Inexplicably ||Dramione

Capitolo 26 - I consigli di Ginny

Hermione's pov
Erano passati 3 giorni dall'ultima volta in cui io e Draco ci eravamo visti. E 3 giorni da quando avevo letto quella maledetta lettera. Dopo, non ho più avuto notizie di lui, visto che in Sala Grande non si era più presentato e nemmeno a quelle poche lezioni che Grifondoro e Serpeverde avevano in comune. L'unica che era al corrente di tutta la situazione era Ginny; dubito che Malfoy avesse raccontato ciò che era successo tra di noi e come aveva deciso di farla finita confermava quanto poco tenesse a me.
Alla fin fine, ogni giorno era meglio del precedente, ogni giorno era come se i miei ricordi iniziassero a svanire sempre di più e aspettavo con ansia il giorno in cui sarebbero svaniti per sempre. Ginny non la pensava come me, era così contraria al mio ragionamento. Eravamo rimaste io e lei al nostro tavolo a pranzo, Harry e Ron se ne erano già andati e la piccola Weasley tentò ancora di persuadermi per farmi cambiare idea.
"Hermione, io te lo dico sinceramente, non penso che quelle parole vengano da lui. Andiamo, sai con quali principi vivono i Malfoy! È ovvio che lui si sente in dovere di rispettarli."
Inizialmente finsi di non averla sentita. Diedi un'ultima occhiata al tavolo dei Serpeverde, prima di riabbassare gli occhi e continuare a ignorare le richieste di Ginny.
"Hermione! Vuoi ascoltarmi per una buona volta?!"
Continuando a far finta di niente, lei mi prese le mani e con tono dolce e leggero mi disse:
"Herm, io lo faccio per te. Sto cercando di renderti felice. O per lo meno di farti capire che cosa ti rende felice. Tesoro, io penso che tu non abbia ancora pensato a che cosa faccia meglio per te: se cercare Draco e convincerlo a tornare con te oppure se dimenticarlo e voltare pagina. Vorrei aiutarti a capire quale delle due opzioni ti rende felice e aiutarti a portarla a fine. Però prima dovresti permettermi di aiutarti."
Adoravo Ginny. Nonostante fosse più piccola di me, aveva già capito come affrontare la vita ed era una donna molto forte e coraggiosa. La stimavo molto per questo e speravo di trovare ciò di cui avevo bisogno con il suo aiuto.
Dopo un lungo respiro, decisi di dire la mia.
"Io lo amavo, Ginny, lo amavo davvero. Ma che dico, lo amo ancora. Penso ancora a lui e spero ancora che da un momento all'altro entri in questa dannata Sala Grande prendendomi tra le sue braccia e chiedendomi di perdonarlo di nuovo. Ma stavolta è diverso: se n'è andato. Non so più dov'è, cosa fa, con chi è. Non so più nulla di lui. Probabilmente l'unica cosa che potrebbe rendermi tranquilla sarebbe vederlo e accertarmi che stia bene. Poi in secondo piano, gli chiederei cosa diamine gli passava per la testa mentre scriveva quella lettera. Vorrei solo sapere come sta. Così magari potrei mettermi l'anima in pace per qualche istante."
Ginny mi strinse più forte le mani e si girò a cercare qualcuno dietro di lei.
"Avrei qualcuno che potrebbe avere le risposte alle tue domande."
"E chi?" Chiesi incredula.
Con la testa indicò il tavolo dei Serpeverde e in particolare Blaise Zabini che stava ridendo a crepapelle con i suoi compagni di casa.
"Zabini?!? Ma stai scherzando? Come puoi pensare che Draco abbia raccontato la faccenda  proprio a lui?"
"Herm, io non lo so se Malfoy gli abbia raccontato tutto o meno, ma per quello che so, loro due sono molto amici e immagino abbia una qualche idea di dove sia il suo amico. Qualcosa saprebbe dirti di sicuro. Tentar non nuoce."
Ci pensai un po' su, valutando i pro e i contro della situazione. Dopo qualche minuto, ripetei prontamente:
"Tentar non nuoce." 
In seguito mi alzai dal tavolo.