I will always love you.

154 4 1
                                    

Sbaam. Interrogazione di diritto, non so nulla.

Io: Andrè aiutami!

Andrea: Fammi prendere il libro.

Ero nel panico, non potevo permettermi di prendere un altro due, già ero nervosa per conto mio, perché la classe di Nicolò, quindi anche Antonio, entravano in seconda ora e io volevo vederli.

Prof: De blasis, sveglia!

Io: Scusi prof.

Prof: Cominciamo l'interrogazione.

Quella fottuta interrogazione non finiva più, fortunatamente ho preso una sufficienza, grazie ad Andrea.

*Suona la seconda ora*

Dato che c'era il professore di cucina, molto severo, non ci alzammo dai nostri posti. Ci portò in cucina, per 3 ore, quindi non potevamo fare ricreazione. Oggi non è destino che incontri quei due, vabbè li vedo sull'auto. Dopo aver passato tre ore a cucinare era arrivata l'ora di prendere l'auto, finalmente.

Andrea: Io vado su alla questura a occupare i posti con Davide, tu scendi con Nicolò.

Io: Okkay.

La questura è una fermata dell'autobus che sta prima della fermata della nostra scuola, alla fermata sotto alla scuola è pieno di persone quindi è più facile prendere i posti alla questura.

Nicolò: Ehi Mi disse baciandomi la guancia.

Io: Ehi.

Era stato abbastanza silenzioso, poi arrivammo alla fermata, dove c'erano Antonio e Matteo, andammo vicino a loro. Antonio stava seduto sul gradino, mentre io e Nicolò stavamo alla sua sinistra, in piedi. Nicolò mi cominciò a baciare, ma si capiva che lo faceva solo per dispetto ad Antonio, quindi io cercai di allontanarmi da lui. Ad un certo punto si fermò e mi disse "Ti amo", lo disse a voce bassa, ma non così bassa da non farsi sentire da Antonio, che abbassò la testa.

Io: Nicolò ti devo parlare.

Lo portai lontano da Antonio e Matteo.

Io: Ma cosa stai facendo?

Nicolò: Che intendi?

Io: Stai facendo un dispetto ad Antonio.

Nicolò: Scusa, è più forte di me.

Non gli risposi e andai al posto di prima.

Matteo: Su frà...

Appena tornai lì vidi Matteo che consolava Antonio. Stava piangendo. È così dolce e indifeso quando piange. Non riuscivo a vederlo così, allora mi andai a sedere vicino a lui, non mi importava di Nicolò.

Io: Ehi, che hai?

Antonio: Non sopporto vederti con lui.

Non sapevo cosa dire e lo abbracciai. In quel momento sentì qualcosa che con Nicolò non provavo, mi sentivo... protetta.

Nicolò: Michela, si vede.

Io: Si vede cosa? Dissi staccandomi da Antonio.

Nicolò: Provi qualcosa di grande per lui.

Arrossiì. Non sapevo cosa dire.

Nicolò: Antonio, è tua.

Antonio si girò verso di me, stava per urlare dalla felicità.

Io: Che significa?

Nicolò: Che puoi stare con lui, siete entrambi innamorati, anche io ti amo, ma non quanto vi amate voi.

Abbracciai anche Nicolò.

Nicolò: Puoi darmi un ultimo bacio?

Lo baciai.

Subito dopo averlo baciato arrivò l'auto, salimmo, io mi sedetti vicino ad Antonio.

*A metà viaggio.*

Antonio: Voglio baciarti.

Io: Non davanti a Nicolò.

Antonio: Va bene, oggi vieni a casa mia? Voglio stare da solo con te, per una volta.

Io: Certo.

*A casa*

Era ora di prepararmi per andare da Antonio, avevo passato tutto il tempo a raccontare ogni cosa alle mie amiche che si era fatto tardi. Ci misi un'ora a prepararmi ma arrivai puntuale a casa di Antonio.

Antonio: Ehi

Io: Ehi

Antonio: Vieni con me.

Entrammo nella sua camera, appena entrai vidi sul letto una maglia che desideravo tanto, ma era troppo costosa.

Antonio: Vedo che già l'hai vista, è tua.

Io: MIA?

Antonio: Di chi senno!

Io: Ti amo! Gli dissi mentre gli saltai sopra, mi tenne in braccio e mi baciò. Il bacio si fece sempre più passionale e poi mi sussurò, avvicinandosi piano piano all'orecchio "Ora sei mia."

Io mi avvicinai piano piano al suo orecchio e gli sussurrai "Ora sei mio."

Continuò a baciarmi, poi mi mise delicatamente sul letto, mi piaceva tutto ciò. Metre lui mi baciava io mi levai le scarpe con i piedi, lui fece la stessa cosa, poi mi levò la maglia, poi se la levò lui, che spettacolo. Cominciò a baciarmi tutta, fino alla cintura dei jeans, per una volta li portavo, me li sfilò. Se lì sfilò anche lui e rimase con i boxer, poi si tolse anche quelli, i miei slip già non c'erano più. Cominciammo a fare l'amore, tutto era perfetto, era lui ciò di cui avevo bisogno.

Amo un idiota.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora