16~❦ƒigнτ❦

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(Poco prima dell'arrivo di Petra a casa di Levi)

•Eren•
Non ce la facevo più, il dolore era troppo e mi scoppiava la testa.
Mi sentivo tutto indolenzito, forse a causa della posizione contorta assunta dalla mia schiena e per la nuca poggiata malamente sulla testata del letto.
Non lo so, fatto sta che ho dolori dappertutto.

-Hanjiii, possiamo fare una pausa? Andiamo avanti così da più di tre ore!-
Vidi la castana controllare il suo ormai distrutto orologio da polso per poi fare una faccia strana.
Non mi guardava negli occhi, sembrava nervosa.
-Hey, tutto bene?- le chiesi posandole una mano sulla spalla.
Lei sembrò svegliarsi di soprassalto, caccio un piccolo urletto e cadde all'indietro finendo con la faccia sul parquet.
A quel punto non ci vidi più e scoppiai in una fragorosa risata.
Mentre mi tenevo la pancia e le lacrime cominciavano a inumidirmi gli occhi, Hanji si rimise in piedi per poi guardarmi con astio.

Cercai di smettere ma non riuscivo a interrompere le mie risa, mi rannicchiai sul letto con qualche lacrima lungo le guance.
Ben presto la castana si unì a me e ridemmo contenti.
Non mi ero mai sentito così leggero...forse solo con Levi.
Pensando a lui mi calmai e mi asciugai il viso con la manica della felpa.
-H-Hanji-
-Si?-
-Andiamo da Levi? Mi manca e vorrei tanto abbracciarlo e raccontargli la tua figuraccia!- terminai con una linguaccia.
In un primo momento la donna si diresse verso la porta, poi si fermò con la mano sulla maniglia.

Sembra una statua...

Mi alzai e la raggiunsi sulla porta.
-Allora, andiamo?-
Lei si girò verso di me, fece per parlare ma un rumore sordo di vetri frantumati mi fece voltare di scatto.
La finestra accanto al mio letto era stata sfondata e ora la figura di un uomo troneggiava nella stanza.
Hanji mi prese con forza la mano mettendosi davanti a me.
-Chi sei? Cosa voi da noi?- chiese la donna.
-Buonasera, mi chiamo Oruo e sono qui per il ragazzo-
Io lo guardai incredulo.
L'uomo era alto, con gli occhi chiari e un taglio militare come quello di Levi.
La cosa che però attirò la mia attenzione fu il luccichio proveniente dalla manica del cappotto nero che indossava.
Capii subito.
-Hanji attenta, ha un pugnale nella manica!-
-Ma bravo, vedo che non ti sfugge proprio niente. Dimmi, sai chi sono io e perché sono qui?- chiese con tono di scherno.
-Dovrei?- alzai un sopracciglio.
-Mi manda la signorina Ral, dice che potresti mandare a monte il suo matrimonio-

Ral...Ral...no, non conosco questo nome.

-Io non conosco nessuna signorina Ral- sbottai.
-Non ne dubito, ma sicuramente conosci il suo futuro marito-
Hanji si incupì e strinse ancora di più la presa sul mio polso.
Mimai un "no" con la testa e lui mise su un ghigno fastidioso.
-Levi Ackerman- sussurrò vittorioso.

In quel momento il mondo mi crollò addosso.

Levi...il mio Levi sta per sposarsi?!
Noi ci siamo fidanzati quando lui sta per prendere moglie?!
Io...io cosa sono stato per lui?

Assunsi uno sguardo vitreo e per un attimo mi sembrò di poter abbandonare il mio corpo e guardare le cose in terza persona, senza nessuna responsabilità o coinvolgimento.

Ma lui...lui mi ama?
O ero solo un passatempo...
Probabilmente la seconda...

Nel mentre Hanji si era lanciata sull'uomo che aveva sfoderato il pugnale.
Osservai la lama: era d'argento puro.

Un'arma studiata per uccidere i Licantropi...come me.

Potevo sentire già la mia pelle bruciare per la densità di quel metallo lucente, se mi fossi ferito avrebbe fatto più che male.
Rimasi fermo con le spalle alla porta mentre la castana affrontava l'uomo.

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora