Fulmine a ciel sereno

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28 settembre 2017

Caro diario, ti scrivo dalla stanza d'albergo che ormai, da quasi una settimana, condivido con Tom.

Dal momento che è andato via per recarsi insieme ai suoi colleghi ad un appuntamento con la regista, sono certa che starà via per un bel po'. Non so esattamente a che tipo di incontro sia andato ma non sarà una cosa breve, motivo per il quale (non potendo parteciparvi) gli ho detto che preferivo restare in albergo anziché aspettarlo, per chissà quanto, fuori in strada o al parco.
Approfitto quindi di questo pomeriggio libero, cogliendo l'occasione di queste poche ore senza di lui per raccontarti quante più cose possibili:
Dio, quante ne sono successe!!!

Sono passati già cinque giorni dal compleanno di Tom:
cinque giorni in cui siamo stati quasi tutto il tempo insieme, cinque giorni in cui lo stare sempre così vicini, non hanno fatto che aumentare pericolosamente il desiderio reciproco, mettendo a dura prova questo tempo d'attesa;
cinque giorni in cui secondi, minuti e ore sembrano essere scivolati via senza che me ne accorgessi...

Cinque giorni.

In questo breve tempo abbiamo condiviso molto più di quanto potessi solo lontanamente immaginare!
E non parlo solo di una camera d'albergo, dei pasti o delle uscite più o meno romantiche...
Abbiamo condiviso veri e propri "momenti":
emozioni, ricordi, paure, incertezze, gioie, risate...
Abbiamo condiviso pezzi di vita:
vita reale!

Ho scoperto così tanti aspetti di Tom... il suo essere serio e professionale quando ce n'è bisogno, il suo essere dolce, romantico e allo stesso modo passionale, il suo essere protettivo ma anche burlone, il suo sapersi adattare a qualsiasi circostanza!
Ho conosciuto sempre di più il vero Tom, e come ti avevo già detto qualche pagina fa, la cosa non fa che preoccuparmi perché lui mi piace davvero tanto...
Mi piace il modo in cui mi sento ogni volta che sono in sua compagnia!
È indescrivibile la sensazione di benessere che provo ogni volta che mi sorride e mi parla, o quando mi fissa attentamente negli occhi ogni volta che gli racconto qualcosa;
mi piace terribilmente quando prova a dirmi qualcosa di dolce in italiano, o quando semplicemente tenta di fare un discorso in quella che è la mia lingua;
mi piace quando cerca di sdrammatizzare una situazione che magari si è fatta abbastanza imbarazzante per entrambi, o quando è lui quello imbarazzato, e con quei suoi gesti ormai abituali, pur non volendo me lo fa capire...

Mi piace tanto, forse anche troppo e ne sono spaventata a morte:
sento crescere sempre di più qualcosa di forte nei suoi confronti, qualcosa che non ha nulla a che fare con l'affetto e che va ben oltre l'ammirazione e l'attrazione fisica. Credo e ne sono ormai quasi certa, di provare per Tom qualcosa di molto forte e profondo, un sentimento che ho paura di chiamare col suo vero nome e che anche adesso provo a negare sulle tue pagine...

Perché?

Semplice! Hai presente quando si dice che una cosa non sembra reale fino a quando non lo dici ad alta voce?
Ecco, io voglio credere che sia vero. Voglio sperare che fino a quando non avrò il coraggio di ammetterlo con te, ma soprattutto con me stessa, tutto questo non interferisca con questa strana situazione, con questa assurda relazione che sembriamo avere io e Tom...
Siamo realisti... tra qualche giorno o una settimana al massimo, sarà tutto finito... tutto!
Io ritornerò in Italia e riprenderò la mia vita e il mio lavoro, mentre Tom partirà per la Nuova Zelanda, continuando a fare ancora numerosi viaggi di lavoro...

 tutto! Io ritornerò in Italia e riprenderò la mia vita e il mio lavoro, mentre Tom partirà per la Nuova Zelanda, continuando a fare ancora numerosi viaggi di lavoro

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