CHAPTER 1:di nuovo a casa

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"Mari, svegliati ,siamo arrivati a  Parigi ,forza che facciamo tardi"
La voce di Percival mi rimbomba nelle orecchie e io da brava dormigliona quale sono mi giro dall'altra parte andando a sbattere la testa come una ritardata mentale ,cosa che mi costrinse ad aprire gli occhi e imprecare in greco antico a causa del dolore sotto lo sguardo divertito di quell'imbecille di mio cugino
"Ma che ridi?!"sbotto spazientita
"Io...niente " dice per poi scoppiare in una fragorosa risata
"Senti non ti ci mando perché sono una reale ma sappiamo entrambi dove dovresti andare quindi credo non sia necessario che te lo dico Pierce "sbuffo alterata per poi alzarmi e stropicciato gli occhi mentre penso a quelle belle ragazze che quando si alzano sono fresche come una rosa e poi ci sono io che sembro un mostro uscito da certi romanzi horror. Proprio mentre penso a queste cose involontariamente perdo la presa sulla valigia che mi cade sul piede destro...
Morale della favola:caccio un urlo che probilmente pure gli inservienti dell'aeroporto mi hanno sentito

*******
È da una buona mezz'ora che sfrecciano per le strade di Parigi e il  consolato non è che un miraggio.
Sbuffo annoiata e decido di aprire le notifiche di whatsapp che sostanzialmente consistono in messaggi d'addio,cuoricini,vita mia ,mi mancherai, torna presto,scrivimi,ci sentiamo...nell'averli letti solo una volta sono morta quaranta volte di diabete, cioè non dico che non voglio bene ai miei amici ,ma diamine sono andata via due ore fa non credo ci sia bisogno di tutta questa smielatezza?! Che poi io non capisco le mie amiche e scrivere una parola in un singolo messaggio...ma non capiscono che così whatsapp fa la stessa fine di Google Explorer?! Dopo aver passato dieci minuti buoni per scrivere le risposte a certi poemi che non ho letto neanche mezza volta spengo il mio telefonino per dedicarmi finalmente a mio zio che mi chiama da tipo un anno...
"Dimmi zio ..." alzo la testa e gli sorrido
"Volevo solo sapere se ti farebbe piacere andare alla scuola pubblica oppure far venire al consolato il professore privato ...preferisco sia tu a scegliere ...ormai se abbastanza matura per scegliere da sola ..."
Ed ecco ,Ludwig quarto, principe di Norvegia secondo in linea di successione al trono di Norvegia,in imbarazzo di fronte a sua nipote una ragazza qualunque...io e lui non parliamo quasi mai a dire la verità anche se so che mi vuole un sacco di bene e che per lui sono una seconda figlia non abbiamo un vero e proprio dialogo...diciamo che parliamo senza  il bisogno di parole ,ecco.Mio zio e alto, biondo, con in bellissimo paio di  occhi azzurri ,gentile e molto giocherellone ...il norvegese perfetto,mia zia è stata fortunata a trovare un uomo del genere...lo trovassi io ...mi riscossi dai miei pensieri e mi affrettati a rispondere
"zio credo che la scuola pubblica vada più che bene ..."gli dico gentilmente e lui annuisce per poi dirmi "in tal caso ho già scelto un istituto che penso faccia al caso tuo, le collège Françoise Dupont "
Non feci in tempo a rispondere che dovevamo scendere e respirare aria buona, ma appena vidi dove eravamo strabuzzai gli occhi che poco ci mancavano mi  schizzassero via dalle orbite...
"Ma cos-...

Spazio autrice
Intanto eccomi qui con il primo capitolo della fanfiction...spero vi piaccia...è la prima volta che scrivo quindi se ci sono incongruenze nella storia a livello grammaticale non esitate a dirmelo ,accetto critiche ben volentieri ...
Non sono sicura solo del titolo della scuola se per caso e sbagliato scrivetelo nei commenti...
Comunque cosa vedrà secondo voi la nostra Marinette?
Vi dico solo che lo scoprirete molto presto...

Bonjour a tout !!!😍😍😍

P.s:spero di cambiare presto l'immagine della storia per ora ne metto una momentanea

Ora vi saluto sul serio ...

Ciaoooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

~Vì

L'amore in una bollaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora