Si torna a a casa.

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Dopo 10 giorni si torna a casa, ci siamo divertiti molto, tranne gli ultimi tre giorni. Durante il viaggio parlammo di tutto ciò, e di quello che doveva dire Camilla ai suoi genitori, alla fine ha detto che ci pensava lei. Matteo era sempre più preoccupato, lui aveva 17 anni, Camilla 16, sono troppo giovani, troppo. Arrivati ad Avezzano tornammo ognuno alle proprie case e avevamo detto a Camilla di avvisarci, qualsiasi cosa sarebbe successa.

*A casa*

Io:mamma sono tornata!

Mamma: Bentornata! Ti sei divertita?

Io: tantissimo

Non potevo dire nulla su Camilla perché mia madre queste cose le odia, dato che anche a lei è successo.

Io: vado nella mia camera a sistemare tutto.

Mamma: va bene.

Sistemai tutto, dopo un ora chiama Camilla.

Camilla: I miei genitori si sono arrabbiati molto, hanno detto che non posso abortire e devo tenere il bambino.

Io: ora si sono calmati?

Camilla: si, tanto non ci possono fare più niente.

Io: giusto, dillo anche alle altre.

Camilla: certo

io: ciao Camì ci vediamo domani!

Camilla: ciao!

*Torno in salotto*

Mamma: che è successo a Camilla?

Io: niente, cose nostre

Mamma: okkay

Menomale. Pensai.

Tra 2 giorni ricomincia la scuola, al pensiero mi era tornato in mente Antonio. Questi giorni non l'ho pensato per niente, nonostante tutto ho ancora le idee confuse. Rivederlo a scuola mi farà capire qualcosa, o almeno spero. Il bello è che ci sono entrambi a scuola, Nicolò e Antonio. Chissà come è andata ad Antonio con l'altra ragazza? Pensai.

Vabbè, non sono affari miei. Vado a dormire, domani devo svegliarmi presto e stare tutto il giorno a Roma, per una visita che deve fare mamma.

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