Fuga

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Baekhyun si sedette nuovamente, lasciandosi sfuggire uno sbuffo per la rassegnazione. Iniziò a figurarsi nella mente innumerevoli teorie sul perché quel ragazzo che non conosceva affatto si fosse piazzato al suo tavolo. Era davvero carino, certo, e Baekhyun non rimpianse di non aver mangiato prima il suo pollo; ma quella storia non gli andava a genio, o semplicemente aveva dimenticato che la paranoia fosse la sua migliore amica.
Addirittura gli passò per la testa il pensiero che quel ragazzo fosse interessato a lui, ma subito strizzò gli occhi e tirò un lungo sospiro. Nessuno era interessato a lui, a parte Park Chanyeol, o almeno lo dubitava. Bastò quello a fargli abbandonare ogni pensiero negativo e a dargli un bel colorito in viso. Si strinse nelle spalle e giunse a una conclusione: il cinese arrogante aveva soltanto fame e aveva approfittato della mancanza d'appetito di Baekhyun.

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Il ragazzo scese dall'autobus e tornò a casa strisciando i piedi al suolo; non gli importava di quanto fosse indecoroso o delle suole delle scarpe nuove che si consumavano. Era stanchissimo e non vedeva l'ora di gettarsi sul letto a faccia in giù e addormentarsi. Di svolgere i compiti per il giorno seguente non se ne parlava proprio, dal momento che il ragazzo era così assonnato da non aver voglia di guardare neanche serie televisive al computer. 

Non ci fu bisogno di cacciare il mazzo di chiavi dal giubbotto, perché un domestico stava impettito dinanzi all'ingresso e sembrava imbalsamato come le tipiche guardie inglesi. Baekhyun, con la solita moderazione, gli sventolò una mano davanti al viso e, poiché non si aspettava alcuna reazione, quasi si spaventò quando l'uomo agitò le palpebre più volte, infastidito da quel movimento.

- Signorino! Ha bisogno di qualcosa?

Il domestico aprì la porta e fece cenno a Baekhyun di entrare, ma quest'ultimo non si mosse neanche di un centimetro.

- Cosa diavolo stai facendo? Birdwatching?

Si guardò intorno, constatando che non c'erano né alberi né uccelli, ma soltanto rumorose macchine ed enormi palazzi di famiglie ricche come la sua e forse anche di più.

- No, signorino. La gentilissima signora Byun mi ha incaricato di accogliere gli ospiti.

- Oh, smettila di fare il ruffiano. Ma di quali ospiti stai parlando?

- La famiglia Kim. Non ne è al corrente?

Baekhyun sbuffò e scosse la testa con rassegnazione, come se il suo interlocutore non avesse capito un tubo di ciò che stava dicendo.

- Sai, nove milioni di persone in Corea portano il cognome "Kim", come diamine faccio a capire?!

- Signorino, sono spiacente. Avevo dato per scontato che lei fosse al corrente...

- Sì, sì. Non importa, in ogni caso non ho intenzione di cenare con loro. Bene... Divertiti a fare quello che stai facendo, qualsiasi cosa sia.

L'uomo si inchinò con rispetto, ma il ragazzo non vi badò neanche. L'unico suo scopo in quel momento era riuscire a sgattaiolare nella sua camera senza essere visto da nessuno. Salì le scale in punta di piedi fino a raggiungere la porta della sua stanza, ma quando entrò fece molta fatica a trattenere un'imprecazione.
Sua madre era in piedi accanto al balcone e con la sua piccola mano manteneva la tenda in modo che non le ricadesse davanti al viso, mentre con l'altra giocherellava con una ciocca di capelli sfuggita alle grinfie del fermaglio d'argento.

- Mamma, che ci fai qui?

A Baekhyun parve piuttosto insolito e sospetto il fatto che sua madre si trovasse lì, era molto raro che entrasse nella sua stanza: a fare le pulizie ci pensavano i domestici e quando si trattava di fare discorsi seri era d'obbligo conversare a tavola, di modo che partecipasse l'intera famiglia, sebbene fosse composta di sole tre persone.

Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora