"Benvenuti a villa Agreste" immediatamente notai quello che doveva essere il padrone di casa mi fissava con insistenza,la mia mente malata decise così di tirare una delle mie solite frecciatine. Misi su un bel ghigno e pronunciai le parole più appropiate in quel momento "come la marca...personalmente credo abbia molta carenza di fantasia lo stilista...è un vostro parente per caso?"l'ultima frase la pronunciai con aria grave ... come se avessi detto qualcosa di cui mi pentivo...illusi! Ad ogni modo, il padrone di casa mi guardava con fare assassino, il biondo ossiggenato mi mormorò un "sei atipica", mio cugino si fece scappare, di proposito, una risata derisoria e i miei zii si scusarono rossi come due pomodori maturi ...sono perfida, lo so!
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Forse avrei dovuto tenere la bocca chiusa, ma tanto non lo avrei fatto comunque. Adesso ero seduta su un divano scomodissimo con Plagg seduto sopra di me che dormiva beato e il Signor Agreste che mi bombardava di domande inappropriate come per attendere un mio errore...ma io non sbaglio mai!
"Ha già il fidanzato signorina?" Mi chiese l'algido re delle nevi conosciuto anche come Gabriel Agreste...credeva davvero che glielo avrei detto ...pfff!!
"Detesto il genere umano maschile quanto sono convinta che suo figlio si tinga i capelli" risposi abbastanza convinta, guardai il biondino che intanto mi rivolgeva un occhiata carica d'odio e poi continuai "e mi creda suo figlio si tinge eccome " il biondino da un colorito rosso fuoco impallidì vistosamente e la madre mi fulminò come per rimproverarmi...peccato che non sia mia madre! In modo di un secondo il biondino si alzò di scatto, riacquistanto il colorito rosso e fumando di rabbia ringhiò come un cane "io non mi tingo!" Sbuffai annoiata e gli risposi ironica "credici biondino,un giorno questo tuo desiderio potrebbe diventare realtà " ma l'ossigenato non aveva finito e poi con un pò di calma in più disse "e poi io ho un nome, Adrien,ripeti con me A-d-r-i-e-n...non è difficile forza!" Vidi un sorriso derisorio spuntare nelle sue labbra e mi alterai
"Ti è andata la tinta al cervello?! Non sono mica una bambina lo so come ti chiami !" Adesso eravamo alzati entrambi e il povero Plagg era finito per terra e adesso mi soffiava strusciandosi tra le gambe del biondo.
Traditore! Il signor Agreste decise di dividerci così dopo aver fatto sedere il figlio mi chiese "non è che vorresti fare al modella per il mio marchio?"rimasi spiazzataAngolo autrice ♡_♡
sono viva lo giuro ...
Scusate l'inattività ,ma ho avuto vari problemi col cellulare e anche la mancanza di ispirazione non mi ha aiutata
Spero che questo capitolo vi piaccia ... detto questo vi salutoBuona serata !!!
~Vì
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L'amore in una bolla
FanfictionMarinette è sempre stata abituata ad avere tutto sotto al naso. Al vivere in un castello sperduto tra le foreste della Norvegia. Ad avere obblighi e vizi. Un giorno, però , insieme agli zii si trasferisce a Parigi, la città in cui è nata. Lì conosce...