Si parte!

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Suonò la sveglia, erano le 7:00. Questa volta non mi alzai stordita, ma felice ed emozionata. Vado subito a farmi una doccia, mi vesto, mi trucco e vado subito da mamma per farmi accomoagnare alla stazione dei treni.

Mamma, andiamo!

Lei annui.

Presi le valigie e le misi in macchina. Pesavano. Arrivata alla stazione salutai mamma e raggiunsi i miei amici, mancava solo Andrea, tipico. Appena mamma se ne andò, baciai Nicolò, ero felice di vederlo, aveva le lentiggini, le amo. Da lontano si vedeva Andrea, aveva si e no 4 valigie.

Ehi, ti sei scordata il tetto. Disse Matteo.

Simpatico. Rispose Andrea.

Salimmo sul treno, io mi misi comoda allungata su Nicolò, appena gli altri si sedettero il treno partì, ci volevano 4 ore. Cominciai a fissare Davide, non la finiva di guardare Andrea, come biasimarlo, si vede che le piace e ad Andrea piace lui. Poi guardai Camilla, era tutta timida vicino a Metteo. Camilla non si piace, ma è bellissima. Poi guardai Rita, era tutta felice vicino a Massimiliano. Infine guardai Nicolò, gli morsi il braccio per attirare la sua attenzione e lui ricambiò abbracciandomi. Passai tutto il tempo a guardare i miei amici mentre ascoltavo la musica.  Mancava mezz'ora, ora mi stavo annoiando. Cominciai a lanciare pezzetti di carta in faccia a Matteo, mi stavo divertento, soprattutto a cercare di centrare il suo naso. Poi li lanciai ad Andrea, ma andarono a finire sui capelli di Davide, scoppiai in una risata facendo rigirare tutto il treno.

Io: AHAHAHAHAHAHAAHAHAH

Davide: Stronza

Io: silenzio.

Fece una risatina. Dopo 5 minuti eravamo arrivati, scendiamo dal treno e prendiamo l'autobus che ci porta all'albergo.

Amo un idiota.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora