CHAPTER 13: "io ti...piaccio?"

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In meno di trenta secondi passai dal rosso al bianco. Sapevo che non potevo rimanere lì senza non rispondere alla domanda abbastanza scomoda. Feci finta di sentire mia zia chiamarmi e dissi "avete sentito mia zia mi chiama...meglio se vado ci vediamo tra poco " presi lo champagne e col viso incupito scontai la tenda e uscì da quell'inferno. Raggiunsi un balconcino interamente in marmo bianco e mi appoggiai alla ringhiera fissando il liquido giallastro nel bicchiere di cristallo, pensando. Le mie amiche non sapevano che Adrien era la mia cotta e se lo avessero saputo non avrebbero fatto così tante domande. Erano state ,da quando le conosco, delle ragazze discrete che non facevano capire nulla. Mandai giù tutto d'un fiato quello che rimaneva dello champagne e appoggiai il bicchiere di cristallo in un tavolino argentato poco distante dalla mia postazione. Mi riappoggai alla ringhiera guardando la luna e sospirando. Avevo solo due opzioni e non mi piacevano per niente: o rimanevo qua a deprimermi fino a quando qualcuno non mi chiama per ballare quello stupido valzer ,e quindi si trattava di un bell'quarto d'ora oppure raggiungere i miei compagni e farmi tempestare di domande a cui sicuramente non avrei dato risposta. Stavo per decidere quale delle due opzioni avrei scelto quando una voce familiare disse ansimando "finalmente ti ho trovata..." mi girai di scatto facendo sussultare i boccoli e vidi al chiaro di luna la figura di Adrien che mi sorrideva appena. Mi girai nuovamente sentendo le guance andare a fuoco e mi riappoggai. Poco dopo Adrien mi seguì a ruota e mi disse sospirando vistosamente "certo che sei strana..." fece una pausa in cui io mi girai curiosa, ma senza dire nulla. Poco dopo continuò sorridendo alla luna "sembrava quasi che il ragazzo che ti piace fosse in quella 'stanza' ad ascoltarti" e mimò delle virgolette. Io mi girai mandando indietro i boccoli corvini e sospiri un 'già' poco convinto. Mi guardò sgranando gli occhi e mi chiese " ti piace Nino?" Io per tutta risposta scoppiai a ridere lacrimando. Dopo pochi minuti quando le risate cessarono risposi alla domanda "no...Nino è un buon amico....ma ...non è il mio tipo" ma lui ancora curioso "allora chi è? Uno dei fidanzati delle tue amiche?" Lo guardai sconvolta:com'è che non capiva? Gli sorrisi appena e risposi ad un passo all'esasperazione "no,neanche..." lui mi guardò interrogativo "ma li dentro c'eravamo Nino, i fidanzati delle tue amiche e..." si bloccò di colpo per poi indicarsi e dirmi "io ti ...piaccio?" Il quel momento oltre al chiarore che la luna portava c'erano pure le luci calde che illuminavano la sala da ballo del consolato. Mi vide arrossire vistosamente e mi girai per questo dall'altro lato per evitare altre figuracce. In quel balconcino regnò il silenzio, interrotto solo dal fruscio degl'alberi e dal gufare di Jüpiter. Lo sapeva e ora cosa faccio! Sentì il suo sguardo addosso che mi squadrava dalla testa a fino ai piedi. Diventai ancora più rossa. Un cameriere mi salvò la vita chiamandoci per ballare quel valzer. Mi girai e sorrisi cortese mentre il cameriere mi porgeva una borsetta color avorio. Mi sederti su una poltroncina in vimini mentre Adrien disse con tono serio "arriviamo tra poco..." Mi sistema il trucco e passai un leggero velo di lacca sopra i boccoli per farli reggere per tutta la durata del valzer. Posai la borsetta e entrai in sala. Salimmo le scale, io quelle di destra e lui quelle di sinistra, e aspettammo il segnale di mio cugino appostato dietro il telo rosso e argento. Arrivò il segnale è misi su il sorriso più esagerato della mia vita. Arrivati alla fine delle scale aspettai che Adrien mi porgesse la mano e insieme ci dirigemmo al centro della sala. Mi girai un paio di volte e vidi tutta la gente che mi guardava con occhio critico ed iniziai a sudare freddo. Adrien percepì la cosa e mi sussurrò "guardami negli occhi e dimentica tutto... ci siamo solo io e te..." e la musica partì. Nelle mie orecchie rimbombò la melodia del 'sul bel Danubio blu' e io guardai dritto negl'occhi Adrien. Potevo cogliere perfettamente le mille sfumature di smeraldo che riempivano i suoi occhi. Feci un 3/8 e ritornai come prima. Lui mi sorrideva come per dirmi 'brava' e poi mi prese per i fianchi per sollevarmi, mentre io appoggiavo le mani sulle sue spalle. Quando il valzer finì ci fu uno scroscio di applausi e flash e subito dopo varie coppie si unirono per ballare. Le mie amiche mi abbracciarono e si congratularono con me, ma quando mi girai Adrien non c'era più.

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Il galà era finito e io potevo tornarsene in camera mia per dormire. Domani sarei dovuta andare ad un pranzo di Natale della famiglia Agreste. Mi addormentai ormai libera da obblighi e dopo aver scelto l'abito per domani, un grazioso abito rosso con il corpetto bianco e le calze nere con un paio di stivaletti beige. Tornai a letto. Non mancò poco che arrivò Adrien che dopo aver bussato entrò e si socchiuse la porta. L'unica cosa che mi disse fu "ti aspetto domani... ti devo mostrare un cosa che sono certo ti piacerà...buonanotte" e si uscì chiudendo definitivamente la porta...inutile dire che quella notte non ho chiuso occhio per niente, assillata da quel dolce Buonanotte .

So che è abbastanza corto ma non avevo altro da scrivere...in compenso sto scrivendo il prossimo capitolo e, se ce la faccio, domani sarà pronto per essere pubblicato.

Spero vi piaccia ❤

Bonjour

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