Capitolo 4

734 26 5
                                    

I giorni d'estate passano come niente. La pacchia è quasi finita e ancora non riesco a credere di aver accettato di iscrivermi all'Università. Fra una settimana io e Zoe ci trasferiremo in una delle stanze del campus e Austin in un appartamento non molto lontano da noi per ricominciare a studiare. Ma chi me lo ha fatto fare? Giusto, sono io la cretina che da sola ha deciso ciò.

Comunque sia, l'estate è volata. Sembra ieri che son arrivata invece sono già passati quasi tre mesi. Mesi che ho passato facendo la terza in comodo tra l'altro. Non che Austin e Zoe passassero tutto il tempo a baciarsi o a perdersi in smancerie varie quando ero con loro, ma comunque era strano. Mi sento sempre di troppo quando sono con loro due. Penso capiti a tutti.

Ebbene sì, l'amore non ha bussato alla mia porta, non ancora, ma sto bene anche da sola. Okay, non è vero. Voglio anche io trovare qualcuno come il ragazzo della mia migliore amica. Qualcuno che mi coccoli, mi vizi e mi protegga. Qualcuno che mi faccia infuriare ma che mi ami alla follia. O anche solo qualcuno che mi faccia ridere fino ad avere il mal di pancia. Chiamatelo fato, destino, coincidenza o come diavolo volete ma è grazie a lui che sono inciampata su un non so che cosa davanti a mezzo parco e un ragazzo dal sorriso gentile mi ha aiutata ad alzarmi chiedendendomi come stavo e boom mi sono innamorata. Ovviamente sto scherzando. Beh non del tutto. Sono davvero caduta davanti a tutti, ma mi dispiace informarvi che nessun principe azzuro è arrivato sul suo cavallo bianco per salvarmi anzi stavano ridendo tutti. Non vi dico quanto imbarazzante è stato perché penso riusciate ad immaginarlo anche da soli. La vita non è un film quindi è meglio non prendersela quando il finale non è come ce lo si aspettava. Fidatevi è una filosofia di vita molto utile. Ma torniamo a noi, sono tranquillamente distesa a letto a godermi la beatitudine del dolce far niente quando... "CASSANDRA, apri questa maledettissima porta!" le urla di Zoe disturbano la mia tranquillità.

"Arrivo, arrivo!" urlo di rimando alzandomi dal letto stile bradipo appena sveglio e trascino i piedi verso la porta "Che c'è?" chiedo guardando, la pazza furiosa che in questo momento si trova davanti a me.

"Che c'è? E me lo chiedi pure?" chiede lei irritata, anzi furiosa.

"Ehm sì?!" azzardo.

"Sai almeno che giorno è oggi?" chiede fissandomi con gli occhi quasi fuori dalle orbite e le mani sui fianchi. Comincio ad avere paura. Aspettate, che giorno è? Il suo compleanno? No, impossibile. Il compleanno di Austin?

"Cassandra dimmi che non te lo sei dimenticata, ti prego!" dice portandosi le mani alle tempie e massaggiandosele.

"Ma certo che lo so, adesso vado a fargli gli auguri..." dico e mi avvio verso la camera di Austin. Dev'essere il suo di compleanno, non avrei altre spiegazioni altrimenti.

"Cassie, dove vai?" chiede Zoe cercando di non ridere.

"A fare gli auguri a Austin?" azzardo e lei scuote la testa ridendo "Allora a suo padre?" scuote la testa di nuovo "...Sua madre? La nonna? Il gatto? Okay, mi arrendo. Di chi è il compleanno?" chiedo guardando la mia migliore amica piegata in due dalle risate.

"Non è il compleanno di nessuno...è Domenica oggi!" dice come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

"Continuo a non capire!" dico alla fine, confusa.

"Domani è Lunedì..." continua lei "Sì e dopo domani è Martedì, li conosco i giorni della settimana. Non serve che me li ricordi!" dico e lei continua a ridere. Ma questa s'è fatta di qualcosa stamattina.

"Miss simpatia, domani è Lunedì 1 Settembre!" dice.

"Sì, lo so...no, aspetta CHE COSA? Non può essere manca una settimana!" dico e torno in camera per prendere il cellulare. Sblocco lo schermo e...si, cazzo è proprio il 31 Agosto oggi.

"Non ridere tu! Aiutami con le valigie!" dico alla mia migliore amica che se ne sta attaccata alla porta a ridere come una matta.

"Non è affatto divertente!" dico mentre butto nella valigia vestiti alla rinfusa.

"Per me lo è, non sai quanto anche!" dice scompisciandosi dalle risa.

"Aiutami invece di farti beffe di me!" dico saettando per la camera. Non può essere già Settembre, mancava una settimana. Non è possibile la scuola comincia già domani e io non sono ancora mentalmente pronta.

"Smettila di ridere!" urlo alla fine stanca delle sue risate. Ma lei continua. Che fastidio!

Toc toc! Sento bussare alla mia porta e vado ad aprire "Ehi, come stanno le mie ragazze preferite?" chiede Austin entrando in camera dopo avermi abbracciata e baciata su una guancia.

"AUGURI AMORE!" urla Zoe ancora ridendo mentre lui le si avvicina con sguardo confuso.

"Auguri? Mah...?" chiede guardandomi in cerca di spiegazioni.

"Lasciala perdere!" dico buttandomi sul letto accanto a loro.

"Va beeene, allora, vi andrebbe di andare a mangiare una pizza?" propone Austin "Certo!" diciamo io e Zoe all'unisono.

"Perfetto, 19:30 si parte da casa!" dice alzandosi, guardo l'orologio e.."Mancano solo 5 minuti alle 19:30!" urlo.

"Esatto!" dice sorridendo e uscendo dalla camera.

Ho solo 5 minuti per prepararmi. Infilo un paio di shorts in jeans e la canottiera con il logo degli ACDC (tanto fuori fa caldo) e corro in bagno per controllare il trucco. Metto giusto un po' di mascara e un goccio di fondotinta, poi sciolgo le trecce e infilo le mie vans. Prendo la borsa ed esco dalla mia stanza per raggiungere gli altri.

Raggiungiamo la pizzeria e passiamo la serata a parlare di cose stupide, di scuola e di chi sarebbe o non sarebbe il ragazzo perfetto per me, o meglio ne parlano loro due io ascolto solamente. Le ore passano in fretta quando siamo tutti e tre insieme "Amore è tardi e domani c'è lezione!" dice Zoe, che è la più responsabile del gruppo.

"Dài Zoey, un altro po'!" dico dando man forte ad Austin.

"Ho detto no. Andiamo a casa!" dice lei e io e Austin in coro diaciamo "Sì, mamma!". Alle volte lo sembra davvero. Dio, quanto mi manca avere una madre. Cerco di scacciare questo pensiero e salgo in macchina. Quando arriviamo a casa corro in camera, dopo aver salutato tutti, e mi butto sul letto a piangere. Sento la porta aprirsi dopo qualche minuto "Cassie, posso entrare?" chiede Zoe.

Non rispondo, continuo a piangere e piangere e ancora piangere. Sento la mano di Zoe che mi massaggia la schiena proprio come faceva lei.

"Vuoi parlarne?" chiede la mia migliore amica con dolcezza. Alzo la testa e l'abbraccio, lei mi stringe a sé e tra un singhiozzo e l'altro dico "Mi mancano troppo!". Altre lacrime bagnano il mio viso. Lei non dice niente mi stringe ancora di più a sé perché sa che le parole con me non servono.

All'improvviso mi ricordo del pachettino e della lettera che ho messo in borsa prima di partire. Mi alzo di scatto e li tiro fuori da dove sono. Mi siedo a gambe incrociate sul letto vicino a Zoe e me li rigiro fra le mani.

"Cosa sono?" chiede lei.

"Non lo so, li ho trovati in camera dei miei prima di partire! Penso sia il regalo di compleanno che non sono riusciti a darmi!" dico cercando di non piangere.

"Vuoi aprirli?" chiede lei e io annuisco "Ma tu stai qui, d'accordo?" dico prendendole la mano.

"Certo che starò qui! Dài apri..." mi esorta lei e con mani tremanti lo apro. Dentro c'è una catenina con un ciondolo a forma di cuore di quelli che si aprono. Dentro una foto di noi tre sulla destra e un incisione sulla sinistra "Per sempre" dice. Come vorrei potesse essere vero. Che ci fossimo solo noi tre per sempre. Come vorrei far sì che tornino da me. Esco in terrazzo seguita da Zoe e al chiaro di luna, osservata dalle stelle leggo le ultime parole che mi hanno dedicato i miei genitori...

Destinazione : AMORE!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora