Quando torno al consolato vedo mio cugino correre per casa urlante,mentre mia zia salta per il consolato come una fangirl che scopre che è appena uscito in libreria il libro che le mancava per completare la saga. chiudo delicatamente la porta e in punta di piedi mi dirigo nella mia stanza,ma l'uragano di mia zia mi travolge ed in pochissimi minuti mi ritrovo a saltellare insieme a lei che sembra una matto appena evasa dal manicomio. Mi giro un secondo per vedere mio zio appoggiato allo stipite della porta che si tiene la testa tra le mani...ma che famiglia mi ritrovo! Dopo aver finito un bel valzer mia zia si degna di rivolgermi la parola per urlarmi in un timpano "organizziamo un galà...!" . Rimango in silenzio per soppesare le parole poi guardo mio zio con gl'occhi dolci per poi chiedere "posso invitare le mie amiche? ?". Vedo mio zio annuire e mio cugino urlare "NO!" lo guardo appena per poi dire ironica "non è colpa mia se le mie migliori amiche sono anche le tue ex". Mio cugino continuò a piagnucolare e mia zia gli propose di invitare un suo amico,mio cugino che per secondo nome fa Vendetta disse "Posso davvero?! Ok in tal caso credo invierò Adrien...sai cuginetta abbiamo legato tantissimo negl'ultimi tempi...anzi aspetta che lo chiamo " detto ciò apri la rubrica e ne uscì fuori Adrien, cliccò sul nome e fece partire la chiamata sotto il mio sguardo furente. Sotto il silenzio presi la mia borsa e dissi con nonchalance "aspetta che chiamo Antoinette per l'invito " e mentre parlava lo vidi sbancare per poi urlarmi addosso "Mari sei morta...si Adrien ti stavo dicendo..." non riuscì ad ascoltare il resto della chiamata, perché ero già entrata in stanza. Mi feci i compiti,ma non appena sentì il campanello dovetti scendere giù con la matita nell'orecchio, il libro di geografia in mano e i capelli raccolti come capita prima . Sorrisi debolmente al biondino e continuai a fare i miei amatissimi e complicatissimi esercizi di geografia.
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Ero seduta nella camera di mio cugino con un paio di cuffie in testa per non sentite quei due che parlavano di auto,donne e moto ....o per lo meno e quello di cui parla mio cugino Percival. Quando alzai lo sguardo dal libro mi resi conto che Adrien stava parlando col sorriso sulle labbra. Curiosa abbassai appena le cuffie per poter ascoltare cosa diceva Adrien "e così bella , dolce e sicura di sé..." . In quel preciso istante nella mia testa si formò una sola domanda:
Ma di chi parla?
Di me no di certo:io sono acida,fiera e vendicativa. Starà parlando di qualcun'altra...anche perché se sta parlando di me e praticamente fuori strada oltre che sordo e cecato. Mi mi tolsi le cuffie e chiusi il libro e ,sotto lo sguardo interrogativo dei due , estrassi il telefonino e aprì un enorme lista ; guardai Adrien per poi dirgli con un sorrisino totalmente finto "sono tutte le sue ex" e mentre pronunciai la frase lo indicai disgustata. Lui rise di gusto e io sorrisi vittoriosa . Mio cugino mi guardò e contrasse la mascella per poi dire "Adrien...per caso sei libera il 24 dicembre per il galà di Natale ..." . L'unica cosa che fui capace di fare è solo digitare il numero di Isabelle e far partire la chiamata e non appena sentii dall'altro capo un 'pronto?' mi alzai per dire con allegria "Isabelle carissima ...come stai??..." ed uscì dalla stanza ancheggiando e sbattendo la porta alle spalle ... odio mio cugino
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L'amore in una bolla
FanfictionMarinette è sempre stata abituata ad avere tutto sotto al naso. Al vivere in un castello sperduto tra le foreste della Norvegia. Ad avere obblighi e vizi. Un giorno, però , insieme agli zii si trasferisce a Parigi, la città in cui è nata. Lì conosce...