3~❦i'ℓℓ вє yσυr ωiƒє❦

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(Leggete lo spazio autrice per favore, è importante 🙃)

•Levi•
-Levi-
-...-
-Levi!- ero ancora perso nei miei ricordi quando la Quattrocchi mi agitò forte il braccio.
-Che vuoi Quattrocchi?- chiesi scocciato.
-Petra ti ha fatto una domanda- disse con un sorriso forzato.
La mia futura sposa era seduta affianco a me al lungo tavolo di mogano scuro e mangiava tranquillamente la sua fetta di carne.
Indossava un vestitino cremisi fin troppo corto e un paio di tacchi a spillo alti almeno 11 centimetri.

Sbuffai.

-Scusa Petra, dicevi?- cercai di non far capire che non me ne importava un cazzo e lei sembrò crederci perché mi rivolse un sorriso languido che mi fece venire il voltastomaco.
-Ti volefo chiedefe dofe sei stato ieri, ti ho fisto uscire ma*- ingoiò il boccone di carne e dentro di me sperai che ci si strozzasse, ma ovviamente Dio mi odia -non ho visto dove eri diretto- concluse.

Stalker...

-Perché ti interessa?-
-Mmh...daiii, Leviuccio dimmelo!- disse con voce infantile aggrappandosi al mio braccio.
La scostai malamente.
-Petra, non sono cazzi tuoi quello che faccio e soprattutto non chiamarmi più Leviuccio- la calma con cui lo dissi doveva averla terrorizzata perché non fiatò più per il resto della cena.

•~•

-Levi, io vado a "dare una sistemata" alla camera degli ospiti- Hanji si chiuse la porta alle spalle lasciandomi solo con Petra.
-Amore, aspetti qualcuno?-

Amore?! Ma stiamo scherzando?!

Feci appello a tutto il mio autocontrollo per non picchiarla a sangue.

Non posso dirle del moccioso o darà di matto e a quel punto sia io che lui rischieremmo la vita...

-Sì "amore", aspetto un ospite molto importante quindi raccogli le tue cose ed esci da casa mia- sorrisi mentalmente pensando al moccioso al piano di sopra.
Lei mise il broncio e incrociò le braccia al petto con sguardo di sfida.
-Ma come amore, non sapevo di questo tuo impegno e poi sei stato tu a invitarmi a cena-

Ma questa si è fumata qualcosa, il concentrato di sangue le ha dato alla testa!

Contorsi il viso in un'espressione infastidita e mi alzai in piedi.
-Non ricordo di averti mai invitata a cena- dissi freddo.
Lei si alzò di scatto facendo cadere la sedia, le brillavano gli occhi.
-Allora devi stare poco bene, ti consiglio di consultare un buon medico dato che hai dei chiari problemi di memoria-
-Ebbene, penso che la mia situazione sia più grave del previsto dato che non ricordo neanche di averti mai chiesta in moglie- sputai acido.

Quella era una risposta stupida dato che era lei ad avere il coltello dalla parte del manico ma in quel momento non me ne vennero in mente di migliori, e per migliori intendo che non comprendessero l'ausilio di un coltello da carne.

-Infatti non l'hai mai fatto, ma non preoccuparti, fra pochi mesi mi sposerai, che tu lo voglia o no- disse con un sorrisetto compiaciuto.
-Provo ribrezzo nello starti accanto-
Eravamo entrambi in piedi accanto al tavolo in sala da pranzo.

L'ambiente era cupo per le pesanti tende di velluto rosso e i muri rivestiti da pannelli di legno scuro non aiutavano certo ad alleggerire l'animo.
Ma a me andava bene così, non c'era giorno in cui non pensassi agli errori del mio passato e provassi rimorso per le mie azioni, io meritavo tutto questo, meritavo di soffrire.

-Leviuccio non ti scaldare- fece una pausa, sollevò la sedia e riprese posto a tavola -Ci tieni molto a lei vero?- fece un sorriso malizioso e prese a sorseggiare il contenuto cremisi del suo calice.
Strinsi pugni fino a far diventare le nocche bianche.

Con un lungo sospiro mi sedetti di nuovo sulla sedia.
-Cooomunque- cominciò lei -per chi è la camera degli ospiti?-

Ma porca Petroia, ancora con sta storia?!

-Petra, ti ho già detto che- venni interrotto da un leggero tocco sulla spalla sinistra, mi voltai e vidi la Quattrocchi che mi fissava con aria preoccupata.
-Oi- mi voltai appena ringraziandola mentalmente per avermi tirato fuori da quella situazione.
-Levi, abbiamo un problemino di sopra...- sussurrò accennando un sorriso.
A quel punto mi preoccupai e senza degnare Petra di uno sguardo seguii la castana al piano di sopra.
Lentamente giunsi alla camera degli ospiti e aprii la porta scricchiolante.
La stanzetta era buia e stranamente fredda, il vento proveniente dalla finestra aperta muoveva velocemente le tende verdi, non si udiva un rumore.
Fui pervaso da un brutto presentimento.

-Levi- iniziò la castana con tono incerto -sono andata un attimo a prendergli una coperta calda e...- fece una risatina nervosa -quando sono tornata lui...non c'era più...- si strinse nelle spalle e mi guardò spaventata.

Cazzo, il moccioso è scappato!

•~•~•~•~•
Ciao persone!
So che la storia non è molto interessante e non è neanche scritta tanto bene, ma mi ci sto impegnando molto!
{La metterò in revisione una volta terminata}

🙂🙃🙂

Ho ancora dei dubbi su come strutturare la figura di Levi e i suoi sentimenti verso Eren, ci penserò su 24 ore e poi pubblicherò un nuovo capitolo.
Non voglio arrivare al decimo capitolo senza aver concluso niente quindi domani metterò in chiaro i sentimenti di entrambi.

*Petra parla così perché ha la bocca piena (di cibo😏)

Un bacio❤

Fiamma

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora