Sempre il sole sorgerà

L'inferno è tornato

La mattina seguente, la situazione sembrava essere un pochino migliorata, di Veronica non c'era più traccia, ma forse anche i ragazzi non si sentivano pronti a cercarla, forse si erano resi conto che alla fine c'era troppa distanza e differenza fra loro.

La giornata stava procedendo nel migliore dei modi, era tutto tranquillo, forse troppo tranquillo, non c'era presenza ne di Polizia, ne di Agenti, ne di Paolo.
Anche i ragazzi si sentivano stranamente sereni e tranquilli, non si sentivano di avere un peso addosso... Un peso che nel giro di poco si sarebbe presentato... Presentato in una maniera raccapricciante.

I ragazzi avevano deciso di sistemarsi per la giornata in una zona del parco un po' più nascosta rispetto alle altre, un luogo che non era proprio facile da raggiungere, ma che dava tanta tranquillità.

Swami << Oggi è una giornata davvero fantastica>>
Daniel << È vero, si sta davvero bene, e questo tempo non fa che migliorare i nostri umori>>
Leo << Gia, mi serviva una giornata di stacco da tutto quanto>>
Dimitri << Anche da me?!>>
Raffa << Piccioncini non iniziate... Piuttosto, tesoro stai bene?!>> in riferimento a Serena
Sere << C-come?!>>
Leo << Sere stai bene?!>>
Swami << Sei pallida...>>
Sere << C-credo che n-non dovremmo s-stare qui>>
Dimitri << Perché scusa?!>>
Daniel << Che hai?!>>
Sere << Ho un b-brutto bruttissimo presentimento...>>
Raffa << Tesoro... Cerca di stare calma, vieni qui>>

Ma in quel momento in lontananza un rumore forte, squarciò la quiete e la tranquillità del momento, il cielo si stava annuvolando pericolosamente e in poco tempo una pioggia fitta e veloce iniziò a scendere. I ragazzi corsero il più veloce possibile per trovare un riparo, ma in quel momento l'unico luogo disponibili era... Era... La famosa casa abbandonata

Leo << Oh santa pazienza... Sono fradicio, mi ero appena messo questa maglia nuova>>
Swami << È strano però... Il meteo metteva bello>>
Dimitri << Capita che ci si sbagli... Piuttosto sicuri di voler stare qui?!>>
Raffa << Già non è proprio il massimo>>
Daniel << Ormai la conosciamo non dobbiamo temere nulla>>

Ma poco dopo, la stanza iniziò a riempirsi di una strana nebbiolina verde, si stava espandendo un po' in tutte le stanze.

Daniel << Che... Che... Roba... è>> faticando a respirare
Sere << Oh... Ragazzi... Non... Dovete...>> ma tutti e 6 crollarono a terra svenuti in quel momento, quella nebbiolina era niente meno che un grande sonnifero, piano piano dall'ombra due persone, incappucciate di nero, senza la possibilità di vedere faccia o testa iniziarono a trascinarli fuori, caricandoli sopra ad un furgoncino di nascosto da tutti quanti.

Swami << D-dove sono...>>
Leo << Quando sono arrivato a casa mia?!>>
Raffa << C'è qualcosa che non mi quadra>>
Dimitri << Ragazzi... Dove siete?!>>
Daniel << Che posto è mai questo>>
Sere << N-non p-può d-davvero e-essere>>

Le luci improvvisamente si accesero meglio, davanti ad i 6 ragazzi si trovavano le loro camere da letto, ma non erano le loro reali camere, erano delle imitazioni, imitazioni ricreate in un altro luogo, luogo di cui nessun sapeva l'esistenza. Poco dopo apparve davanti ad ogni singola parete un videomessaggio... Un videomessaggio però ricoperto da una maschera scura.

"Seguite le istruzioni che tra poco vi verranno affidate... Ad ogni suono di campana siete liberi di uscire seguendo il percorso illuminato, ad ogni due ritocchi dovrete ritornare immediatamente nelle proprie stanze... Chi non seguirà tali regole, sarà punito... Una punizione che nessuno vorrebbe sapere..."

Ecco apparire le varie istruzioni, per prima cosa ognuno doveva vestirsi con la roba che avevano lasciato nelle diverse stanze, successivamente avrebbero dovuto seguire un percorso, un percorso che li portava davanti ad un atrio... Un atrio che purtroppo ognuno di loro conosceva fin troppo bene...

Dimitri << Oh mio Dio... Ragazzi, Piccolo... State tutti bene>>

Nessuno in quel momento era in grado di emettere un sospiro, un respiro, un fiato, un qualcosa che li potesse far ragionare su quello che stava accadendo.

Sere << I-io... L-lo s-sapevo...>>
Raffa << No tesoro calmati>> mentre correva ad abbracciarla
Sere << Non dirmi di calmarmi!!!! Nulla andrà bene!!! Ormai è finita!!!>> aveva iniziato ad urlare, non sembrava la stessa Serena di una volta, la ragazza dolce e tranquilla, quella solare e spensierata, timida e anche paurosa. Sembrava che qualcosa o meglio ancora qualcuno l'avesse portata in quella situazione.

Poco dopo in tutto l'atrio partì un suono terribile, segno che sarebbero dovuti rientrare nelle proprie stanze. Ma Serena al contrario iniziò a correre verso la porta, forse la probabile uscita da quel luogo, da quell'incubo perché ora più che mai stavano vivendo un vero incubo.

Swami << Che le è preso?!>>
Leo << Fermiamola prima che faccia qualcosa>>

Ma era troppo tardi, come un uragano, Serena si era scagliata contro la porta e meno che un minuto ecco una scarica elettrica colpirla profondamente facendola crollare a terra priva di sensi

Raffa << SERENA!!!!!>>
Daniel << Nooo!!!! Ehi respira ti prego>>
Swami << Che possiamo fare?!>>

Ma ora più che mai non c'erano soluzioni, nessuno riusciva a ragionare più in maniera sana ma soprattutto reale, non sapevano se ciò che stava accadendo era reale o finto.
Improvvisamente però, Serena era sparita, erano bastati un attimo di sconforto e assenza per permettere di perdere quella ragazza.

Leo << Io non ci sto capendo davvero più nulla!!! Che sta accadendo... Solo poche ore fa eravamo sereni e spensierati ed improvvisamente ci ritroviamo qui dentro... Io non capisco>>
Raffa << Non c'è nulla da capire!!! Siamo di nuovo in trappola... Tutti quanti... E forse non siamo mai stati davvero liberi>>
Daniel << Raffa non puoi dire così... Non devi commiserarti in questa maniera>>
Raffa << Il mio nome è Raffaella!!! Non voglio nessun diminutivo o quant'altro... E comunque non mi sto commiserando... Sto solo dicendo la verità... Credete che saremo davvero liberi... Non vi rendete davvero conto che non siamo mai cambiati, che il passato non ci ha mai abbandonato, che è sempre stato presente... E forse abbiamo solo cercato di nasconderlo... Non siamo eroi... Siamo solo marionette>>