Capitolo 18- Lume di candela

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Draco's pov
Dopo aver parlato con Hermione ero subito andato nella mia Sala Comune e avevo raccontato tutto a Blaise, ogni minimo dettaglio.
"Alloraa, che cosa prevede questo programmino eh?" mostrò uno sguardo curioso, ma io glielo avrei svelato soltanto il giorno dopo.
"Eeh, segreto!"
Impiegai una buona mezz'ora per prepararmi, sistemarmi i capelli e ricordarmi il programma, e quando furono le 19:35 scesi in biblioteca.
Erano le 19:42 quando arrivai e mi stupii non vedendo ancora Hermione.
Ad un tratto però, non feci in tempo a pensarlo che mi sentii due mani soffici coprirmi gli occhi.
"Hey, sono in ritardo! Scusamii." Mi guardò non appena mi voltai.
Era bellissima, sembrava una dea. Aveva una camicetta stupenda che le avrei voluto togliere e baciarla a più non posso e dei jeans che le mettevano in risalto le belle forme. Era la cosa più bella che avessi mai visto.
"Stai scherzando!" Sorrisi guardando l'orologio che avevo sul polso. "Sono le 19:46, e tu saresti in ritardo!"
Ridemmo e scherzammo un po', poi lei si fece seria e disse:
"Allora? Questo programma?" Arrossì pronunciando quelle parole.
Io feci incontrare le nostre mani e incrociammo le dita le une sulle altre.
"Seguimi." Le sussurrai.
Lei guardò un secondo le nostre mani, poi disse:
"Ma..non hai paura che ci vedano?" Stava balbettando.
"Io?! No, non interessa niente degli altri, se ho te. E tu?" La guardai ridendo.
"Io?! Assolutamente no!" Cercò di imitare il modo in cui lo avevo detto io.
A quelle parole strinsi più forte il legame tra le nostre mani.
La stavo portando nella Stanza delle Necessità.
Hermione's pov
Stavo veramente camminando per i corridoi di Hogwarts con Draco Malfoy, mano nella mano? In ogni modo, quando ero arrivata mi aveva squadrato da cima a fondo, chissà che cosa aveva pensato?
Stavamo camminando già da 5 minuti quando salimmo le ultime scale per arrivare al settimo piano. Fummo davanti a un muro e Draco iniziò a passarci avanti e indietro per tre volte consecutive. All'improvviso apparve un portone e lui lo apri facendomi passare per prima.
"Benvenuta nel nuovo ristorante di Hogwarts!"
Mi guardai intorno: sembrava davvero un ristorante. Dritto davanti alla porta c'era un bancone con a destra delle porte che probabilmente portavano alle cucine. E sparsi per tutta la modesta saletta c'erano un sacco di tavoli da due occupati da persone che non conoscevo e che nemmeno frequentavano Hogwarts. Poi, mi accorsi che c'era ancora un tavolo doppio libero e Draco mi riprese la mano e mi ci accompagnò.
Si posizionò dietro la mia sedia e me la scostò per farmici sedere.
"Prego signorina Granger."
"Ma grazie Signor Malfoy, non la facevo così elegante." Scherzai sorridendogli mentre mi sedevo e lui prendeva posto nella sedia davanti a me.
"Lo avevo immaginato un po' meno affollato." Sussurrò quasi fra se e se, ma io lo sentii.
"Draco ma..dove siamo esattamente..? Ne ho letto di libri su Hogwarts e nessuno parla di un ristorante nascosto.." Non riuscivo a capire.
"Beh, se te lo dicessi non sarebbe più una sorpresa, ma ecco siamo nella Stanza delle Necessità." Rispose lui.
Rimasi un secondo a pensare.
"Quindi tu hai bisogno di questo? Cioè.. Voglio dire, la Stanza delle Necessità può essere scoperta solo da chi ne ha bisogno e dove questo troverà ciò che necessita.." Abbassai lo sguardo, non sapevo nemmeno io quello che volevo dire.
Avevamo entrambi le mani sopra il tavolo e lui me ne strinse una.
"Si, ho bisogno di passare una bella serata con te, per farmi perdonare per quanto ti ho fatto soffrire." A quelle parole gli strinsi ancora di più la mano.
Mi aveva lasciato senza parole.
Poi mi accorsi che sopra il tavolo c'era un vaso di vetro con dentro una rosa rossa. Draco la estrasse e me la porse.
"Questa è per te." Io sorrisi e la misi vicino a me.
Poi arrivò il cameriere e Draco ordinò per tutte e due.
Mentre mangiavano parlavamo un po' della scuola.
"Chissà cosa dovremmo fare per il lavoro di pozioni.." Chiesi.
"Non mi interessa," mi guardò fisso negli occhi. "purché sia con te." Tornò ad accarezzarmi la mano.
Poi ci alzammo e tornammo davanti al portone.
"Ma non paghi?" Lo guardai severamente.
"Andiamo, Granger, questo ristorante nemmeno esiste." Scherzò Draco sorridendomi.
In seguito uscimmo dalla stanza e lui rifece gli stessi passaggi di prima, ma evidentemente stavolta pensò a una cosa diversa perché quando entrammo vidi..

Inexplicably ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora