Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ

Chiave

Il cuore di Baekhyun perse un battito, o forse dieci. Il ragazzo aveva un nodo in gola che non voleva andare più via e gli raschiava la gola ogni volta che cercava di mandarlo giù, gli sembrava che qualcuno stesse sfregando della carta vetrata contro la sua pelle.
Aveva a malapena letto il messaggio e si era ritrovato in strada pochi attimi dopo, come se fosse uscito dalla sua stanza e avesse percorso le scale in uno stato di trance. La sua testa era così piena di pensieri che credeva che a momenti gli si sarebbe staccata dal collo, ma in mezzo a tutto quel casino era l'opzione che Baekhyun preferiva.
Si fiondò davanti al primo taxi che gli sfrecciò davanti, costringendo l'autista a frenare all'improvviso e a imprecare diverse volte; ma non importava, il castano era disposto a pagare il doppio se necessario.
Appoggiò il capo contro il finestrino freddo e chiuse gli occhi. Il tragitto era breve, soprattutto perché aveva chiesto al tassista di guidare il più velocemente possibile, ma gli parve durare un'eternità: così tante domande gli balzavano in testa contemporaneamente e non riusciva a trovare risposta per nessuna di esse.
Perché Chanyeol stava male? Cosa gli era successo? Perché era andato alla festa? Baekhyun ricordava chiaramente che il compagno non voleva andarci, ma allora perché? Come?
Strizzò gli occhi e scosse il capo con forza, non voleva pensarci; in quel momento l'unica cosa a cui doveva rivolgere la mente era la salute di Chanyeol.
Non appena il taxi si fermò dinanzi al cancello chiuso della scuola, il ragazzo si precipitò fuori lasciando i soldi sul sedile senza neanche chiedere quando dovesse effettivamente pagare. Fece il giro dell'edificio correndo a perdifiato finché non giunse dinanzi alla porta della palestra, che era socchiusa. Anche dall'esterno si potevano sentire musica e ragazzi urlanti. Il castano spinse la porta con mani tremanti e chiese "permesso", nonostante fosse ovvio che nessuno lo aveva sentito.
Quando fece il suo ingresso nell'enorme palestra si ritrovò davanti uno scenario inaspettato: bottiglie di birra vuote che ricoprivano il pavimento, ragazze in costume avvinghiate agli studenti più ambiti della scuola, risate e urla provenienti da ogni angolo della sala, ragazzi che gareggiavano per tuffo migliore dal trampolino più alto.

Non c'era traccia di Chanyeol.

E nessuno appariva minimamente scosso o preoccupato.

Cosa diavolo stava succedendo?

- Ehilà, Byun!

Un ragazzo in costume gli si avvicinò con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso dall'espressione arrogante. Una ragazza più bassa si teneva stretto il suo braccio al petto, chiamando il suo nome con tono simile a un dolce miagolio.

- Ha... Ha-Neul? Suho?

Il moro spalancò le braccia e si guardò intorno, come a intimare Baekhyun a rendersi conto di ciò che lo circondava.

- Ha-Neul... Cos'è successo a Chanyeol? Perché mi hai mandato quel messaggio?

La ragazza si scollò finalmente dall'amico e si chinò in avanti in modo da fissare i suoi occhi in quelli spaventati e confusi del più piccolo.

- Ah, ah. Non così in fretta, piccoletto. Avresti dovuto rispondere "sì" al messaggio che ti ho inviato. Non ricordi?

Si coprì la bocca a forma di cuore con una mano, cercando di mascherare il sorrisino che si era dipinto sulle sue labbra.

- M-ma sono venuto fin qui... Non ho avuto tempo per rispondere...

- Le regole sono regole, Byun. Ma!

Ha-Neul alzò un dito e cambiò espressione.

- M-ma?

Si chinò ancor di più in avanti fino a raggiungere il viso di Baekhyun; ne accarezzò delicatamente la pelle liscia e scura tramite un contatto che non esprimeva né dolcezza né quant'altro ci fosse di positivo al mondo.