CHAPTER 5:"piacere , Adrien..."

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"Perché mi odi?" rimasi di sasso dalla sua domanda è dal suo tono. Mi girai e mi scontrai con i suoi occhi verdi smeraldo. Devo ammettere che sono belli...ma solo questo ovviamente. Rimasi un attimo formulare il concetto in modo logico , poi gli dissi "sai perché, e che sembri troppo perfetto,ed effettivamente lo sei, ma devi pur avere un piccolo,minuscolo difettuccio" nel pronunciare queste parole avevo avvicinato l'indice al pollice con la mano libera. Lui scoppio in una fragorosa risata ed io in tutta risposta mi scansai dal suo braccio e raggiunsi la mia Jüpiter con il sottofondo delle sue risate abbastanza irritanti. Non appena la civetta mi vide mi volò accanto per poi posarsi sulla mia spalla mentre io le davo da mangiare delle nocciole, le sue preferite. Presi il flacone con il sapone e dopo aver mischiato tutto incominciai a soffiare e creare delle bellissime e delicate bolle . Mentre giocavo sentii la risata spegnersi e il rumore di passi avvicinarsi in mia direzione. Poco dopo i passi si fecero più veloci fino a diventare una vera e propria corsa . Quando capii che mancava poco mi buttasse in acqua mi scansai facendolo frenare bruscamente. Lo vidi girarsi rosso di rabbia o forse per la corsa . Poi lo senti urlare un plateale "MA SEI PAZZA?!GUARDA CHE POTEVO CADERE IN ACQUA! ". Ma allora è cretino o cosa? Io dovevo essere quella furibonda non lui ,io ero più che seria ,non doveva mica cambiare se stesso ma poteva dirmi qualcosa di sensato non ridermi in faccia come se gli avessi raccontato una barzelletta...e ora si arrabbia pure, ma guarda un pò tu questo deficiente. Mi girai appena per vedere che stava facendo per poi constatare che mi stava solo guardando male ...molto male. Dopo cinque minuti buoni e ancora il finto biondo non accennava a muoversi o a parlare . Mi girai con fare annoiato e gli dissi con lo stesso tono "se non hai niente da fare sei pregato di ritornare in salotto, suppongo i tuoi ti stiano cercando oppure quella cozza della Bourgeois " lo vidi fumare di rabbia per poi dirmi "ma hai capito quello che ti ho detto?" lo guardai allibita, credeva sul serio che io gli chiedessi scusa? Mi limiti limitatai a dirgli con tono atono "senti Agreste, io ero più che seria poi fai tu ...vuoi ridermi in faccia ?! Fai ciò che vuoi non mi importa nulla,ma sappi solo che io ero serissima " lo sentii sussurare sorpreso "ah,quindi eri seria ..." non dissi nulla ,ero ancora furiosa. Lo guardai di sottecchi per capire ciò che faceva per poi notare che guardava il laghetto pensieroso ,le braccia dietro la schiena e lo sguardo perso nell'azzurro cristallino del laghetto . Poi lo sentii parlare flebilmente "sai a primo impatto faccio quest'effetto un pò a tutti ,ma in realtà dei difetti c'è li ho eccome " fece un attimo di silenzio in cui io sbottai con i miei toni soavi "e quali, di grazia?" lui si girò sorridendomi per poi dire "per prima cosa quando dormo russo leggermente se mangio troppo, per seconda mi rossicchio le unghie se sono in ansia e, a volte, sono un pò lunatico " rimasi sconvolta; il biondastro se voleva sapeva essere davvero seccante . Lo fissai un attimo e capii che diceva il vero, poi gli rivolsi un occhiata gratificante per poi dire "alloro sei vero..." decise comunque di prendermi in giro e disse "si la fata turchina mi ha fatto diventare un bimbo vero..." alludendo a Pinocchio. Lo guardai esasperata alzando gli occhi al cielo "tu e mio cugino potreste andare d'accordo per quanto riguarda 'fare frecciatine alla povera Marinette' " dissi ironica lui in tutta risposta mi sorrise divertito e mi tese la mano per poi dirmi cortese "comunque ...piacere,Adrien..." dal canto mio afferai la mano e rispondergli "Marinette ed il piacere è tutto mio..." e dopo sorrisi

L'amore in una bollaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora