"Ma cos-" non ho fatto in tempo a finire la mia domanda che la mia bocca aveva già deciso di rimanere aperta a causa dello stupore . Mio cugino vedendomi decise di prendermi in giro trattenendo una risata "chiudi la bocca cuginetta ,ci entrano le mosche!". Chiusi di scatto la bocca e presi in limousine la borsetta rosa per poi stirarmi le pieghe sia della camicetta bianca sia della gonna blu e camminai in direzione del portone ,a dir poco ,enorme ,con aria sicura, facendo ticchettare i tacchetti a spillo nel terreno . Poco dopo mi si è avvicinato Percival appoggiando la mano sinistra sulla mia spalla destra , mentre i miei zii ci seguivano poco distanti tentando di raggiungerci invano . Mi girai a controllare la loro espressone: esasperata. All'improvviso il portone della villa si spalancò rivelando cinque figure:una signorina con un tailleur che reggeva in mano un tablet nero, un uomo corpulento che, onestamente, somigliava in una maniera impressionante ad un gorilla, un uomo con i capelli grigi tirati all'indietro ed un sorriso tiepido e che abbraccia una donna bionda con un bellissimo paio di occhi verdi e davanti a loro un ragazzo che aveva più o meno la mia età con i medesimi occhi verdi e capelli biondi ovviamente ripresi dalla madre . Dopo averlo osservato per bene mi resi conto che mi fissava in maniera inesistente così mi attacchai al braccio di mio cugino , come se fosse la mia ancora di salvezza. Ancora non capisco il motivo per cui ogni cavolo di ragazzo che incontro ci prova con me ...ora è questione di tempo e mi chiede il numero di telefono ...contaci!
Continuai a camminare comunque, non mi faccio certo intimorire da un biondino ossigenato come lui, nossignore non mi chiamo Marinette Dupain-Cheng a caso ,io. Ad un certo punto però fui bloccata da qualcosa che si strusciava tra i miei tacchi a spillo o meglio qualcuno,abbasso lo sguardo e vedo una creaturina nera con un paio di occhietti verdi. Mi abbasso e gli porgo la mia mano chiedendogli "e tu chi sei?" Lui dopo avermi fissato un pò a incrinando la testa posò la zampetta sulla mano
e in pochissimi secondi è già tra le mie braccia che si sfregava il musetto sul mio braccio coperto dalla camicia bianca . Mentre mi rialzavo sentì la donna bionda urlare al micetto "Plagg ma cosa fai?! Lascia stare la signorina!" Per poi rivolgersi al figlio e posando la sua mano sulla spalla del figlio "su Adrien vallo a riprendere" sinceramente non mi dispiaceva avere Plagg tra le braccia e poi non volevo che quel biondino mi si avvicinasse così risposi al posto del gatto (ma dai non può parlare!) "Stia tranquilla signora ,non è nulla di che,e poi Plagg non mi crea alcun fastidio " La donna si ricompose, mentre la signorina con i mano il tablet ci disse con voce pacata,ma che si poteva sentire perfettamente
"Benvenuti a villa Agreste"Spazio autrice
Buona sera a tutti so che è abbastanza tardi per aggiornare ma comunque ci tenevo a farlo...
Sinceramente non ho niente da dire solo vi voglio tenere sulle spine quindi...Secondo voi perché gli zii di Marinette?? E poi che fine hanno fatto i genitori di Marinette?? La seconda domanda la lascerò in sospeso per un pò...ma come avrete già capito la mia Marinette è una persona tremendamente forte quindi non c'è di che preoccuparsi...detto questo vi salutoA domani con il capitolo terzo
ARRIVEDORCI BELLA GENTE
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L'amore in una bolla
FanficMarinette è sempre stata abituata ad avere tutto sotto al naso. Al vivere in un castello sperduto tra le foreste della Norvegia. Ad avere obblighi e vizi. Un giorno, però , insieme agli zii si trasferisce a Parigi, la città in cui è nata. Lì conosce...