Amo un idiota.

Cazzo.

Oh fra. Disse Antonio.

C'era un momento di imbarazzo tra noi due.

Non devi prende l'auto?

Cazzo si! rispose Antonio.

Ci salutò e se ne andò.

Michè dobbiamo anda pure noi. Mi disse Camilla.

Bella Andrè, noi andiamo.

Ciao! Salutò Andrea.

Bella. Fecimo in coro io Camilla e Rita.

Nel frattempo che arrivammo a casa, raccontai tutto a Camilla e Rita.

COSA? esclamarono ad alta voce entrambe.

Stava per baciarti?

Si, ma poi è arrivato Matteo. Fanculo. Dissi.

Mannaggia Matteo! urlò Camilla.

Rita si limitò dare ragione a Camilla.

Vabbe ragà io sono arrivata a casa, Bella. Dissi.

Bella. Dissero entrambe.

Entro a casa, vado a mettermi comoda e vado a cena.

Finita la cena, vado nella mia camera. Aspetto le 22:00 per fumare una sigaretta fuori dalla finestra, come sempre. Nel frattempo leggo un libro. Mi accorgo che erano le 22:05. Vabbe fumiamoci sta sigaretta.

Avevo finito di fumare e avevo buttato la sigaretta fuori dalla finestra. All'improvviso indovinate chi entra? Mio padre. Che sente la puzza di fumo, vede l'accendino e corre a chiamare mamma. In quei secondi prendo subito il pacchetto di sigarette e lo nascondo dentro un baule vicino alla finestra. Entra mamma urlando:

Cosa stai facendo! con tono arrabiato.

Stavi fumando. Sei una delusione. Seguita dai commenti di papà.

Scordati tutto ora.

Perfetto, pensai.

Dove le hai messe le sigarette?!Mi disse.

Non ce l'ho. risposi. Io non fumo, qualche volta, quando me ne regalano una.

Esce dalla stanza sbattendo la porta.

Wow, menomale che  avevo nascosto il pacchetto di sigarette.

Ora la fiducia di mamma e papà l'ho persa.

Chiamai subito le mie amiche per essere consolata. Erano più agitate di me.