Capitolo 3

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Venti minuti di viaggio dopo arriviamo a destinazione. Davanti a noi un enorme cancello di ferro ci blocca l'entrata, non faccio in tempo a chiedere come faremo ad entrare che Zoe abbassa il finestrino, mette fuori un braccio e digita velocemente un codice su un aggeggio che non ho mai visto prima. Si sente un breve biiip e poi il possente cancello si apre lasciandoci libere di entrare. Percorriamo un vialetto fatto di ghiaia e poi eccola là, un' enorme villa in mattoni. Avete presente il castello che si vede in ogni film della Disney? Ecco, la casa della mia migliore amica ci va molto vicino. Il giardino immenso che circonda la casa, le enormi colonne in cima ad una scalinata che sembra infinita, le grandi finestre con i loro colossali balconi, sono tutti dettagli che la fanno assomigliare ai palazzi delle principesse dei cartoni animati che tanto amavo da piccola.

"Cassie!" mi richiama la mia migliore amica "Chiudi quella bocca o ci entreranno le mosche!" dice ridendo.

Ubbidisco rendendomi improvvisamente conto di averla tenuta aperta per tutto il tempo da quando abbiamo attraversato il cancello.

"No, aspetta. Fammi capire una cosa. Tu davvero abiti lì dentro?" dico in preda allo stupore "E cosa più importante : Perché io non l'ho mai saputo?".

"Forse perché non ci abito IO lì dentro!" dice come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

Evidentemente la mia faccia ha preso la forma di un enorme punto interrogativo perché Zoe continua a parlare "Ci abita Austin qui, i suoi sono molto ricchi o aveva una nonna molto ricca che ha lasciato tutto a loro o entrambe le cose non ricordo precisamente. Comunque staremo qui per un po' i miei stanno sistemando casa nostra e Austin si è offerto di ospitarci quindi: Benvenuta a casa Cassandra!" dice allargando le braccia e sorridendo.

"Ah però..." dico cercando di assemblare il tutto "Quindi scendiamo o ammuffiamo qui dentro?" aggiungo ridendo. Sono troppo curiosa di vedere com'è all'interno.

"Entriamo dài!" risponde lei aprendo la portiera ed uscendo.

Dopo qualche secondo la imito ed esco dalla macchina pure io.

Prendiamo le mie valigie e saliamo l'enorme scalinata. Davanti alla porta c'è un ragazzo, alto, biondo e dagli occhi color ghiaccio che ci aspetta. Un gran bel ragazzo devo dire. Dal bacio appassionato che dà a Zoe capisco che dev'essere... "Austin, giusto?" chiedo appena i due piccioncini si staccano l'una dall'altro.

"Esatto e tu devi essere Cassandra!" dice lui sorridendomi e avvicinandosi. Gli tendo la mano ma lui la sposta e mi abbraccia "Sono davvero felice di conoscerti, ho sentito molto parlare di te!" dice senza staccarsi da me.

"Uh, non sai io!" dico guardando male Zoe.

"Spero riuscirai a sentirti a casa qui, vieni ti mostro la tua stanza!" mi dice staccandosi, finalmente, dall'abbraccio e prendendo la mano di Zoe.

Lo seguo dentro in casa e non riesco a non trattenere un "WOW". Questa casa è enorme. In fondo alla stanza ci sono quattro divani messi a cerchio e un pianoforte a coda con un sacco di foto di famiglia sopra. Austin mi guida verso una porta sul lato sinistro della stanza e saliamo le scale. Al piano superiore c'è una piccola sala con un divano e un televisore al centro e tutt'intorno ci sono 5 porte. Seguo Austin in una di quelle e rimango decisamente senza parole. "Questa è camera tua, la nostra è quella lì..." dice indicando la porta opposta alla mia "Se mai avessi bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, non esitare a chiedere. Beh, che altro fa come se fossi a casa tua!" dice sorridendo Austin. Casa mia? Casa mia non è neanche un quarto di questa come potrei pensare di esserci? Forse solo la mia stanza è grande quanto casa mia.

"Ehm... grazie!" dico sorridendo.

"Beh, ho delle cose da fare vi lascio alle vostre cose. Ci vediamo dopo!" dice Austin baciando la sua ragazza sulla bocca e me su una guancia.

"Ciao!" lo salutiamo io e Zoe all'unisono.

"Cassie, io devo un attimo scendere ad aiutare la madre di Austin. Appena finisco salgo e parliamo d'accordo? Ti lascio ad esplorare la stanza!" mi avvisa Zoe ma io non la sto neanche ascoltando sono persa ad osservare quella meravigliosa stanza "Mmm-mmh vai tranquilla!" dico infine e dopo che lei si chiude la porta alle spalle guardo nel dettaglio la mia camera.

Ad attirare la mia attenzione per primo è l'enorme letto a baldacchino posizionato in mezzo fra un' enorme finestra e una porta-finestra in fondo alla stanza. Il copriletto verde speranza e i numerosi cuscini di tonalità di verde differenti mi chiamano, mi urlano di buttarmi e di testare la loro morbidezza. Ma non cedo alle loro avance perché il mio sguardo continua a percorrere la stanza. Alla mia destra c'è una toeletta con uno specchio enorme, poi una porta e preda della curiosità la apro e ne capisco così l'utilizzo. Davanti a me il paradiso di ogni ragazza, una gigantesca cabina armadio con tanto di scalette per arrivare ai piani più alti, il sogno di tutta la mia vita. Esco di malavoglia e vado verso il lato opposto della camera dove un'altra porta mi aspetta. Se è un'altra cabina armadio, giuro, muoio qua. E invece è un bagno. E che bagno. C'è pure la vasca idromassaggio. Questo è un sogno vi prego pizzicatemi, anzi lasciatemi sognare ancora un po' voglio godermi questo momento. Esco dal bagno e girovago un po' per la stanza e apro un mobiletto che si trova più o meno davanti al letto e indovinate cosa c'è dentro? Una TV schermo piatto con tanto di lettore DVD e tutto il resto. Ma dico, stiamo scherzando? Se è una Candid Camera vi prego ditemelo. Non ci posso credere. Richiudo il mobiletto ancora sotto-shock ed esco dalla porta-finestra. Ah beh, ci mancava solo la vista mozzafiato sul mare, sposto lo sguardo e...NO, anche la piscina no. Okay è definitivo. Sto sognando. "Svegliati Cassandra,sveglia!" continuo a ripetermi mentalmente prendendomi anche a schiaffi ma niente. Quindi due sono le opzioni plausibili :

1- Sto dormendo così bene da non riuscire a svegliarmi.

2- (che è la meno plausibile) Questa è la realtà e io non sto sognando.

"CASSSIE!" qualcuno che urla il mio nome mi risvegia dai miei pensieri "CASSANDRA, DOVE SEI?".

"EHI, SONO SUL TERRAZZO!" le urlo di rimando e dopo 5 secondi sento la porta aprirsi e richiudersi.

"Allora? Ti piace?" chiede lei. Ma mi sta prendendo in giro? Mi sta davvero ponendo questa domanda o me la sono sognata?

"Hanno la piscina! LA PISCINA, ZOEY." dico prendendola per le spalle e scuotendola "E mi chiedi se mi piace? Io mi ci trasferisco per il resto della mia vita altroché!" dico ridendo scatenando anche le sue di risate.

"Non si sa mai!" dice alla fine.

"Davvero è bellissimo qui!" dico sospirando.

"Senti Cassie, tu..." comincia a dirmi Zoe.

"Io?" la incoraggio.

"Tu hai finito la scuola no? Sì, l'hai finita che domande abbiamo la stessa età, beh insomma stavo pensando..."

"Ah tu pensi?" dico interropendola.

"AH-AH-AH quanto siamo simpatiche oggi! Comunque, pensavo che magari potresti iscriverti con me all'università. Andiamo a vivere io e te al Campus o bu da qualche altra parte non so è solo un'idea...ti andrebbe?" mi chiede Zoe.

Università? Vorrebbe dire studiare. Vorrebbe dire compiti, scuola, professori, voti, stress e tutto quanto. Voglio davvero rifarlo?

"Perché no? Magari mi piacerà anche!" dico e la mia migliore amica mi stringe in un abbraccio soffocante. Ho davvero accettato? Ho veramente detto di sì allo studio di mia spontanea volontà? Mi stupisco di me stessa ogni giorno sempre di più. Comincio a farmi paura!

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