Finalmente soli... (parte 1)

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22 Settembre 2017

Caro diario,
ti dò il buongiorno, anche se tanto buono non è...
Sono nel panico più totale:
oggi è il compleanno di Tom ed io...
me ne sono completamente dimenticata!
Io, capisci?!
Come diamine è potuto succedere!?
Non gli ho fatto nessun regalo prima di partire e adesso non so nemmeno come rimediare...
Cosa posso inventarmi?
Non capisco come possa essere accaduto, ho sempre tenuto a mente questa data, sempre!
E invece quando mi ha chiesto di raggiungerlo a Praga ho proprio rimosso tutto...
Maledizione!

Devo assolutamente cogliere l'occasione di questa mezza giornata libera in cui fortunatamente lui è impegnato sul set.
Con una scusa (che tanto scusa non era viste le mie condizioni) gli ho detto che non mi sentivo ancora tanto bene e che questa mattina preferivo restare in albergo a riposare ancora un po'.
Siamo rimasti quindi che ci rivedremo direttamente ad ora di pranzo, ma tra poco uscirò a dare uno sguardo in città, con la speranza di trovare qualcosa di carino.
Il problema è che non so nemmeno cosa regalargli...
Non so se facendo qualcosa di più particolare possa essere "troppo" per lui o se invece qualsiasi cosa possa risultare banale...
Uffa, questa non ci voleva proprio!
Non siamo amici, ma nemmeno una coppia, o meglio una coppia dichiarata pubblicamente, visto che in privato...
dopo stanotte...
Oh cavolo!
Devo raccontarti cosa diavolo è successo ieri...

È successo un casino!
Tutto ha avuto inizio poco dopo il mio ultimo aggiornamento...
Terminate le riprese sono tornata con Tom in albergo e quando siamo andati alla reception per ritirare le chiavi della mia stanza (in cui non vedevo l'ora di potermi rintanare) è saltato fuori un problemino...
Problemino per me, ovviamente!
Ora ti spiego:
il signore della reception mentre stava per consegnarci le chiavi se ne esce allegramente ( mio punto di vista sarcastico ndr) con una sua osservazione personale in cui suggeriva che, avendo il biondo una stanza doppia, se volevamo potevamo anche rimanere insieme per il resto del mio soggiorno e che avrebbero potuto applicare un supplemento direttamente alla camera di Tom.

Ed è in quel preciso istante che sono morta...
Con la testa che mi scoppiava e la voglia di rilassarmi per qualche istante "da sola" Cristo Santo,
la sorpresa del receptionist era l'ultima cosa che volevo!!!
A quelle parole anche Tom aveva reagito quasi con sorpresa:
chi si aspettava una controproposta simile?
Ma naturalmente, dopo aver osservato il signore dietro al bancone in legno scuro intarsiato, ha detto che per lui non c'erano problemi e, rivolgendosi poi a me, con aria decisamente enigmatica per i miei gusti, ha risposto che a scegliere dovevo essere io!
Se ancora ripenso a quando con quella voce melodiosa ha detto

"For me there are no problems, what do you think?"

"For me there are no problems, what do you think?"

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