Sospirò appena.
Fu quasi impercettibile.Alessia contemplò la fantastica vista che caratterizzava le serate di maggio sul tetto della scuola. Un rosa azalea e un arancione salmone coloravano il cielo mozzafiato, che in quella particolare serata osservava estasiata. Appoggiata alla ringhiera c'era Katia e sotto, qualche metro più in là, sdraiata sul pavimento cementato c'era Chiara.
«Quando arriveranno Viola e la giocatrice?» sbuffò spazientita Katia con il solito sguardo seccato.
Chiara non si scomodò da sdraiata qual era, lasciando che rispondesse Alessia.
«Avevano detto "verso le sette sul tetto della scuola". Sono passati venti minuti pieni e non sono ancora arrivate. Altri venti minuti e io devo tornare a casa».
«Secondo voi di che si tratta stavolta?»
«Conoscendo Beatrice deve essere qualcosa di grosso per averci fatto incontrare... Spero in qualcosa di positivo» Chiara rispose fiduciosa all'inacidita Katia.
Subito dopo la porta che dava accesso al tetto si aprì e a raggiungerle furono le tanto attese Beatrice e Viola.
«Alleluia! Finalmente vi siete decise ad arrivare!» le accolse spazientita Katia.
«Ciao ragazze, perché tutto questo ritardo?» Alessia andò loro incontro lasciandosi la ringhiera verde abete alle spalle.
«Buona sera eh... Come mai ci avete fatto venire qua su e soprattutto perché così all'improvviso?» chiese curiosa anche Chiara.
«Ciao ragazze, scusate il ritardo ma abbiamo avuto qualche... ehm... impiccio, vero Bea?» salutò turbata la rossa voltandosi verso Beatrice.
Quest'ultima non rispose.
Ci fu un minuto di silenzio quando finalmente si decise a parlare.
«Ho fatto una cazzata» continuò a fissare in lontananza «ma non me ne pento per niente.»
«In che senso? Ti hanno sospesa?» formulò Chiara, la preoccupazione a fior di pelle.
«Bocciata?» chiese veloce Alessia.
«I tuoi ti hanno buttata fuori di casa?» ipotizzò insensibile Katia, sempre troppo impegnata nei suoi affari per sapere anche lontanamente qualcosa sulla situazione familiare dell'amica.
«No» le gelò Beatrice «Niente di tutto questo.»
«Se non ce lo dici tu, noi come facciamo a saperlo?» Alessia era troppo impaziente.
«Mi sono presa una cotta.» disse tutto d'un fiato, il tono di voce fermo e deciso.
Le altre la fissarono sbalordite e dopo ci fu una risata collettiva.
«Wow e chi sarebbe lo S-fortunato!?» Alessia si asciugò una lacrima divertita.
«E chi l'avrebbe mai detto?!» rise Katia.
Risero di nuovo tutte assieme, ma fu breve perché il volto di Viola iniziò ad ingrigire.
«Allora glielo dici o no?»Tutte ammutolirono incuriosite, nessuna comprese ancora bene la gravità del "mi sono presa una cotta" e il "ho fatto una cazzata" di Beatrice.
«Sapete la professoressa Malferrari?» iniziò Bea.
Annuirono all'unisono.
«Mi piace. E molto.»
A queste parole le ragazze non si sorpresero più di tanto, in fondo ne avevano passate di cotte e di crude insieme e una novità simile non era nulla di troppo strano.
«Ma quella sfigata di biologia?» sorrise sarcastica Katia.
«Tua sorella.» le inveì Bea stizzita e l'altra decise di starsene zitta.
«Va bene e allora? Non mi sembra così strano, no? Ve lo ricordate quando Chiara era così ubriaca che scambiò mio fratello Antonio, per sua madre? Quella sì che era una bella storia!» scoppiò in una fragorosa risata Alessia, seguita dalle altre.
«Oddio se me lo ricordo!!! Mamma mia... se penso a quando iniziò a chiedere ad Antonio se gli aveva comprato i tampax, mi pisciò addosso anche ora!» s'aggiunse anche Katia con il suo lato molto rude.
«Ehi ehi... Lo so che vi ho fatto morire dal ridere quella sera, ma in confronto a quello che hai fatto tu Alessia, alla festa di Melissa, la mia sbornia non vale nulla...» si difese Chiara.
Beatrice ruppe quel coro divertito con un "EHI" potente e le altre si chetarono subito.
«Ho scoperto che vive sopra al mio appartamento.»«Oh cacchio...» Viola rimase colpita, come ovviamente anche le altre, che adesso ascoltavano attentamente.
«Una settimana fa, quando pioveva, mi ha accompagnato a casa.. È stato il tragitto più... Ahhh non so come dirlo!» respirò grattandosi la nuca. «Quando siamo salite in macchina, io ero agitata... In più lei mi provocava con quel suo atteggiamento un po' timido, allora non ci ho visto più e appena siamo entrate nell'ascensore ho fatto una di quelle limonate che non mi scorderò mai...»
Katia che stava sorseggiando con calma la sua fanta, a quelle parole innaffiò con un getto tutta la terrazza.
Chiara mentre stava mordicchiandosi un unghia, rimase imbambolata a fissarla sconcertata.
Alessia e Viola la fissarono a bocca aperta, indecise se iniziare ad imprecare o gettarsi dal terrazzo per lo stupore. Ovviamente scelsero la prima.Alessia deglutì e chiese: «E dopo che te la sei slinguazzata... Cosa è successo?»
Ora erano tutte girate verso Beatrice, concentrate e ad orecchie aperte. Sembravano dei gufi con quegli occhi tondi, intente a fissare Bea.
«Eh eh eh, non mi è andata molto bene... Proprio non ho capito: all'inizio ha ricambiato il bacio, ma dopo un po' è arrossita e mi ha mollato uno schiaffo...»
Alessia sospirò.
«E io che speravo in un finale migliore, come una bella scopa-» ma Viola la interruppe.«Alessia sicuramente intendeva dire che la prof avrebbe proseguito, forse...» E la riempì di sottecchi interrogativi.
«No, no io intendevo dire proprio scopa-» ma un'altra fermò di nuovo Alessia prima che finisse la frase.
«Credo proprio che quella che avrebbe proseguito sarebbe stata Bea» ammise Chiara a braccia incrociate: la situazione era molto delicata, anche se adesso ci stavano ridacchiando sopra.
«Io non so cosa fare... Avrei potuto portarla di sopra, parlare un po'...» disse Bea.
Katia sorrise: «L'avresti portata su proprio proprio per parlare, eh... Non prendermi per il culo, dai.»
Viola s'avvicinò a Bea e l'abbraccio, piano piano tutte le si avvicinarono.«La nostra Bea non si darà per vinta per una sberla!» la spronò Viola.
«Già e poi secondo me ti è piaciuto il ceffone, birichina di una Bea!» Chiara diede uno scappellotto ad Alessia e le altre quasi quasi le avrebbero fatto un applauso.
«Ale, sei una cretina» ridacchiò Bea.
«Il bello inizia adesso! Domani escogiteremo un piano infallibile...» disse convintissima Chiara.
«Non ti abbattere, va bene?» l'appoggiò Katia.
Allora rimasero ferme in quell'abbraccio sincero, che solo gli amici veri ti sanno dare.
Bea sentiva le lacrime affacciarsi; dove avrebbe trovato altre amiche come quelle?/// Allora ragazzi belli✨
Innanzitutto,*prende fiato* ƪ(˘⌣˘)ʃ
🔥GRAZIE PER LE 700 LETTURE🔥
╰(*'O'*)╯*sclera, fa cadere il cellulare a terra perché è imbranata, controlla che lo schermo non sia rotto; NO MENOMALE*
No seriamente, grazie🌸🌸🌸・:*+.\(( °ω° ))/.:
Bye,Yv
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Finally US
Romance‼️ATTENZIONE, ALL'INTERNO DELLA STORIA SONO PRESENTI: -Relazioni amorose tra persone del medesimo sesso; 🏳️🌈 -Linguaggio volgare e/o esplicito; 🏴☠️ -Eventi o situazioni inadatti a un pubblico di minori. 🔞 SI PREGA QUINDI, i gentili lettori co...