1 giorno dopo il tentato suicidio.
«Barbara, non si può fare!»
«Non mi interessa, Carmine. Il consenso di una minorenne è l'ultima delle mie preoccupazioni.»
Un paio di scarpe tacco dodici rosso porpora saliva deciso i primi scalini di marmo della hall dell'hotel più in voga di tutta Amsterdam.
«Ma signora, non sarà un bene per lei... La farete soffrire... Ci ripensi, la prego...» l'uomo vicino all'accecante duo di tacchi, cercava di raggiungere la donna che gli stava dettando ordini, mentre lui faticava appesantito da tre enormi cappotti di pelliccia.
«Cosa credi voglia fare io? Rovinarle la vita? Non credo proprio. La mia decisione è questa e il tuo dovere è quello di rispettarla.»
«Signora, non potete chiedermi-»
«Ovvio che posso. Carmine, senza altre perdite di tempo: voglio una lista con le migliori famiglie di tutta l'Europa, solo quelle con figli maschi, doverosamente nubili. Mi raccomando i preferiti sono quelli con una certa presenza nel merchandising e nell'immobiliare. Ma sono anche ben accetti quelli con un bel capitale o eredità sulle spalle. Se hanno qualche anno di più non è rilevante, l'importante è che non superino i venticinque.»«Ma signora...»
«Hai ragione... Trenta.»
La scalinata finì e davanti ai due, si presentò un meraviglioso terrazzo decorato con fantasie marmoree sulle pareti, abbellito poi con qualsiasi tipo di fiore tendente al magenta, presenti all'interno di vasi in stile greco corinzio, dando all'ambiente un'aura più sfiziosa e delicata; più avanti tavoli con sedie d'oro deliziosamente accoppiati con cuscini e tovaglie di un rosso carminio. Un'armonia di oggetti e colori che si sposava perfettamente con la vista sulla città.
«Per quanto riguarda lei, un po' di sana noia le farà più che bene, dopotutto non esistono solo sorrisi e divertimento nella vita. Sto cercando solo il meglio per lei. Siamo d'accordo, Carmine?» quest'ultima sfoggiò uno sgargiante sorriso velenoso.
«Certo che sì, signora.» l'uomo chinò il capo in segno di resa.
•••
«Le avete inviato una mail o un fax, o qualsiasi cosa che possa avvisarla su quanto accaduto?»
«No, capo, rimedieremo subito.»
«Sarà meglio, coglione.»
«D'accordo, capo.»
«SMETTILA CON QUESTO "CAPO" E VAI A FARE IL TUO LAVORO FINCHÉ NE HAI ANCORA UNO!»
Il gracile neo impiegato scattò subito verso la sua postazione e riprese a digitare sul suo computer.
Massimo era isterico, collerico con tutti e perennemente in ansia per quanto successo il giorno prima.
Non gli era facile pensare che sua figlia fosse sul lastrico, tra l'incertezza di una morte nel sonno e la proiezione di una vita tra macchine e cavi ospedalieri; che fosse caduta in coma la si poteva considerare una fortuna, visti i possibili esiti.
Lui fece di tutto, cercò i migliori medici che l'Italia poteva fornirgli con i soldi.Ma i medici fecero quello che poterono.
... Chi è in coma non si sveglierà sicuramente con uno schiocco di dita.
Gli ricordarono che la salute e la felicità erano le uniche cose che il denaro non poteva comprare, come dargli torto?!
Era stato preso dell'accaduto così tanto, da aver rimandato tutti i meeting di lavoro. Era impossibile che Massimo potesse fare una cosa simile, mai nella sua carriera aveva spostato o eliminato le riunioni, per lui era una cosa nuova, per chi lo conosceva era nient'altro che una barzelletta.
"Il Barbieri che lascia il lavoro per motivi famigliari? Casomai il contrario!"
"Si certo, se Barbieri salta un giorno di lavoro, allora io sono Belen!"Voci tediose, opprimenti, ripetitive, logorroiche, infami ed egoiste rimbombavano tra i corridoi del suo ufficio. Cattiverie di qualsiasi tipo, ne aveva sentite così tante quando dava le spalle ai suoi impiegati.
La sua faccia di pietra, il carisma irresistibile, la parlantina elegante e piacevole erano state le sue armi fin dal principio, incluse ovviamente le varie lauree e competenze nel suo campo.Sì, era un egoista anche lui, un donnaiolo e un uomo bugiardo. Mai si era curato della moglie o delle figlie, l'importante era il lavoro, la scrivania, i soldi, il successo.
Quando si pensa che tutto possa andare nel verso giusto, ecco, è proprio lì che la vita distrugge ogni certezza.
Basta un soffio,
un attimo
e tutto finisce.Le gambe cedono, il cuore va in pezzi, lo stomaco pretende il digiuno.
"Tutti i nodi vengono al pettine".
Gli anni passati solo a migliorare la propria posizione, alla facciata della casa, agghindata con i lucernari all'ultimo grido e la porta in legno d'ebano, giardinetto puntellato di candide margherite, con irrigatore integrato...
A cosa serve tutto questo se le fondamenta sono fatte di legno marcio e cartone?Apparenza.
Massimo Barbieri ha buttato via anni di momenti gioiosi che avrebbe potuto trascorrere con le sue bambine, insomma concreta felicità, la vita vera, la poesia, l'amore, per cosa poi?
Il temporaneo appagamento dei complimenti, degli sguardi acidi che gli gridavano "ti odio perché sei meglio di me", la consapevolezza che era sulla buona strada per diventare un miliardario e un uomo che poteva godersi la vita dandosi alla lussuria e alla ricchezza.Sul serio valeva tutto questo sua figlia?
Le sue bambine erano davvero così insignificanti?
Due semplici bamboline che nient'altro servivano se non a dargli la sicurezza di una futura discendenza di sangue e un ottimo quadro della famigliola perfetta?
Che tristezza.
Che pena che fa un uomo come lui.
Quanta delusione può dimostrare una persona, quando scopre di non aver ottenuto ciò che ha sempre desiderato? Che erano sempre state tutte boccate d'aria fritta e nulla di realmente importante?
Ma per carità, non siamo crudeli quanto quella feccia ignorante e invidiosa che gli sottostava... Meglio di no.
Gli occhi di un uomo mostrano l'anima.
Sempre, non conta se sono coperti da uno sguardo scuro, da un velo di timidezza, dalla falsa indifferenza.
Ma quando ci si avvicina, l'anima la si vede fare capolino da dietro le pupille, eccola là, vergognosa di mostrarsi, mentre un istante dopo è scomparsa, non la si vede più.
Però ormai è fatta, l'hai vista, hai compreso almeno un po' chi hai davanti.
Se non l'hai già capito completamente.Ora tutta l'anima di Massimo era scappata fuori collerica, in un mare di lacrime e rimorsi.
Massimo era amareggiato, pentito.
La colpa era in parte sua e della sue ex moglie, se Bea era ridotta a un ammasso di ossa rotte e tubi di plastica.Ma sul latte versato, non si piange.
E quest'uomo lo stava imparando a proprie spese.
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Finally US
Romance‼️ATTENZIONE, ALL'INTERNO DELLA STORIA SONO PRESENTI: -Relazioni amorose tra persone del medesimo sesso; 🏳️🌈 -Linguaggio volgare e/o esplicito; 🏴☠️ -Eventi o situazioni inadatti a un pubblico di minori. 🔞 SI PREGA QUINDI, i gentili lettori co...