonava il liuto disteso su una roccia alla riva di un fiume, le Muse poste in fila, affascinanti. E poi tanti altri personaggi e scenari idilliaci.
Baekhyun si muoveva lentamente, cercando di non perdere neanche un dettaglio. Non sapeva più dove guardare, la meraviglia colpiva i suoi occhi da ogni direzione.
Se le piccole figure dipinte in alto lo avevano ammaliato, allora che dire dei libri? Erano innumerevoli, ognuno rilegato in pelle, con il titolo che brillava nella penombra della stanza e le lettere che si intrecciavano in mille ghirigori. Si intravedevano fra gli scaffali opere di ogni tipo di autore e libri di tutti i generi, perfino quelli che in casa dei Park sarebbero stati severamente proibiti, ne era sicuro: Oscar Wilde, Gabriele D'Annunzio, raccolte di poesie di celebri autori poco conosciuti nel suo mondo, quali Rimbaud, Baudelaire, Verlaine e - Baekhyun sorrise - persino le Confessioni di Sant'Agostino.
La mente del giovane traboccava di gioia, sete di conoscenza e gratitudine nei confronti dei suoi genitori, che non sapeva fossero così aperti a un mondo totalmente differente dal loro.

E poi arrivò il momento dei manuali dedicati alle scienze naturali, alla matematica, la fisica, la geometria, l'astrologia, la geografia. Ma il sorriso di Baekhyun si spense una volta avvistato un librone rilegato in pelle marrone, sgualcito sul bordo e vecchio di chissà quanti anni: odiava la chimica in ogni sua forma, soprattutto da quando il suo professore aveva deciso di portare la classe in laboratorio, contemporaneamente occupato dalla classe di Chanyeol. Naturalmente Baekhyun, nel tentativo di far avvenire una reazione chimica con successo per fare bella figura davanti a tutti, si era rovesciato un intero barattolo di zolfo in polvere addosso e aveva cominciato a tossire e a dimenarsi, mentre tutti i presenti si lamentavano e tappavano il naso per l'odore insopportabile. Compreso Chanyeol.

Il ragazzo fu colto da un moto di rabbia improvviso e da un irrefrenabile impulso di dare fuoco a quel libro; difatti percorse la stanza a grandi passi e afferrò una scaletta con entrambe le mani, poi la piazzò a terra senza alcun riguardo per il trambusto che fece e si arrampicò su di essa. Ma era ugualmente basso. Si protese più che poteva, arrivando a sfiorare un angolo del manuale con le dita; tirò con forza e vide l'oggetto schiantarsi a terra e aprirsi in modo scomposto su una pagina a caso. Il ragazzo fischiò e sorrise.

- Ben ti sta!

Scese con cautela e si chinò per raccogliere il libro, ma la sua attenzione fu catturata dall'immagine di una soluzione di un colore vivace, simile al succo di mirtilli che sua madre sorseggiava spesso a bordo piscina in estate, con un giornale di Vogue fra le mani. Baekhyun si abbassò di più sulle ginocchia per leggere meglio.

FILTRO D'AMORE:
Ricetta, usi e rischi.

Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora