I'll be your monster

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- ... Non sei ancora gay, vero?

Baekhyun sentì un'orribile sensazione di vuoto allo stomaco, come se stesse precipitando. Forse peggio. Perché sapeva che non sarebbe atterrato, e che avrebbe invece continuato a cadere per lungo, lungo tempo.
Non poteva rimanere lì un secondo di più: quei pochi mattoni che era riuscito a mettere insieme freneticamente in così poco tempo per tentare in modo misero di difendersi, crollarono a terra rovinosamente. Era arrabbiato? Era deluso? No, aveva paura. Tanta paura. E nulla al mondo lo spaventava più dei suoi genitori che, per quanto fossero permissivi, avevano il suo futuro nelle loro mani e potevano stravolgere la sua vita da un momento all'altro.
Fece per alzarsi ma sua madre, consapevole di aver sconvolto il figlio, mise una mano sulla sua e gli fece cenno di restare. Baekhyun deglutì rumorosamente, non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare o dire, l'unica cosa che voleva era andarsene e sparire per un bel po'.

- Tesoro... Per ora dimentica quello che ho detto, okay?

Ecco, il punto di non ritorno.
In quel momento non gli importava di tutto ciò che gli stava saltando in testa e, senza badare alle conseguenze, sputò in faccia alla donna tutto quello che aveva da dire.

- Per ora? Vuol dire che ritorneremo sull'argomento? Quante volte hai intenzione di rimettere in mezzo questa storia?!

- Baekhyun, calmati. Ho detto che ora è meglio non parlarne.

- No! Sai cosa? Vallo a dire anche a papà. Digli che sono frocio e già che ci sei digli anche che ho consegnato il compito di matematica in bianco! Non c'è bisogno che ci sia sempre tu a farmelo notare, so che non sono capace di fare un cazzo!

Furioso, rosso in viso e con le lacrime agli occhi, Baekhyun si alzò e, nonostante il dolore alla testa che lo colpì all'istante, corse via trascinandosi dietro la voce di sua madre che chiamava invano il suo nome. Una scena vista e rivista.

❀❀❀

Corse per chissà quanto tempo con il cellulare che gli vibrava in tasca costantemente. Anche quando si fermò, esso continuò finché il ragazzo non lo spense con uno sbuffo. Era stremato e sudato e provava un dolore alla testa allucinante, ma tutto era un bene in confronto a ciò che avrebbe dovuto patire se fosse rimasto un secondo in più in quella stanza con sua madre. Epppure, dopo averle gridato in faccia quelle cose, non si sentiva affatto meglio, anzi, non aveva risolto proprio niente; ma allo stesso tempo sapeva che non si sarebbe potuto trattenere in nessun modo, neanche con tutta la forza di volontà del mondo.

Appoggiò i palmi delle mani sulle ginocchia e prese grandi boccate d'aria per ridare forza ai polmoni. Si guardò intorno: era in un isolato che non aveva mai visto e, naturalmente, non aveva idea di dove si trovasse né in che modo ci fosse arrivato. Chiuse gli occhi e tentò di concentrarsi, ma i suoi pensieri erano ostacolati dal dolore pulsante e sempre più invadente; l'effetto delle medicine doveva essere scomparso, perché precendentemente era stato meglio.
Consapevole della propria incapacità di orientarsi, si limitò a sedersi su una panchina che affacciava sulla strada, sulla quale un grande palazzo gettava la sua ombra. Baekhyun cominciò a giocherellare con il cellulare, indeciso fra il chiamare un taxi o un amico patentato che sicuramente non aveva. In realtà non aveva neanche amici senza patente, ma quella era un'altra storia.
Era stanco e non riusciva a pensare a nulla, era in una condizione peggiore di un qualsiasi eterno indeciso; ed era così svogliato che non si impegnò neanche a fare una lista mentale di pro e contro delle opzioni che stava valutando. Rimase semplicemente lì, aspettando forse un segnale divino o un'idea geniale improvvisa, ma quest'ultima cosa non gli era mai successa, quindi perché sperare?
Si fece in avanti sulla panchina e scese in giù con il busto, fino a incastrare la testa fra le gambe.
Più volte gli sembrò di essere sul punto di dormire e controllò l'orario, constatando che non era lì da molto. I minuti passavano lenti come ore e l'aria era pesante, come se fosse appena cominciata l'estate. Baekhyun scosse la testa, ormai non sapeva neanche lui che cosa indossare, visto che il tempo cambiava da un momento all'altro anche nell'arco di una sola giornata.

Baekhyun's Love Philter ↬ ChanBaek ღ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora