Capitolo 5

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Bambina mia,

oggi compi 18 anni, ormai sei un'adulta. Anche se per me e tuo padre resterai sempre la bambina di casa. Quella bambina tutta fossette e sorrisoni che correva per la casa credendosi Superman. Quella bambina che ascoltava solo musica rock. Quella bambina che all'età di 5 anni chiese per il compleanno una chitarra elettrica. Quella bambina che ormai è una donna. Sei sempre stata una ragazza intelligente e ti sei sempre preoccupata più per gli altri che per te stessa. Sei diventata una donna meravigliosa e siamo davvero orgogliosi di avere una figlia come te.

Ti abbiamo voluto scrivere queste quattro parole per un solo motivo : dirti che ti vogliamo un mondo di bene e che ci saremo sempre per te. Sei o non sei la nostra principessina?

Auguri Cassandra che questo sia il migliore fra tutti i tuoi compleanni.

Con tutto il nostro amore

Mamma & Papà

Piego il foglio e asciugo le lacrime che stanno rigando il mio volto. Ma più le asciugo più continuano a scendere. Mi mancano troppo i miei genitori. Pensare che mi hanno scritto questa lettera prima di partire sapendo di consegnarmela al loro ritorno mi fa stare male, mi ricorda che loro non ci sono più. Che non ci saranno più quando avrò bisogno del loro sostegno. Continuo a non capire perché tutto ciò sia dovuto accadere proprio a me. Perché? Non ho mai avuto risposte a queste domande. Non credo più in niente ormai. Se Dio esiste davvero perché non ha impedito a quell'idiota di uccidere i miei, eh perché?

Stringo fra le mani la catenina che porto al collo, e una sensazione di calma invade il mio corpo. Comincio a respirare normalmente e riesco a tornare alla realtà. Le braccia di Zoe sono intorno a me e non me ne ero accorta. Mi lascio abbracciare, cullare, da lei, ho bisogno del suo affetto. Ho bisogno di sapere che lei c'è. Lei è l'unica sicurezza che mi rimane. A meno che QUALCUNO non decida di portarmela via. Sì, Dio, parlo con te. 

Okay, sto delirando. Zoe mi fa alzare da terra e mi riaccompagna a letto, mi fa sdraiare e mi rimbocca le coperte, poi si sdraia in parte a me e accarezzandomi il braccio mi dice "Tranquilla, Cassie farò il possibile per starti accanto. SEMPRE!".

Una lacrima mi riga il volto ma la asciugo in fretta "Ti voglio bene!" le dico. 

"Anche io te ne voglio! Ora cerca di dormire, d'accordo?"  ubbidisco e piano piano i miei occhi cominciano a chiudersi e mi abbandono al sonno.

LA MATTINA SEGUENTE...

"Cassie, svegliati! Dobbiamo andare a scuola. Dobbiamo portare le valiegie al campus! Dài dormigliona!" dice Zoe rubandomi al sonno.

Non ho voglia di aprire gli occhi perché significherebbe perdere il sogno che sto facendo e non mi va. 

"Dài Cassie!" continua Zoe saltando sul mio letto.

Sono giorni ormai che faccio lo stesso sogno. Sono in un bosco sola e dal nulla sbucano due meravigliosi occhi azzurri, ma nessun volto. Solo questi due enormi occhi magnetici e...tremendamente familiari. Ma perché? A chi appartengono questi occhi così belli? Il mio cervello non riesce ad associarli a nessun volto. Ma hanno quel qualcosa di indimenticabile che proprio...

"CASSANDRA!!" urla Zoe lasciandomi un bicchiere d'acqua addosso.

"Ma sei completamente fuori di testa?" urlo asciugandomi la faccia.

"È tardi. Non mi hai dato altra scelta!" dice guardandomi con un sorriso malefico.

Se non la smette di sorridere la uccido io all'istante!

Mi alzo dal letto di malavoglia e mi vesto. Fuori fa ancora caldo quindi infilo un paio di shorts e la canottiera degli ACDC che mi regalò mia madre per il mio compleanno due anni fa. Mi trucco un po' e infilo le mie vans nere con l'immagine di quei due occhi stupendi ancora in testa. È possibile che non riesca ad assegnare un volto a quei due occhi? Stonano su chiunque io conosca. Quindi a chi appartegono? Questa cosa comincia a farmi innervosire, davvero!

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