Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ

Avorio

Il mattino seguente Baekhyun si stiracchiò per bene e gemette di dolore un paio di volte prima che la sua schiena fosse finalmente a posto. Non gli faceva bene dormire così spesso in posizioni scomode, ma quando sopraggiungeva il sonno ogni suo tentativo di opposizione era inutile.
Si alzò e mise a posto libri e quaderni, almeno per quella mattina aveva chiuso con la matematica: aveva visto così tanti numeri che gli veniva il voltastomaco soltanto a ripensarci. Scese di sotto e rubò un dolce per la colazione, che divorò in un battibaleno nella sua camera; poi si vestì e corse fuori per prendere l'autobus come ogni giorno.

Il clima a scuola era abbastanza tranquillo, fatta eccezione per il tizio incappucciato che fissava ostinatamente Baekhyun. A pensarci bene era da un po' che il più piccolo non lo vedeva in giro, fatto sta che non voleva passare per il solito idiota che si sentiva a disagio con chiunque, quindi si sedette sulle scale di marmo e cominciò anche lui a fissare il ragazzo comodamente appoggiato al muro di fronte con gli auricolari nelle orecchie. In quel momento Baekhyun non poté fare a meno di credere che se non fosse già stato perdutamente innamorato di Chanyeol e quel ragazzo fosse stato meno scorbutico, si sarebbe senza dubbio preso una cotta per lui. Era davvero affascinante con i capelli neri che gli ricadevano sulla fronte corrugata e le labbra carnose catturate dai denti perfettamente allineati. Per non parlare poi del suo fisico: il più piccolo avrebbe giurato di riuscire a scorgere i suoi addominali sotto la maglietta leggera. Deglutì e si tastò tristemente la pancia, notò che Sehun non aveva mosso gli occhi di un millimetro, anzi, sembrava aver capito perfettamente a cosa stesse pensando Baekhyun, infatti le sue labbra si sciolsero in un sorrisino che l'altro non seppe interpretare.
Il castano corrugò le sopracciglia e sbuffò, si sentiva estremamente a disagio e cercare di opporsi a quel ragazzo bizzarro peggiorava soltanto la situazione, eppure quel suo sguardo era magnetico a tal punto da costringerlo a guardarlo fisso negli occhi per un tempo interminabile, come se un filo invisibile intercorresse fra i loro volti ostili.*

- Ehilà, Baekhyun.

Quel filo si spezzò all'istante come tagliato da un paio di forbici affilate.

- Cha... Chanyeol. Mi hai spaventato!

Il più alto sorrise e si sedette accanto a lui.

- Allora, come va con la matematica?

- Stranamente... Bene. Le formule che mi hai insegnato sono completamente diverse da quella roba scritta in ostrogoto sul libro.

Chanyeol si avvicinò a lui e parlò con un sussurro, chiaramente in tono sarcastico, il che fece ribollire ancor di più le guance già rosse dell'altro.

- Sai, in realtà sono le stesse. Ma questo può voler dire soltanto due cose: o non hai mai aperto il libro o... Sono un bravissimo insegnante.

Rise in quel suo modo adorabile, mentre Baekhyun si chiedeva in che modo avrebbe mai potuto negare che era molto più propenso per la seconda opzione.

- Allora, che dici? 

Il castano scosse la testa, confuso: Chanyeol stava ancora aspettando una risposta.

- Oh... Un po' tutt'e due le cose, credo... 

Si grattò la testa imbarazzato e volse lo sguardo altrove, ma incontrò nuovamente quegli occhi scuri e invadenti e fece una smorfia di disapprovazione. 

- Qualcosa non va? 

- Uhm... Sai dirmi perché quel tizio mi fissa da almeno un quarto d'ora? 

Chanyeol si voltò da entrambi i lati.

- Intendi Sehun? Lascia perdere, penso che ce l'abbia con te soltanto perché ieri non gli ho risposto al cellulare. 

Baekhyun inarcò le sopracciglia con fare sorpreso e fece cenno all'altro di andare avanti.