Giorni di ordinaria follia

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30 Settembre 2017

Caro diario... sono qui a fissare le tue pagine da almeno mezz'ora e questo sabato pomeriggio, per la prima volta dopo tutto questo tempo e dopo interi mesi spesi a scrivere un'infinità di parole, non so davvero da dove cominciare!

Vorrei approfittare di questo poco tempo in cui Tom è di là a riposare per raccontarti un po' di cose (una marea di cose), ma con tutto il tempo che ci sto mettendo per trovare le parole esatte con cui cominciare questo discorso, rischio che si svegli ancora prima che possa iniziare solo ad accennarti qualcosa...

Sai, in questi giorni ho scoperto che Tom è un tipo a cui non dispiace la dormitina pomeridiana, ma visto come sono andati gli ultimi giorni, tra lavoro e passeggiate fuori città, diciamo che ha dovuto abbandonare questa abitudine per un po'.
Non mi sono sorpresa poi tanto quando, tornando nel soggiorno dopo essermi allontanata al cellulare per i consueti aggiornamenti dal lavoro, l'ho ritrovato a sonnecchiare sul divano.
Una parte di me è stata tentata di svegliarlo (dolcemente s'intende), una seconda di contemplarne la sua bellezza e restare lì a fissarlo completamente in estasi, una terza di farsi piccina piccina pur di rannicchiarsi accanto a lui, o su di lui... ma poi, una quarta parte ha pensato bene di approfittare dell'unico momento libero, per poter cogliere l'occasione di scriverti ed imprimere su di te, quelle che ancora nitide sono le immagini dei fantastici momenti vissuti in quest'ultimo giorno!

Già... quest'ultimo giorno trascorso con Tom è stato davvero speciale, anzi, il più speciale: sono state le ventiquattr'ore più emozionanti, importanti e magiche di questo mio soggiorno a Praga!
Ho ancora il batticuore al solo pensiero e mi sento così stupida, ancora una volta con tutti i miei anni, a scriverti come una giovane ragazzina per confessarti quanto accaduto...
È un bene che tu non possa vedermi, me ne vergognerei a morte: sono qui con il viso ancora in fiamme e le mille palpitazioni mentre provo a confessarti, che in realtà dopo il nostro primo bacio, forse non è stato soltanto il giorno più importante di queste due settimane, ma di tutti i miei momenti trascorsi con Lui!

Insomma: quello in cui tanto speravo una vita fa, quando ero solo una fan che ammirava il suo idolo, che lo sognava e desiderava ardentemente ogni notte è finalmente accaduto e ancora adesso stento a crederci!
Io e Tom lo abbiamo fatto ed è stato... magicamente perfetto!
Perfetto e bello in tutta la sua naturalezza: in tutti i gesti che ci siamo scambiati, nei momenti condivisi solo qualche ora prima e in tutte le parole dette o sussurrate poco dopo!

Sai quando sembra che le cose debbano accadere solo a tempo debito e mai prima del dovuto? Beh, è così che è stato per noi!
Sono certa che peripezie, imprevisti, ansie e paure, siano state tutte dietro l'angolo a metterci quelli che potremmo considerare "bastoni tra le ruote" perché non era ancora arrivato il nostro momento: quello che c'è stato tra me e Tom doveva accadere esattamente in quel modo, in quel giorno ed in quella situazione, e di questo ne sono più che sicura!
So che vorresti andassi subito al dunque, vorrei anche io, credimi!
Ma ci sono tanti piccoli dettagli da non sottovalutare, perché sono certa che ogni cosa accaduta in queste ultime ore hanno portato a quello che poi è scattato tra noi due.

L'altra sera, dopo aver chiuso le tue pagine ormai sempre più piene  (che spero riescano a farmi compagnia ancora per un po' in questa mia strana avventura),  mi sono dedicata alla ricerca di un buon biglietto aereo per il ritorno a casa... manco già da 10 giorni,  e nonostante voglia restare con Tom fino al momento della sua partenza per Auckland, il 4 ottobre dovrò fare ritorno.
Qualche minuto più tardi Tom ha fatto  finalmente ritorno ed essendo ormai tardi siamo andati a cenare presso il ristorante dell'albergo. 

Sognando FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora