Hermione's pov
Dopo la conversazione con Zabini, tornai ai dormitori Grifondoro soddisfatta e rallegrata. Soddisfatta perché avevo preso il coraggio che tanto distingueva la mia casa e mi ero presentata al tanto temuto incontro, e rallegrata dalla notizia di Draco che aveva raccontato di noi al suo migliore amico: voleva dire che non se ne vergognava... giusto?
Draco's pov
Era fatta. Mio padre sapeva tutto. Cioè, definiamo tutto: non gli raccontai mica tutti i particolari delle uscite tra me e Hermione. Gli spiegai soltanto quello che avevo detto poco prima a mia madre. Non la prese per niente bene, tanto che mi disse di andare nella mia stanza per parlare in privato con Narcissa. Quello che non sapeva però, era che, nonostante Malfoy Manor fosse straordinariamente grande, appoggiando l'orecchio alla porta riuscii a sentire più o meno tutto ciò che i miei genitori si dissero.
"...non posso accettarlo!"
"Cosa abbiamo sbagliato con lui?!"
"Quella mezzosangue gli ha fatto perdere totalmente il lume della ragione!"
"Dov'è finito il nostro Draco, Narcissa?"
Queste furono alcuni spezzoni, pronunciati da mio padre che riuscii a capire dalla confusione.
"Lucius, lascia correre..." mi difese mia madre.
"Ma come fai a dire così? Come faccio a lasciar correre un tale affronto?!?" Urlò Lucius sbattendo qualcosa.
Sentii mia madre scoppiare a piangere, continuando a sopportare le urla di quel pallone gonfiato di mio padre che ormai avevo smesso di ascoltare non appena aveva chiamato Hermione in quel modo. D'accordo lo avevo fatto anche io fino a qualche settimana prima, ma ero cambiato. O almeno era quello che mi piaceva pensare: che Hermione mi avesse migliorato.
Uscii nell'immenso giardino della villa e feci una passeggiata per il vialetto in pietra, così per schiarirmi l'idee. Cosa avrei fatto ora? Sarei tornato da Hermione e le avrei detto che avevo fatto soltanto una gita a casa da mamma e papà? No, dovevo dirle la verità, almeno questo glielo dovevo. Volevo essere sincero con lei e raccontarle le cose per come stavano realmente; magari omettendo il casino che stava continuando a fare mio padre.
Riflettei a lungo e decisi che stavo solo perdendo tempo. Infondo, con la coscienza ero finalmente apposto: avevo detto la verità a mio padre, cazzo mene di quello che pensava. Per quanto mi riguardava, potevo tornare ad Hogwarts prima di subito, non valeva la pena far aspettare ancora Hermione. Sempre che era rimasta ad aspettarmi, dopo quella lettera... Ero un coglione, durante il viaggio avrei dovuto pensare a delle scuse con i fiocchi per farmi perdonare. Nel frattempo avevo preso la mia roba e mi stavo incamminando verso l'uscita di Malfoy Manor. Che diamine, i miei stavano ancora discutendo. O meglio, mio padre stava ancora imprecando contro il nulla, visto che Narcissa se ne stava sul divano con il suo fazzoletto di stoffa tra le dita. Uscii di casa, sbattendomi la porta alle spalle, sperando che nessuno se ne fosse accorto, non avevo voglia dei soliti e falsi inconvenienti. Mentre ero quasi arrivato al cancello di casa, la porta d'ingresso si aprii e mia madre corse verso di me, abbracciandomi forte, ancora in preda ai singhiozzi. Ricambiai volentieri, visto che era l'unica a cui era sempre fregato qualcosa di me.
"Grazie mamma." Feci per abbandonare l'abbraccio ma lei mi prese le guance tra le mani e mi disse, con la sua solita voce rincuorante:
"Torna dalla tua ragazza. E dille che sarei orgogliosa di conoscerla, un giorno."
Mi scesero le lacrime, strinsi la mia mamma più forte e la ringraziai di nuovo per quello che era stato il nostro momento più bello.
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Inexplicably ||Dramione
RomanceCOMPLETA || "Ah, e comunque Malfoy," aggiunse "ti do un consiglio per il futuro. Se ti dovessi innamorare per davvero della piú bella persona che tu abbia mai visto e di quella che ti fa provare le emozioni più forti al mondo, non ti soffermare sul...