Sempre il sole sorgerà

Affrontare le proprie paure (2 parte)

Nella stanza Michele e Leonardo erano l'uno di fronte all'altro, con un unica differenza, Michele aveva ancora a portata di mano la pistola calibro 9.

Leo << Che cosa vuoi ora?! Soprattutto da me... Non ti basta tutto quello che mi hai fatto...>>
Michele << Tutto quello che ti ho fatto!!! IO NON TI HO MAI FATTO NULLA!!! E quello che voglio fare, lo faccio in modo che tutti quanti possano capire cosa stia a significare il vero dolore>>
Leo << Di quale dolore parli?! Michele che stai dicendo?! Penso che tra i due quello più a rischio sia io, quello che sta "perdendo" sono io, quello che sta "rischiando la vita" sono sempre io>>
Michele << Questo detesto di te!!! Il fatto che ti devi sempre far commiserare quando sei pieno di persone intorno... Che cosa mi è rimasto a me?! Pensi che sia facile?! Quando ti ritrovi in una situazione famigliare difficile, non hai amici, perdi una delle persone più importanti e quella che "ami" in realtà è quella che vuoi distruggere?! Non credere tanto di fare la vittima... Perché non lo sei per nulla...>>
Leo << Che COSA?!>>

Nella stanza gialla nel frattempo Serena si era seduta davanti al monitor

Sere << È giunto il momento>>

" Mi chiamo Sebastiano Altieri... Sono nato a Cattolica, 11 Settembre 1995... La mia vita.... Le mie passioni... I miei dubbi... I miei drammi... Di chi mi fido?!... Di chi non mi fido?!... Chi amo?!... Che cos'è l'amore?!..."

Sere << Tutto questo l'abbiamo già rivisto, sono informazioni e descrizioni che già conoscevamo...>>

"Ora ho la possibilità di parlare... Serena, se mi stai guardando, ti chiedo scusa per tutto ciò che è successo... Non avrei mai e dico mai voluto arrivare a questo... Ho sbagliato... Ti ho tradito e distrutta nel momento peggiore della tua vita... Non è stato Jake di sua spontanea volontà a lasciarti... Ho fatto in modo che questo accadesse... Ma non ero in me... So che mi odierai a vita, ma tranquilla perché tra poco non ci sarò più... Tra poco tutte le mie stronzate saranno terminate... Tra poco giunge la mia fine... Per sempre..."

Sere << N-non... No.... No... N-non.... P-può e-essere.... P-perché.... I-io... D-devo t-terminare q-qui...>>

Nella stanza viola nel frattempo,

Daniel << Non capisco... Perché tutte queste foto...>>
Raffa << Daniel, guarda dietro ad ogni foto ci sono delle date...>>
Daniel << Non sono date... Sono coordinate...>>
Raffa << Aspetta... Ci sono anche dei biglietti... S-sono m-messaggi a-anonimi...>>
Daniel << Anche loro erano vittime... Ogni persona di Cattolica rischiava di essere vittima di questo pazzo...>>
Raffa << Credo che queste coordinate facciano riferimento a questo posto...>>

"Brutto errore a ficcanasare.... Dovevate essere più furbi..."

Veronica << Che significa?!>>
Swami << Veronica come vado avanti... Chiede delle coordinate...>>
Dimitri << Non può essere>>
Veronica << È tremendamente bravo... Migliore di tutti... Questo sistema è impossibile da Hackerare...>>

"Ora avrete la mia di scelta... Scelte sbagliate portano a decisioni sbagliate..."

Improvvisamente in tutte le stanze un fumo verde iniziò a espandersi molto velocemente, senza lasciare scampo... Tutti i ragazzi anche se insieme o da soli stavano crollando ormai a terra... Svenuti... Per ora... ma come sarebbe proseguito....

Nel frattempo

Paolo << Vincenzo smettila... Ti devi fermare... Tutto questo ti si ritorcerà contro...>>
Vincenzo << Mi stai davvero stancando...>>

Leo << Perché non si sente più nulla... Che sta succedendo?!>>
Michele << Vincenzo sta continuando con il suo piano... Ormai non avete scampo... Gli altri staranno per crollare e tra poco tu farai la stessa fine...>> iniziando a puntargli la pistola contro il petto e bloccandolo al muro
Michele << Mi... Dispiace... Ma non mi lasci altra scelta...>>
Leo << C'è s-sempre un'altra s-scelta... P-posso a-aiutarti... A-almeno p-proviamoci...>>
Michele << T-tu non c-capisci...>>

Stava per premere il grilletto... Ma in quel momento... Lo fece cadere a terra e successivamente anche lui crollò, crollò in un pianto liberatorio, fatto di singhiozzi, di lacrime vere, di parole non dette e ansie tenute dentro. Leonardo ora più che mai non si sentiva in pericolo, anzi stava soffrendo anche lui, aveva sempre visto Michele come il bullo e il fortunato della situazione, il fratellastro che gli aveva tolto tutto... Ma forse la situazione era diversa... Fece una cosa inaspettata, non gli interessava sapere quale sarebbe stata la sua fine, si avvicinò a Michele e lo abbracciò forte, stretto a sé e più lo abbracciava più lui si scioglieva...

Michele << P-perché L-lo s-stai f-facendo... N-non m-me lo m-merito...>>
Leo << Tutti abbiamo diritto ad una seconda possibilità... Michele se ti fidi di me... Posso aiutarti e farò in modo che non ti accada nulla... Ma ho bisogno che mi dici come stanno davvero le cose...>>
Michele << O-ok..>>

" Quando Vincenzo mi raccontò come era morto Sebastiano dando la colpa a voi non ci ho più visto, lui ha alimentato anche la situazione tragica e i litigi che ogni giorno avvenivano a casa... Tu magari eri invidioso perché tuo padre era con noi... Ma credimi la situazione non era idilliaca anzi era davvero un casino... Non riuscivo ad andare avanti... Il problema è che invece che ricevere aiuto da qualcuno sono tornato da lui... E lui ha sempre più caricato la dose per creare questo odio... Ogni volta mi dava sempre qualcosa di più forte di migliore da fare in modo da distruggervi completamente..."

Leo << In che senso "dose"?!>>
Michele << Le pastiglie... Quelle di Sebastiano... Di Daniel... Di Serena... Sono niente meno che droghe preparate appositamente da lui... Ti fanno perdere la ragione e la testa... E subito dopo sei sotto il suo controllo... E non puoi uscirne...>>
Leo << Non posso crederci...>>
Michele << Quelle fondamentalmente sono le sue "ragioni di vita", senza quelle non va avanti... È più debole...>>
Leo << Sai dove si trovano?!>>
Michele << Si... Perché?!>>
Leo << Ho un piano... Ma ti devi fidare di me... Farò in modo che tutti quanti possiamo uscire da qui, e che ognuno si prenda quello che si merita... Ci stai?!>>
Michele << Mi fido di te>>

Così tenendosi per mano, uscirono di soppiatto dalla stanza verso la base dove conteneva le pasticche che si sarebbe poi presentato anche come luogo più profondo. Più che mai entrambi si sentivano sicuri l'uno di fianco all'altro di affrontare questa situazione insieme.