Aprii gli occhi di scatto...madetta sveglia. Se scopro chi l'ha inventata...mi sale il crimine. Mi metto a sedere contro la mia volontà e mi guardo intorno per riacquistare nuovamente la vista. Dopo aver metabolizzato che è mattina e che devo andare a scuola mi alzo del tutto e mi dirigo in bagno. Mi lavo velocemente il viso cercando di non vedere il nido di rondini sopra la testa. Ritorno in camera e mi vesto con un paio di jeans e una camicetta azzurro cielo mi faccio una treccia alla francese e indosso le ballerine dorate ai piedi,controllo se nello zainetto ho tutto l'occorrente per la giornata e scendo di sotto per fare colazione. Quando arrivo in sala da pranzo trovo mio cugino e mia zia occupati a chiacchierare davanti al loro solito cappuccino e le ciambelle: le loro preferite. Percival e mia zia si assomigliano tantissimo:stessi capelli biondo sporco, stessi occhi color ambra e stesso sorriso da marachella. Mi sedetti accanto a mia zia Lisbeth e presi il mio cappuccino al ginseng e un croissant alla confettura di pesche, mentre arrivava mio zio attorniato da tre consiglieri probabilmente mandati dallo zio,il re. Mio zio tentò in ogni modo di mandarli via fino a quando non li obbligò a farlo. Non appena finii di mangiare salutai tutti e uscii dal consolato chiudendomi la porta alle spalle.
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Appena arrivai a scuola suonò la campanella d'entrata. Mi trascinai fino a scuola ancora assonnata e Alya vedendomi decise di stritolarmi in un abbraccio anche se ci eravamo sentite per telefono fino a ieri sera. Alya stava salutando Nino ,ed io Adrien quando Madame Mendeiev fece il suo ingresso in classe per interrogare i presenti. Non appena posò la borsa sulla cattedra disse con tono che non ammetteva repliche "signorina Bourgeois al suo posto" e Chloè dovette tornare a malincuore al suo posto...anche se comunque il profilo del suo Adrien non era poi tanto brutta . Non appena si sedette annuncio chi avrebbe interrogato "allora interrogati:Alya Césaire, Nino Lahiffe,Nathaniel Kurtzberg e Marinette Dupain-Cheng ". Mi diressi tranquilla e serena alla cattedra ,mentre Alya mi guardava come se stesse andando al patibolo e io ghignai. Cara Alya,stavi attenta invece di sbavare dietro il povero Nino. La professoressa ci interroga su i coniugi Curie e devo dire che sono andata piuttosto bene...per essere arrivata solo una settimana fa non sono niente male. Poi arriva la professoressa Bustier che mi chiede ogni due minuti se quel determinato argomento lo conosco già è se lo conosco me lo fa esporre alla classe , come un interrogazione...potrei prenderci gusto!***********
Torno a casa distrutta e credo di star rimpiangendo la scuola privata,ma poi mi ricordo che mi sarei dovuta portare appresso ovunque io vada il professore Rochelle che era una palla totale. Il pomeriggio lo passo a studiare e a fare shopping ...dato che non ho portato quasi nulla di invernale dalla Norvegia. Quando torno al consolato mi ritrovo a sistemare nell'armadio una marea di capi e abiti invernali. Quando finisco si fanno le otto di sera e ,facendo un breve calcolo, manca solo una mezz'oretta per cenare; siccome non voglio sciogliere nessun ispira civetta e nemmeno cercare le bolle di sapone stipate chissà in quale angolo del consolato, mi siedo sulla scrivania e rileggo il mio libro preferito: Jane Eyre di Charlotte Brontë. Quando mia zia mi chiama scendo a cenare in salotto,dopodiché vado ad azionare Skype e a dormire.
Scusate l'inutilità del capitolo ma devo pur spezzare con tutti quei incontri con Adrien e secondo me ci stava...non chiedetemi che senso abbia il titolo perché non lo so nemmeno io ...nel prossimo capitolo avrete una sorpresina!!!
~Vì
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L'amore in una bolla
FanfictionMarinette è sempre stata abituata ad avere tutto sotto al naso. Al vivere in un castello sperduto tra le foreste della Norvegia. Ad avere obblighi e vizi. Un giorno, però , insieme agli zii si trasferisce a Parigi, la città in cui è nata. Lì conosce...