Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ

Promessa

Da quanto tempo erano lì? Non lo sapevano. I loro sospiri riempivano la stanza altrimenti silenziosa, perché nessuno dei due osava parlare. Le mani di Baekhyun avevano trovato la dimora perfetta sull'ampia schiena di Sehun, che si alzava e abbassava a un ritmo irregolare.
In tutto quel tempo, breve o lungo che fosse, non erano andati oltre il bacio; cosa che sorprese molto il castano, vista la precedente voglia inesauribile dell'altro. Era come se il più grande, in quel momento, indebolito da sentimenti sconosciuti, avesse sentito il bisogno imminente di trasmettere qualcosa. E così Baekhyun si era ritrovato a bearsi delle sue carezze lente e leggere, il cui unico compito era quello di farlo sentire bello, apprezzato, ammirato. Il ragazzo non capiva molto di quella situazione, ma poco gli importava; con il tempo aveva imparato ad accettare le cose così come gli si presentavano davanti. Sapeva di aver adottato una filosofia di vita sbagliata ma, per tutte le volte che si era sforzato di capire qualcosa e non ci era arrivato in alcun modo, si era rassegnato. In ogni caso, in quel momento, non gli stava andando poi così male.

O almeno, finché non si rese conto delle circostanze, cosa che la sua mente aveva messo da parte nel momento in cui Sehun si era proteso verso di lui per baciarlo.

"Cazzo, Chanyeol".

Baekhyun si schiarì la voce e simulò un colpo di tosse.

- S-Sehun...

Il ragazzo si allontanò e parve realizzare soltanto in quel momento ciò che era successo. Possibile che fossero precipitati entrambi in una sottospecie di stato di trance? Impossibile. Forse erano semplicemente tutti e due confusi per motivi completamente diversi.

Il castano si allungò verso il cellulare appoggiato sul comodino e lanciò un'occhiata frettolosa e carica d'ansia all'orario. Quando constatò che mancavano pochi minuti alle otto, fece fatica a trattenere un urlo di disperazione.

- Hai da fare?

Il cuore di Baekhyun era in procinto di scoppiare. Come avrebbe dovuto fare a cacciare di casa un Sehun stanco, confuso, con i capelli scompigliati, il viso arrossato e le labbra umide? Il ragazzo ricordò a se stesso di iscriversi a un corso di disintossicazione dall'ossessione per soggetti che avrebbero potuto causare il suo collasso ormonale. Cosa impossibile, perché non esisteva nessun corso di quel tipo né qualcuno che lo avrebbe potuto fondare. Era una cosa da folli, una cosa da Byun Baekhyun.

Fece un respiro profondo e tentò di raccogliere le idee, ma apparentemente erano tutte assenti quel giorno. Quindi improvvisò.

- Senti... Non ho ancora finito i compiti per domani e non vorrei prendere un'altra insufficienza...

Sehun sbatté le palpebre più volte, come se gli risultasse difficile metabolizzare quella frase. E aveva ragione. Lo stesso Baekhyun non aveva idea da dove gli fossero uscite quelle parole, non poteva inventare una bugia più inutile. Era risaputo in tutta la città che lui e la scuola erano due rette parallele che non si sarebbero mai incontrate; e, nonostante ultimamente si fosse messo a studiare, nessuno ne era al corrente né ci avrebbe creduto, neanche se lo avesse sentito uscire dalla sua bocca. Lui stesso ancora non ci credeva.

- Davvero?

Il moro alzò le sopracciglia e fissò i suoi occhi neri come la pece nelle pupille tremolanti del suo compagno.

- S-sì... Guarda!

Con un gesto dettato dalla disperazione il più piccolo indicò i libri sparpagliati sulla scrivania, ringraziando se stesso per non aver deciso di mettere a posto un paio d'ore prima.

Sehun sbuffò e si spostò lentamente dal corpo di Baekhyun sottostante. Si rivestì sotto lo sguardo insicuro dell'altro, il quale era dispiaciuto di mandarlo via con una bugia, nonostante si fosse ripromesso di non mentire più. Ma cosa avrebbe dovuto fare?