Un altro giorno di scuola, non vedo l'ora di vedere Antonio. Sull'auto racconto tutto ad Andrea.
Andrea: Non ci posso credere.
Io: Tu è!
Andrea: Nicolò dov'è?
Io: Entra in seconda ora, lo ha chiesto anche a me, ma non mi andava.
Andrea: Certo, non ti andava. Tu vuoi vedere Antonio!
Io: E con questo?
Andrea: Sei fidanzara con Nicolò!
Io: A volte me ne scordo.
Andrea: Michela, lo ami veramenre Nicolò?
Io: Si che lo amo, ma provo qualcosa di forte anche per Antonio.
Andrea: Stai nella merda!
Io: lo so.
*Arrivati*
Io: Andrea eccolo! Antonio!
Andrea: Calmati, fai l'indifferente.
Io: Giusto, giusto.
Abbasso la testa, ad un certo punto la rialzo e vedo che Antonio non mi nota, usa il telefono. Che nervi. La giornata a scuola non è stata per niente emozionante, non è successo nulla. Il pomeriggio mi chiama Martina.
Martina: Michela devo uscire con un ragazzo aiutami!
Io: Come ti vesti?
Martina: Pensavo di mettermi...
Io: Sò cosa ti vuoi mettere! Non ti permettere a metterti quei leggins con i fiori! Fanno pena.
Martina: Scusa...Dice scherzando.
Io: Vieni a casa, ti presto qualcosa io, chiamo anche le altre, così ti aggiustiamo.
Martina: Arrivo.
Nel frattempo chiamo le altre, dopo cinaue minuti sono tutte qui.
Io: Allora, chi è questo ragazzo?
Martina: Si chiama Marco, ha gli occhi grigi, i capelli biondi ed un fisico, non dico stupendo, ma carino, ed è dolce.
Andrea: Oggi lo vedremo!
Martina: Va bene!
Io: Vediamo che ti puoi mettere...
Apro l'armadio, rimango 2 minuti ferma a guardare. Poi opto per dei jeans chiari, tanto io non li indosso, per un top bianco, una specie di camicia di seta celeste, a Martina le sta bene il celeste, infine le scarpe sue, nike bianche.
Io: Perfetto. Passiamo al trucco.
Andrea: Ci penso io!
Io: l'eyeliner fallo mettere a Rita!
Rita: Io lo metto bene!
Andrea: Va bene, il resto io.
Andrea le mette un filo di fondotinta e le passa la cipria, poi Rita passa l'eyeliner. Martina ha dei lunghi capelli castani, quindi li piastriamo. Finito tutto, prendiamo ognuna la propria borsa e usciamo. Arriviamo nel posto in cui si dovevano incontrare, arriva Marco. Era carino. Lì lasciamo da soli e andiamo per fatti nostri. Camminando vedo Nicolò, stavo correndo da lui, a un certo punto mi blocco. Stava facendo a botte con Antonio. Corro a passo velto verso di loro.
Io: Ma cosa vi salta il mente? Dico urlando.
Nicolò: Sai com'è, a questo gli piace la MIA ragazza. Sottolinea mia.
Io: Per questa sciocchezza? Dico guardando Antonio.
Antonio: Si. Risponde come fanno i bambini quando la mamma li rimprovera.
Io: Guarda cosa ti sei fatto Nicolò...Dico mentre indico una ferita che aveva un pò più sopra delle sopracciglia.
Nicolò: Mica l'ho fatto io, è stato il signorino qui presente.
Io: Beh, guarda cosa gli hai fatto tu! Ha un occhio nero.
Antonio rimaneva in silenzio. Anche le mie amiche, rinanevano lì a guardare. *Mi avvicino ad Antonio*
Io: Ti posso parlare?
Antonio: Se a lui non da fastidio. Risponde con tono strafottente.
Nicolò: Fate pure.
Prendo il braccio di Antonio e ci andiamo a sedere in una panchina lì vicino.
Io: Chi ha cominciato?
Antonio: Io.
Io: Perché?
Antonio: Avevo perso il controllo.
Io: Sono fidanzata con lui Antò!
Antonio: Non lo dire, fa male.
Io: Scusa... dico alzandomi. Ma ora sto con lui, ciao Antonio...
Cammino verso le mie amiche senza girarmi, stavo per piangere. Non saluto neanche Nicolò, volevo andare a casa.
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Amo un idiota.
RomanceQuesto libro parla di Michela, una ragazza di 15 anni che in un giorno qualsiasi a scuola incontra un ragazzo, di cui si innamorerà perdutamente. Questo ragazzo si chiama Antonio. Ma oltre ad Antonio ci andrà di mezzo anche un altro ragazzo, Nicolò.